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L'A1 maschile e femminile non cambia formula: è ancora Final Six (alla faccia della volontà dei giocatori)

  Pubblicato il 11 Lug 2018  15:03
Con una nota inviata alle società il Consiglio della Federnuoto ha comunicato che la formula dei campionati di A1 maschile e femminile non cambierà nel prossimo biennio: ci sarà nuovamente la Final Six. Una decisione che fa a pugni non solo con la logica, visto che i playoff significano automaticamente più pubblico, più interesse dei media e degli sponsor, ma anche con le previsioni. Ecco quanto avevamo scritto un mese fa:
 
Seconda (e ultima) riunione Fin-Società a Genova, durante la Final Eight di Champions, per l'organizzazione del campionato di A1 maschile 2018-19. Il nodo principale da sciogliere era quello della formula: conferma della Final Six o ritorno ai playoff? Nulla è stato ancora deciso in forma ufficiale e definitiva, ma è emersa la volontà dei club di ritornare ai playoff, sia pure con una formula ridotta, ovvero a 4 o 6 squadre. Toccherà alla Fin, adesso, esaminare la questione anche e soprattutto sulla base dei calendari internazionali. Chiaramente la Federazione, come sempre, cercherà di tutelare gli interessi della Nazionale.
 
Ma, soprattutto, la conferma della Final Six va contro la volontà dei principali protagonisti, ovvero i giocatori, che lo scorso 10 giugno hanno inviato a Barelli la seguente lettera firmata dai capitani di tutte le squadre di A1 maschile:

A seguito di un’attenta analisi degli ultimi tre campionati, abbiamo constatato come la formula della Final Six/Playout in sede unica non favorisca la spettacolarità dell’evento anche a causa del numero elevato di incontri disputati. Troppe le partite con pochissimo seguito di spettatori e con orari davvero assurdi.
Al fine unico di ottenere maggiore riscontro e partecipazione di pubblico durante le partite, con la presente siamo a richiedere per la stagione 2018-2019, che vengano ripristinati i playoff e playout al meglio delle tre gare con eventuale “bella” in casa della miglior classificata. Questo garantirebbe sicuramente partite con più seguito di pubblico, oltre a  un vantaggio per chi si classifica meglio durante la lunga regular season invernale.
Auspichiamo altresì che tutte le componenti aumentino gli sforzi relativi alla propaganda, per migliorare il prodotto pallanuoto, offrendogli la possibilità di posizionarsi in contenitori che esaltino realmente  il nostro sport cosi come sta accadendo in questi giorni con  l’emittente Sky Sport.
Richiediamo infine un incontro, in un’ottica di estrema collaborazione, al fine di esporre quelle che pensiamo essere le criticità del nostro sport e le proposte per un miglioramento dell’intero sistema.

 
E adesso? Adesso, visto che logica e volontà dei protagonisti sono andati a farsi benedire, non resta che una mossa da fare: non far partire i campionati. Ma coloro che già hanno fatto un passo avanti - rispetto al passato -  riunendosi e inviando la lettera a Barelli, avranno la forza di farne un altro?
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Valutate con attenzione le istanze formulate dai presidenti delle società aventi diritto a partecipare ai prossimi campionati di serie A1 di pallanuoto, approfondite le problematiche relative ai calendari internazionali, considerate le esigenze legate alla preparazione delle squadre nazionali, con particolare riferimento ai Giochi di Tokyo 2020, il consiglio federale ha deliberato che le edizioni 2018-2019 e 2019-2020 delle serie A1 si svolgeranno con le stesse formule finora adottate nel corso del quadriennio olimpico. Confermati, pertanto, final six scudetto e playout salvezza.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Scrive Edoardo e x me ha ragione "Comanda Campagna" io avevo scritto qualche giorno fa sull'articolo "mercato di A1"..... "gli ordini arrivano dall'alto" anche x i trasferimenti ( in prestito) di qualche giocatore che è nel settebello ma nella propria squadra ha poco minutaggio è cosi, "qualcuno" chiama le società e gli chiede di prenderlo e di farlo giocare.
BR
 
