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La Piscina di Punta Sant' Anna è sempre più lontana.

Quello che leggete nell'allegato al termine dell'articolo è un'altra puntata della sconcertante vicenda della piscina di Punta Sant'Anna.

Come sosteniamo dal 2012, i nodi primari della questione erano il rapporto con il Demanio Marittimo, proprietario della piscina, e la Corte dei Conti, per l' utilizzo di risorse ingenti del Comune di Recco in un' opera che appartiene al demanio marittimo e non al patrimonio comunale.

Nonostante i proclami sensazionalistici che abbiamo letto sulle testate giornalistiche in nessuno dei due casi si è ancora concluso qualcosa... anzi scopriamo che la Corte dei Conti è stata contattata solo nello scorso dicembre 2014 (dopo due anni dall'inizio della discussione) e, nonostante le sbandierate competenze, solo per ricevere la mortificante risposta: LA RICHIESTA DI PARERE FORMULATA DAL COMUNE DI RECCO E' INAMMISSIBILE.

Questa risposta è stata pubblicata il 29 gennaio 2015 ma nessuno, naturalmente, ha voluto renderla pubblica. Da notare che, prima di questa, era già stata rispedita al mittente con la medesima spiegazione una richiesta di parere circa la cessione in comodato d'uso gratuito del palazzo della ex-pretura ai Carabinieri.

Noi ci chiediamo come sia possibile, alla luce delle precedenti esperienze, che si continui a commettere lo stesso genere di gravi errori? 

 

NOTA DELLA REDAZIONE: Cari amici di Recco Pro, più volte vi ho invitato a fare manifestazioni di protesta, occupando la piscina di Punta S.Anna e chiamando giornali e televisioni per sputtanare i responsabili, ma non avete voluto darmi ascolto abboccando alle sirene di chi sapeva benissimo che tutto quello che diceva erano soltanto puttanate. Mi augurio, adesso, che vi decidiate finalmente ad ascoltare il mio consiglio. Ricordate che la piscina Scandone negli anni 80 è stata riperta solo dopo che fu fatta una 24 ore di nuoto in segno di protesta nella piscina della Mostra d'Oltremare.