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Mondiali - Torneo maschile - Prima giornata

  Pubblicato il 27 Lug 2015  12:25
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Prima giornata – Lunedì 27 luglio
 
NELLE IMMAGINI IN FONDO ALL'ARTICOLO GRECIA-ITALIA IN CIFRE E LE STATISTICHE DEI SINGOLI AZZURRI
 
GRECIA-ITALIA 11-10 (4-4; 2-1; 3-2; 2-3)
Greece: Flegkas, Mylonakis, Dervisis, Genidounias 1, Fountoulis 2, Pontikeas, C. Afroudakis 3, Delakas, Mourikis 2, Kolomvos 1, Gounas 1, Vlachopoulos 1, Galanopoulos. All. Vlachos.
Italia: Tempesti, F.  Di Fulvio, Velotto, Figlioli 2, Giorgetti 2, A. Fondelli, Giacoppo 1, N. Presciutti, N. Gitto, Luongo 2, Aicardi 2, Baraldi 1, Del Lungo. All. Campagna.
Arbitri: Buch (Esp), Kun (Hun).
Superiorità numeriche: Grecia 5/10, Italia 5/12 + 1 rigore.
Note: Fountoulis ha fallito un rigore nel secondo tempo parato da Tempesti. Usciti per limite di falli Dervisis (G) nel terzo tempo, Gitto e Presciutti nel quarto tempo.
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Settebello perde 11-10 contro la Grecia l'esordio nel Gruppo B ai Mondiali di Kazan. Partita complicata, con gli azzurri sempre sotto nel punteggio tranne il vantaggio iniziale, anche di tre reti (8-5 nel terzo tempo). Poi la reazione che ci ha portato al pareggio di Stefano Luongo (10-10) a quattro minuti dal termine. Il rigore di Afroudakis ha deciso il match a favore degli ellenici bravi a capitalizzare soprattutto le chances in superiorità numerica (5/9). Per il Settebello rivincita rimandata al 29 luglio quando alle 19.50 (-1 ora in Italia) incontrerà la Russia padrona di casa. "Non abbiamo fatto una grande partita soprattutto non c'è stata la solita sicurezza della difesa, quello che è uno dei nostri punti di forza - commenta a caldo Cittì Campagna. Abbiamo sempre rincorso nel punteggio e mi è piaciuta la reazione sotto di tre gol che ci ha riportato in parità. Poi abbiamo avuto l'occasione di vincerla con un paio di tiri sporcati dagli avversari. Ora ci aspettano due partite difficili con Russia e Stati Uniti, al mondiale nulla è scontato". Deluso per lo svolgimento della gara anche Alex Giorgetti che sottolinea come: "Siamo stati sempre sotto nel punteggio e loro hanno meritato la vittoria. Nel 2013 anche il Montenegro ha perso la partita inaugurale del mattino e poi è arrivato in finale. Speriamo che sia di buon auspicio per noi. A livello mentale abbiamo tenuto e avevamo recuperato il punteggio. Mi dispiace per quel tiro alla fine mi sentivo sicuro di poter far centro ed invece è andata fuori. Impareremo molto da questa partita, ora dobbiamo subito reagire". Gli fa eco il compagno Matteo Aicardi, autore di una doppietta, che esprime la sua delusione al debutto: "Abbiamo difeso male e siamo entrati nel loro ritmo lento, cosa che ci eravamo imposti di non fare. Abbiamo segnato solo un gol in controfuga nell'unica occasione concessa. La Grecia l'abbiamo sempre sofferta in questi anni e oggi si è visto; ora il cammino è lungo e bisogna subito reagire".
REPORT. Partenza veloce dei nostri con Aicardi che rompe il ghiaccio dopo 42 secondi, con un gol frutto di un bel giro palla dei nostri. E' un fuoco di paglia perchè la Grecia trova il pareggio un minuto dopo su azione simile con Kolomvos che finalizza dal centro. Giorgetti sbaglia il primo extraplayer e sul ribaltamento di fronte Gounas ci punisce sempre in superiorità per il primo vantaggio ellenico (2-1). E' il loro miglior momento e capitan Afroudakis, due anni al Posillipo dal 2005, fa centro trovando il sette alla sinistra di Tempesti. I nostri si scuotono e prima Luongo accorcia in superiorità e poi Giorgetti pareggia dai 5 metri capitalizzando il terzo extraplayer azzurro (3-3). La Grecia non molla e torna avanti ancora grazie a Mourikis che spinge dentro dai due metri. Giorgetti però trasforma il rigore conquistato da Figlioli a 8 secondi dal termine fissando il primo parziale sul 4-4. Si abbassano i ritmi indiavolati, gli azzurri falliscono due buone occasioni in superiorità e a metà tempo è ancora Afroudakis che ci punisce per il nuovo vantaggio greco (5-4). La difesa ellenica lotta mette pressione e cadiamo nel loro andamento lento. Gounas che conquista il rigore che però super Tempesti mette in angolo ipnotizzando Fountoulis. La Grecia c'è e passa ancora con Genidounias che insacca all'angolo opposto beffando Tempesti per il 6-4. Sotto di due lunghezze serve una nuova scossa che viene da Aicardi, bravo da sotto a capitalizzare la sesta occasione col uomo in più ad un minuto da metà gara.
Il tempo si apre con la settima superiorità concessa che non riusciamo a finalizzare mentre Gounas è caparbio a metter dentro un tiro a schizzo che ci punisce e dà il nuovo doppio vantaggio greco (7-5). L'Italia sbanda prende la terza rete in superiorità da Fountoulis e manda gli ellenici sul + 3. La terza scossa la produce Figlioli che finalmente entra a referto e mette dentro dalla destra con un bel tiro no look; i greci ci danno spazio e Giacoppo è bravo a finalizzare una delle poche contrufughe concesse dagli avversari per il meno uno azzurro (8-7). Il tempo si chiude però con la quarta reti in extraplayer di Fountoulis, ancora da posizione 5 per il 9-7 che chiude il parziale.
Tempesti apre il tempo con un miracolo dal centro sulla nona azione in più dei biancoazzurri, e Figlioli fa doppietta scaricando tutta la sua potenza alla destra di Flegkas. E' il nostro miglior momento che si materializza col sontuoso pareggio di Baraldi, bravo e caparbio a farsi trovare libero al centro per il 9-9 di metà tempo. Neanche il tempo di un amen e il centroboa Mourikis riporta i suoi davanti in superiorità, mentre Luongo dall'altra parte pareggia ancora con un tiro beffardo dei suoi in extraman (5/11 il totale) per il 10-10. Velotto commette fallo grave al centro e Afroudakis segna il rigore che chiude match e punteggio.
 
