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Ottava meraviglia del Recco campione d'Europa: rivedi la gara

  Pubblicato il 04 Giu 2015  21:06
IL VIDEO DELLA GARA
 
I VIDEO DEI FESTEGGIAMENTI
 
Finali - Sabato 29 maggio

1-2 posto

PRIMORJE-PRO RECCO 7-8
IL TABELLINO
 
LE STATISTICHE NELL'IMMAGINE IN FONDO ALL'ARTICOLO
 
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Abbraccio
. Dopo il fischio finale ed il tuffo di MIlanovic, Stefano Tempesti va ad abbracciare il tecnico serbo, protagonista n. 1 dell'ottavo trionfo della Pro Recco in Europa e del fantastico "triplete" di quest'anno. E adesso vediamo se la società biancoceleste avrà il coraggio di cacciare un allenatore così bravo solo perchè non va a genio ad alcuni giocatori.
Figlioli e Jokovic. Assieme al solito Pijetlovic, a Ivovic e a Tempesti sono stati i giocatori più determinanti stasera. Figlioli ha realizzato il gol decisivo, quello del 6-8, Jokovic ha giocato una partita esemplare in ogni zona del campo. Ci fa piacere per un giocatore la cui conferma, con l'arrivo di Mandic, è stata messa in discussione come ha sottolineato Dario Di Gennaro. Ottima, come sempre, la telecronaca in tandem con Postiglione.
Recupero. E' proprio Jokovic a ricucire lo strappo iniziale (3-1) creato da un Primorje semplicemente perfetto nei primi otto minuti di gioco. La squadra croata ha l'opportunità anche di passare a condurre 4-1, ma sbaglia la superiorità del +3 e viene raggiunta nel secondo tempo dal Recco grazie all'uno-due di Jokovic, che batte Vican (ottima la partita del portiere croato) prima con l'uomo in più e poi in controfuga (3-3).
Lasciateli tirare, sono morti. Postiglione, durante un time out, capta quello che dice Tempesti ai compagni ("Lasciateli tirare, sono morti"), testimonianza della rinnovata fiducia della squadra di Milanovic dopo l'aggancio operato da Jokovic, che nel terzo tempo si rende utile anche come uomo-assist servendo a Ivovic il pallone del 5-6 recchelino. Nel finale della frazione arriva poi il primo, importantissimo doppio vantaggio biancoceleste: lo firma Giorgetti con l'uomo in più. Sul punteggio di 5-7 si va all'ultimo intervallo.
Pioggia di espulsioni. Il Primorje nella quarta frazione si getta all'assalto della porta di Tempesti e ottiene ben cinque superiorità numeriche consecutive. La difesa in inferiorità della Pro Recco è fantastica, così come un paio di interventi di Tempesti, che però alla fine deve arrendersi al generosissimo Muslim (6-7).
Gol decisivo. Dopo una superiorità fallita dalla Pro Recco, c'è un ulteriore uomo in più per i croati. E' sempre lui, Jokovic, a sventare la minaccia murando il tiro di Muslim. E non è finita qui perchè il mancino biancoceleste innesca la controfuga dalla quale nasce la conclusione vincente di Figlioli (6-8), la conclusione che vale l'ottava meraviglia europea della Pro Recco dei record. Il 7-8 conclusivo di Sukno arriva troppo tardi, a 21" dalla sirena: la squadra di Milanovic congela il possesso del pallone e si riprende lo scettro continentale.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Piscina Picornell gremita, tifosi croati e recchelini a incendiare la vasca catalana e la Coppa dei Campioni a fare bella mostra di sé nel cuore pulsante del bordo campo.
Le due formazioni in acqua partono in sordina, sembrano quasi due pugili che, attenti, studiano ogni mossa dell’avversario.
I primi a passare in vantaggio sono rossoneri del Primorje che dopo un’azione in solitaria di Radu al centro riescono a segnare il momentaneo 1 a 0. Ma non c’è neanche il tempo di gioire perché dalla distanza Ivovic impugna e scaglia a rete, nulla da fare per Vican - vecchia conoscenza della pallanuoto ligure - che è costretto ad osservare la sfera mentre si infila alla propria destra. I croati spingono forte e provano a fare il break, tanto che Sandro Sukno (in superiorità) trafigge la difesa biancoceleste (2-1).
I due direttori di gara sembrano decisi a tenere in pugno la gara e assegnano diverse espulsioni per parte e se il Primorje ne trasforma una su due, la Pro non riesce a concretizzarne neppure una su tre. Il primo parziale va a esaurirsi sul 3 a 1 per il Rijeka, dopo che Sukno riesce a depositare in rete un tiro dai cinque metri.
Il Primorje, lento e macchinoso, fa soffrire parecchio la Pro Recco e più volte va vicino al +3, ma Maro Jokovic - mancino naturale - manda in confusione i suoi connazionali e nel giro di due minuti va a siglare la personale doppietta permettendo l’aggancio (3-3).
I due arbitri fischiano tanto, ma le difese hanno senza dubbio la meglio sugli attacchi e andare a rete diventa terribilmente difficile; si tratta di due squadre sostanzialmente alla pari e il risultato lo dimostra nello score e nelle superiorità: 3 a 3 e 1 su 6 per entrambe. Si conclude il secondo set sul risultato di parità, 3-3, e con gli oltre cento sostenitori del Recco in piedi a far sentire forte l’urlo della Vecchia Guardia mostrando con orgoglio i colori biancocelesti.
05.35 dal fischio del terzo parziale: Pietro Figlioli, lasciato libero dalla difesa croata, non si lascia pregare e dopo una circolazione veloce impugna e scaglia a rete. E’ il 3-4, nonché il primo vantaggio della squadra allenata da Igor Milanovic, ma Setka non ci sta e trova la rete del pareggio. Ivovic ribatte immediatamente per il 5 a 4, ma è Muslim subito dopo a rimettere tutto in parità (5-5).
