Sinatra: A1 femminile da rivisitare, e facciamo giocare di più l'Under 19
Pubblicato il 26 Feb 2015 12:00
Con Mario Sinatra, allenatore del Bogliasco, parliamo del Setterosa e di A1 femminile.
Ti piace questo Setterosa?
Le scelte di un commissario tecnico vanno sempre rispettate. Conti, del resto, conosce perfettamente tutto il panorama della pallanuoto femminile nazionale.
C'è un'atleta, non del tuo club, che attualmente non fa parte del gruppo azzurro e che secondo te meriterebbe di essere convocata?
No. Mi fa molto piacere, però, che Pomeri sia rientrata nel gruppo del Setterosa, è una giocatrice che lo merita.
La tua favorita per il scudetto?
Il Plebiscito in questo momento si fa leggermente preferire ad Imperia e Messina, ma la squadra di Capanna ha rispetto alle altre un'esperienza maggiore che in dirittura d'arrivo potrebbe avere il suo peso.
C'è qualcosa che cambieresti nel campionato italiano femminile?
L'organizzazione del campionato di A1. Quest'anno, in particolare, c'è un calendario insostenibile: in alcuni periodi si gioca una volta ogni 20 giorni, e questo fa disaffezionare i tifosi, in altri siamo costretti a disputare una valanga di partite tutte di fila. Poi cambierei la distribuzione delle squadre nei vari campionati: 8 in A1, due gironi da 8 in A2 e una serie B meglio organizzata. Si potrebbe studiare anche un sistema per far giocare fuori classifica in qualche campionato l'Under 19, che avrebbe così l'opportunità di scendere in acqua più spesso, come avviene in molte altre nazioni.
Se Di Mario e Frassinetti, che fanno parte dell'Associazione Giocatori, potessero dare il proprio contributo in sede di organizzazione dei campionati, la situazione migliorerebbe?
Sicuramente si. Ma c'è anche qualche altra problematica che va risolta. I settori giovanili, la base, vanno curati meglio, anche in sede di organizzazione. Sembrerà una sciocchezza, ma non lo è: siamo al 23 febbraio e ancora non si sa quante squadre hanno diritto a prendere parte alle semifinali nazionali. Con questo lungi da me l'intenzione di criticare il grande lavoro che Stefano Geronzi e i suoi colleghi svolgono nel settore pallanuoto: sono un punto di riferimento importantissimo per tutti noi.
Mario Corcione
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