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI
 
LA PARTITA VISTA DA FRANCO CARRELLA
Analizziamo Grecia-Italia con l'aiuto del collega Franco Carrella

La nota positiva è che abbiamo perso con un solo gol di scarto giocando male contro un'ottima Grecia...
Sono d'accordo. Non possiamo che migliorare. L'Italia ha esordito con una prestazione negativa eppure c'è mancato poco che conquistasse un pareggio. Però la vittoria della Grecia è meritata e un nostro risultato positivo forse avrebbe mascherato problemi che invece vanno risolti.
Ad esempio?
E' diventata una costante l'approccio negativo alla gara. E' accaduto spesso in World League e la cosa si è ripetuta oggi. Gli azzurri sono stati quasi sempre costretti ad inseguire gli avversari nel punteggio e questo alla lunga può avere il suo peso. Va detto, comunque, che abbiamo affrontato un'ottima squadra, una Grecia poco... Grecia. Ha smentito le sue caratteristiche tradizionali, al posto della solita squadra attendista è scesa in acqua una formazione molto propositiva in attacco, con un Afroudakis che a dispetto della sua non giovanissima età continua a giocare a grandissimi livelli.
Failla durante la telecronaca ha detto che è stato un errore non portare mancini ai Mondiali...
Diciamo che, se la scelta - come ha detto Campagna - è stata dettata dall'esigenza di irrobustire la difesa, questa scelta oggi contro la Grecia non ha pagato. Ma la rinuncia al mancino, a mio avviso, può essere spiegata anche con la necessità di confondere le idee agli avversari dopo una World League nella quale non abbiamo certo brillato con l'uomo in più.
Parliamo della difesa. Abbiamo preso molti gol evitabili...
La Grecia ha ottimi tiratori dal perimetro, in primis Afroudakis. Oggi abbiamo concesso troppa libertà di tiro a questi giocatori nel tiro diretto, ma non abbiamo neppure saputo adeguarci al metro arbitrale, alla tendenza dei direttori di gara a fischiare espulsioni al centro senza palla.
Arbitraggio disastroso...
Sicuramente ha lasciato a desiderare. Molto generoso, ad esempio, il rigore decisivo concesso alla Grecia, alla quale in precedenza è stato negato un penalty molto evidente. Però in quella occasione i nostri avversari hanno segnato ugualmente, quindi l'errore è stato ininfluente. Nel mio taccuino ho annotato, sul 4-4, anche un "due mani" evidentissimo su tiro di Giorgetti completamente ignorato dai direttori di gara.
Il migliore degli azzurri?
Mi è piaciuto molto Velotto per l'autorevolezza con la quale ha esordito ad un Mondiale.
Mario Corcione
 