Le due squadre adesso giocano forte, lottano sulle azioni individuali e ripartono veloce in controfuga; ma le difese sono sempre le protagoniste e i 2500 spettatori della Picornell non riescono a vedere molte reti.
01.35, è il minuto della svolta, perché se a soddisfare la richiesta ci pensa Dusko Pijetlovic (il centroboa biancoceleste, servito da Prlainovic, deposita da pochi metri trasformando la superiorità numerica che vale il 5-6), è ancora una volta il centroboa agli ordini di Milanovic a conquistare la superiorità numerica che lancia la Pro Recco sul +2 con grande merito del solito risolutore delle azioni complicate: vale a dire Alex Giorgetti. Il numero 5 batte Vican con una pregevolissima mezza finta che inganna l’estremo difensore croato, adesso il tabellone della Picornell recita 5-7 in favore dei recchelini.
Adesso dalle parti di Tempesti non passa più nulla, la difesa non molla di una sola virgola sia con gli uomini pari che con la superiorità numerica: gli attaccanti rossoneri non trovano gol e non trovano spazi, così le geometrie impostate dal Primorje si infrangono sul muro di braccia innalzato dalla Pro.
Cinque espulsioni contro la Pro Recco in tre minuti (tre consecutive in soli 90 secondi), serve questo al Primorje per riuscire a segnare il gol del -1 (6-7).
Ci riprovano ancora a fischiare un’alta espulsione contro la Pro, ma Jokovic fa buona guardia, Tempesti lancia Figlioli ed ecco servito nuovamente il +2 (6-8).
L’ultima rete è quella di Sukno, rete che non pesa più sulla gara, perché la sirena suona e la Pro Recco è Campione d’Europa per l’ottava volta nella sua storia. Aggiunta allo scudetto del 16 maggio e alla Coppa Italia del 28 febbraio vale il Triplete…che dire, UN ANNO TREMENDO…!!!
Giù il cappello davanti alla regina d’Europa.
Matteo Sacco
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Batte il Primorje Rijeka 8-7 nella finale di Champions a Barcellona e torna sul tetto europeo a distanza tre anni e firma il triplete: scudetto, coppa Italia e Champions. Nel primo tempo il Recco va sotto di gue gol, che recupera nel secondo con Jokovic (doppietta). Nel terzo periodo sono i croati ad inseguire il Recco che è sempre avanti: 4-3, 5-4, 6-5 (Pjetlovic) e 7-5 (Giorgetti). Muslim dimezza lo svantaggio a 3'27" dalla fine (6-7) ma Figlioli rimette subito le cose a posto (8-6). Mancano 1'52" e sale la pressione. Al Primorje non basta il cuore e il gol di Sukno a 21 secondi dal fischio della sirena. Finisce la partita e il Recco è campione d'Europa!
Per i biancocelesti è l'ottava coppa dei campioni, che mancava dal 12 maggio 2012 nella finale vinta prorpio contro il Primorje Rijeka per 11-8. Nella fase preliminare la squadra italiana ha dominato il gruppo A vincendo tutte le dieci sfide e totalizzando 30 punti. Nel gruppo B, hanno dominato ancora i croati del Primorje che hanno chiuso con 24 punti (2 sconfitte). Lo scenario è la mitica piscina Bernat Picornell, dove gli azzurri vinsero la loro terza olimpiade nel 1992.
La finale per il terzo posto è stata vinta dal Barceloneta che si è imposto 14-12 sul Dubrovnik. Ubovic fissa il risultato a 50 secondi dalla fine della partita; terzo e quarto tempo in mano agli spagnoli, avanti 12-9 dopo 44 secondi dall'inizio del quarto periodo.  
Il Recco in semifinale aveva superato i padroni di casa detentori del trofeo del Barceloneta 12-11. Recco tutto cuore con la rimonta che è maturata tra la fine del terzo e soprattutto del quarto tempo. Gol decisivo di Pjetlovic a 6 secondi dal fischio della sirena. Scongiurati i rigori. Nell'altra semifinale il Primorje Rijeka aveva battuto gli altri croati del Dubrovnik 10-9. Successo dell'Eger 8-7 nella finale per il quinto posto con l'altra ungherese Szolnoki.
I COMPLIMENTI DEL PRESIDENTE BARELLI. "Grazie ragazzi! Siete stati fantastici. Mi avete emozionato, prima in semifinale e ora in finale. Vittoria più meritata di questa non potrebbe esserci. Percorso netto nella fase preliminare e nella final six. Rivolgo i complimenti a nome personale, della LEN e della FIN a tutti i giocatori, tecnici, dirigenti e collaboratori della società Pro Recco per l’ottimo lavoro svolto e il prestigioso risultato ottenuto, che premia le capacità professionali, organizzative e tecniche della società e dei suoi rappresentanti. Per i nostri club in Europa è stata una stagione indimenticabile. All’exploit della Pro Recco, che con lo scudetto, la coppa Italia e la champions ha realizzato una tripletta memorabile, si uniscono i successi altrettanto meritati e meritevoli del CN Posillipo nell’Euro Cup e della Mediterranea Imperia nel Len Trophy. Rinnovo i complimenti anche a loro, giocatori, allenatori e dirigenti, e li estendo anche ai giocatori e alle società finaliste, la Carpisa Yamamay Acquachiara in Euro Cup e il Plebiscito Padova, neocampione d’Italia, nel Len Trophy. Oggi è altro un giorno di festa per lo sport e la pallanuoto italiana".
Alla Pro Recco giungono anche i complimenti del Segretario Generale della Federazione Italiana Nuoto Antonello Panza, che si unisce alle parole del Presidente Paolo Barelli nell’estendere gli applausi al CN Posillipo e alla Mediterranea Imperia per i trionfi europei, alla Pro Recco e al Plebsicito Padova per i successi in campionato: 29° scudetto del Recco e primo del Padova.
 
3-4 posto
JUG-BARCELONETA 12-14
 
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RASSEGNA STAMPA
DA "LA GAZZETTA DELLO SPORT" DI OGGI (articolo di Franco Carrella)
Pronostico rispettato, ma quanta fatica. Nel girone preliminare, la Pro Recco ne aveva fatto polpette: 15-7 in Spagna, 17-7 a Sori. Stavolta, invece, è battaglia vera contro il Barceloneta che nella semifinale di Champions mostra le unghie per non cedere il titolo. A timbrare il successo è Pijetlovic a sette secondi dal termine, in superiorità numerica: «Nel momento decisivo è venuta fuori la nostra qualità» dice il centroboa serbo. Oggi, la sfida col Primorje che batte 10-9 i connazionali croati dello Jug.
BRIVIDI Anch' esso reduce da dieci scudetti consecutivi, il Barceloneta sorprende i liguri con tanto movimento, trascinato dall' ex Perrone, e si ritrova più volte col doppio vantaggio (2-0, 3-1, 6-4, 7-5, 9-7) mentre i biancocelesti ringraziano Filipovic, cinque gol. Sul 10-10, nell'ultima frazione, Giorgetti sigla il sorpasso, Minguell riequilibra le sorti e appunto Pijetlovic scaccia l'incubo rigori.
Non era stato facile per Milanovic definire la lista dei 13 di questo week end, lasciando fuori Felugo, Fondelli, Figari e Lapenna per inserire gli stranieri di coppa («Regolamento assurdo, bisognerebbe dare la possibilità di cambiare nelle altre giornate di gara»).
Basterebbe al tecnico il «triplete» per essere confermato? Poco amato da alcuni giocatori - al di là delle dichiarazioni di facciata - il belgradese vede allungarsi l'ombra di Vujasinovic, vecchia gloria recchese. Qui spettatore in tribuna.
Franco Carrella
 