LA PARTITA VISTA IN TIVU'
Le solite cose. Da anni, troppi anni scriviamo che i registi vanno informati su come deve essere condotta una ripresa televisiva di pallanuoto, perchè è ben diversa da quella calcistica, alla quale essi sono abituati. Da anni ci perdiamo gol in diretta, a volte perfino i tiri di rigore, perchè la telecamera è altrove a cercare particolari che non interessano. E da troppi, troppi anni scriviamo che continuano ad arbitrare in grandi manifestazioni internazionali direttori di gara che non sono degni di calcare palcoscenici così importanti PERCHE' NON APPLICANO IL REGOLAMENTO. Poichè la valenza di chi scrive è di gran lunga inferiore rispetto a quello di chi fa le telecronache, preghiamo Di Gennaro, Failla, Postiglione di sottolineare più spesso le inefficienze delle regie e delle direzioni arbitrali. Forse così riusciremo ad ottenere qualche risultato.
Di tutto e di più combinano lo spagnolo Buch e l'ungherese Kun in Grecia-Italia: rigori dati che non c'erano, rigori non dati che c'erano, reti segnate in fuorigioco convalidate. Attenuanti? Ha vinto la squadra più meritevole nonostante i loro errori.
Aicardi. E' il centro azzurro - già protagonista del primo, bellissimo gol della gara (assist di Di Fulvio) - a ricucire il primo strappo della gara (3-1) conquistando due superiorità numeriche trasformate rispettivamente da Luongo e Giorgetti (3-3). Aicardi e il suo pari ruolo greco Mourikis saranno due fattori in questa gara.
Nuovo allungo nonostante Tempesti. La Grecia, tuttavia, produce un altro break, ancora più consistente: una sassata del bravissimo Afroudakis, un gol dal lato cattivo di Genidounias e due superiorità trasformate da Gounas e Fountoulis portano la Grecia sul +3 (8-5) nonostante un penalty neiutralizzato da Tempesti (parata strepitosa) allo stesso Fountoulis.
Aggancio. Il portiere azzurro oggi ha alternato incertezze a interventi davvero miracolosi. Nel quarto tempo, sul punteggio di 9-7, Tempesti con una parata d'istinto nega il nuovo +3 alla Grecia e propizia l'aggancio (9-9) di cui sono protagonisti Figlioli (ottima la sua seconda parte di gara) e Baraldi (gran gol dal centro).
Pugni in testa. La regia inquadra Tempesti che si prende a pugni sulla testa dopo aver subito il nuovo vantaggio ellenico, siglato da Mourikis con l'uomo in più.
Luongo si prende i complimenti di Failla per la prontezza e la precisione con la quale manda nell'angolino alla sinistra di Flegkas il pallone del 10-10 in superiorità.
Mano sul pallone. "Il giocatore della Grecia aveva la mano sul pallone quando Velotto ha commesso il fallo", dicono più volte Failla e Postiglione. Ma Afroudakis è già ai cinque metri e la sua trasformazione condanna gli azzurri alla sconfitta.
Mario Corcione

CROAZIA-CANADA 12-7 (Conway 3)
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI

BRASILE-CINA 9-9 (Perrone 4)
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI

SUDAFRICA-ARGENTINA 10-6 (Le Roux E.,  Le Roux P. e Yanez 3)
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI

USA-RUSSIA 7-6 (Azevedo, Cupido e Bugaychuk 3)
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI

SERBIA-MONTENEGRO 11-8 (Filipovic 3)
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI

GIAPPONE-AUSTRALIA 4-10 (Campbell 3)
LA PARTITA VISTA DA GIUSEPPE MAGGI
 

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