***
 
Semifinali - Venerdì 29 maggio

BARCELONETA-PRO RECCO 11-12
IL TABELLINO SU
 
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Serpente. "Il Barceloneta è un serpente che stasera ha cambiato pelle rispetto alla squadra che aveva disputato un quarto turno decisamente sotto tono". Così Francesco Postiglione, protagonista con Dario Di Gennaro di una telecronaca all'altezza di una Final Six, ha descritto la gara fantastica disputata dai catalani.
Antidoto. Contro i morsi velenosi del Barceloneta la Pro Recco ha trovato un antidoto che l'ha salvata in extremis: "estratto di cuore". C'è voluto, infatti, un cuore veramente grande per superare un Barceloneta che, sotto la spinta di una Picornell che ha moltiplicato le forze dei catalani, per ben tre volte ha staccato i biancocelesti di Milanovic: 3-1, 7-5, 9-7.
Perrone. Nei primi due tempi, che il Barceloneta chiude avanti di due lunghezze (7-5), la Pro Recco incassa ben 5 gol a uomini pari: uno dal centro (Tahull), uno da fuori (Perrone), uno in entrata (Perrone), e due in controfuga, ancora con Perrone, protagonista di 4 delle 7 marcature iberiche. Tempesti? Un po' il sole in faccia, un po' lo scarsa attenzione dei compagni hanno fatto sì che nella prima parte della gara il portiere azzurro perdesse il confronto a distanza con Lopez Pinedo, ancora una volta grande protagonista di questa Final Six.
Filipovic e i centri. Nella seconda frazione e nella prima parte della terza  sono i gol di Filipovic (fantastica cinquina per lui) a mantenere a galla la squadra di Milanovic. Nella seconda parte del terzo tempo sono i centri biancocelesti a spingere la Pro Recco verso l'aggancio (10-10, gran gol di Figlioli).  Aicardi e un immenso Pijetlovic, sicuramente il migliore dei suoi, conquistano superiorità numeriche e un rigore. "La Pro Recco - sottolinea Dario Di Gennaro - nei due tempi centrali non ha sbagliato un colpo con l'uomo in più: 5 su 5".
Mille emozioni. La partita, bellissima dall'inizio alla fine, raggiunge il top nell'ultima frazione sul piano delle emozioni. Le due squadre, stanche per le energie spese in tre tempi giocati a ritmi pazzeschi (soprattutto il Barceloneta), impegnano le ultime risorse a disposizione nel tentativo di superarsi.
Gol annullato. In apertura di quarto tempo doppio uomo in più per la Pro Recco. Filipovic mette il pallone dentro ma gli arbitri annullano. Milanovic protesta, ma effettivamente il tiro del mancino era partito dopo il suono della sirena.
Marchio Tempesti. Il portiere della Pro Recco non ha giocato stasera una delle sue solite partite, ma comunque è riuscito a mettere il suo marchio sulla vittoria biancoceleste impedendo a Roca Barcelo, a tu per tu con il n. 1 recchelino, di riportare avanti i suoi in controfuga.
Giorgetti-Minguell è il botta e risposta con l'uomo in più che porta le due squadre sull'11-11. Postiglione sottolinea sia la furbizia del recchelino "nel trovare il corridoio giusto" sia la tempestività dell'ex posillipino: "Finora non aveva fatto nemmeno un tiro in porta".
Il sorriso di Lopez-Pinedo, il pugno al cielo di Pijetlovic. La (mediocre) regia di questa Final Six inquadra il bravissimo Lopez Pinedo mentre sorride beffardo dopo aver neutralizzato con una grande parata un "alzo e tiro" di Pijetlovic a mezzo minuto dalla fine. Ma il centroboa serbo poco dopo gli spegne il sorriso sulla faccia deviando in rete, con l'uomo in più, un preciso passaggio di Jokovic. Pijetlovic alza il pugno al cielo, la Pro Recco è in finale. "E' giusto che il gol.partita lo abbia fatto lui", dice a fine telecronaca Postiglione.
Mario Corcione

JUG-PRIMORJE 9-10
IL TABELLINO SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web_fs.php?c=ASM&g=1&t=A71&gr=1&s1=JUG&s2=PRI&st=1&ifs=1
BARCELLONA - Primorje in finale, ma non senza fatica, non senza soffrire contro uno Jug che ancora una volta ha supplito all'assenza di Dobud con una prestazione sicuramente al di sopra delle aspettative.
Cronaca. Zero controfughe, zero gol in entrata, zero reti dal centro, un solo gol a uomini pari e per di più sugli sviluppi di una superiorità. I primi due tempi del derby croato che vale un posto nella finale europea se ne vanno via senza particolari emozioni. E' tutto un susseguirsi di reti con l'uomo in più, un continuo botta e risposta che vede prevalere lo Jug di stretta misura (5-4) grazie ad un paio di interventi importanti di Bijac sulle conclusioni del Primorje in superiorità.
La prima, vera prodezza individuale della gara arriva a metà della terza frazione: Ivankovic replica al primo vantaggio Primorje (rigore trasformato sa Sukno) con un gran tiro vincente da distanza considerevole (6-6). E' bellissimo anche il gol del 7-7 realizzato da minore distanza ma con altrettanta precisione balistica da Muslim dopo che lo stesso Ivankovic aveva freddato Vican (in serata non proprio delle migliori). La terza frazione, decisamente più spettacolare rispetto alle precedenti, si chiude con il minimo vantaggio del Primorje (7-8): è Sukno con una sassata in superiorità a firmare il gol del sorpasso quasi allo scadere. Un sorpasso che sarò definitivo.
Arriva all'inizio della quarta frazione anche il primo gol dal centro per mano di uno degli specialisti mondiali più accreditati per questo tipo di conclusioni: Cosmin Radu. E' anche il primo doppio vantaggio della gara (7-9). Macan riporta a -1 lo Jug in superiorità, ma Sukno stasera è quasi infallibile con l'uomo in più e riallarga immediatamente la forbice (8-10). Garcia, nella prima controfuga della gara, si mangia il +3 solo davanti a Bijac e fa disperare Asic, anche perchè dall'altra parte del campo, stavolta con l'uomo in più, Nikola Janovic riavvicina nuovamente lo Jug (9-10). Ma l'errore di Garcia è nulla in confronto a quello che commette Younger: si gira al centro, fronteggia Vican, prende la mira e spara fuori un rigore riavvicinato. Pazzesco. E' Sukno, il migliore in campo, infine, a sventare l'ultimo pericolo per il Primorje rubando palla agli avversari in una situazione di 5 contro 6 che lo Jug spreca sciaguratamente.
 
***
 
Quarti di finale - Giovedì 28 maggio
EGER-JUG 8-10
IL TABELLINO DELLA GARA
BARCELLONA - E' ancora Jug-Primorje. Dopo aver dato vita ad un'entusiasmante finale scudetto, che si è risolta soltanto in gara 5 con il successo dello squadrone di Rijeka, le due regine della pallanuoto croata si ritroveranno nella semifinale della Champions. Lo Jug, infatti, è riuscito a superare l'ostacolo Eger nei quarti, meritatamente ma non senza difficoltà. La formazione ungherese si è arresa soltanto a un minuto dalla sirena conclusiva, quando cioè Bijac ha detto no ad una conclusione di Szivos con l'uomo in più che avrebbe potuto portare il punteggio sul 9-10 mantenendo accesa la fiammella della speranza per l'Eger.
In casa Jug da segnalare soprattutto la prestazione di Buslje, determinante soprattutto nella prima parte di gara. I suo tre gol hanno fatto la differenza nel 4-7 che sembrava spianare a Boskovic e compagni la strada verso la vittoria. Ma l'Eger, come detto, non ha mai mollato, neppure quando Ivankovic all'inizio della quarta frazione,ha ribadito (5-8) il +3 a favore della formazione croata. L'ultimo ad arrendersi è stato proprio Szivos, protagonista del momentaneo gol dell'8-9.
 
BARCELONETA-SZOLNOK 10-9 d.t.r
IL TABELLINO SU
BARCELLONA - Nella fase preliminare della Champions, quella che ha preceduto la Final Six, la Pro Recco non ha avuto particolari difficoltà a battere il Barceloneta campione d'Europa in carica. Ma venerdì in semifinle la squadra di Milanovic si troverà di fronte una squadra ben diversa, ne è testimonianza la prestazione (soprattutto difensiva) con la quale i padroni di casa di questa Finla Six hanno eliminato lo Szolnok dei fratelli Varga, fresco campione d'Ungheria.
Il Barceloneta ha vinto ai rigori, ma avrebbe meritato di aggiudicarsi anche ni tempi regolamentari una gara che gli spagnoli hanno sempre condotto, anche con tre lunghezze di vantaggio (4-1). Raggiunti a 56" dal termine dagli ungheresi (6-6) grazie al terzo gol personale di un fantastico Madaras, i campioni di Spagna hanno ribadito dai cinque metri il lro buon diritto di disputare la semifinale. Ha deciso la sfida il solito Lopez-Pinedo, il bravissimo portiere catalano, che ha detto no proprio a Madaras.
 
 
 
 
 

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