Caro Pallanuotiamo, parli di “cose strane” ma il coraggio di firmarti non lo hai. Nessuno strano scopo particolare, nessuna volontà di sbugiardare alcun presidente o di non seguire linee politiche. Ma solo un obiettivo per i giocatori: giocare la fase finale davanti ad un numero maggiore di spettatori, per avere una gratificazione dopo un anno di lavoro. E le ultime tre stagioni hanno dimostrato che il pubblico non premia questa formula: ci fossero stati playoff e playout avremmo registrato spesso e volentieri dei pienoni in piscina, mentre Sori/Torino/Siracusa a volte hanno registrato uno zero spettatori! Zero!!!! Potrei a questo punto, con questi dati inequivocabili alla mano, chiederti: a chi giova questa formula?!
gm
RISPONDE MARIO CORCIONE: Giova solo a Barelli, che fa di tutto per far sì che le nazionali salgano sul podio: le medaglie allontanano le possibilità, ammesso e non concesso che esistano, che lui perda la poltrona Fin. E chi se ne frega se tutto il resto va in malora, tanto lui ha trovato anche il rimedio per supplire alla carenza di produzione di talenti: i naturalizzati. Ora sono quattro, ma pur di vincere qualcosa sarebbe capace di arrivare a 13.
 
Io vedrei una pallanuoto arganizzata in un modo diverso: due gironi uno del Nord ed uno del Sud. I vincitori dei rispettivi gironi si disputano la finale.I costi lieviterebbero di circa la metà
Spartacu
 
Se mi si passa il termine è un vero schifo . Non mi vengono un mente definizioni differenti per descrivere ciò che sta accadendo. Se vogliono le Nazionali e basta facciano come in Cina. Ne selezionino 36 grossi e 36 grosse e li chiudano a Ostia per mesi Poi si vede.
Antonello
RISPONDE MARIO CORCIONE: E perchè non dovrei farle passare il termine schifo? E' fin troppo leggero per descrivere la situazione.
 
La Russia di Putin….questo siamo
Sergio Dainelli
RISPONDE MARIO CORCIONE: Fortunatamente per lei, signor Dainelli, Putin non leggerà il suo commento e quindi non la querelerà per diffamazione.
 
Ragioniamo: i riferenti della federazione sono i presidenti delle società e non i giocatori che dovrebbero rispondere ai loro presidenti. Come mai in quella lettera tutti i capitani hanno chiesto di giocare i play off quando nelle riunioni mi sembra di aver capito che i presidenti non avessero un'idea comune? C'è qualche capitano che ha sbugiardato il proprio presidente? Oppure che se ne è fregato della linea politica della propria società? Oppure a nome di chi ha parlato? Ma siamo sicuro che quella lettera sia stata firmata da tutti i capitani oppure chi l'ha messa in giro l'ha fatto con uno scopo ben preciso? Chi c'è dietro quella lettera? Ci sono troppe situazioni strane. La federazione non avrebbe potuto confermare la formula se le società avessero chiesto il contrario. Ma poi, a pensarci bene, a chi conviene giocare i play off? Ragioniamo e cerchiamo la verità... Secondo me il problema della pallanuoto non è la formula, ma lo scarso interesse di pubblico, media, sponsor e mercati che deriva dalle piscine vuote e mal allestite. Una volta c'erano tante squadre che potevano vincere. Adesso no. Non c'è spettacolo. Se le società al posto di litigare per una formula, spendessero le loro energie per creare gli eventi allora sì che la pallanuoto tornerebbe a piacere. Altro che formule, orari, scioperi... Qua tutti parlano,ma poi è sempre la solita minestra. Le società non possono essere composte dai soliti volontari. Meglio uno o due giocatori in meno e un dirigente professionalmente valido e regolarmente pagato che crei evento e si occupi di promozione sul territorio. Ma questa forse è solo l'idea di un inguaribile appassionato di pallanuoto che vede il suo amato sport in uno stato di grande confusione anche a livello internazionale. Ci sono tantissimi tornei e poco spazio. Per esempio: un europeo può durare più di un'olimpiade con partite che finiranno 20-0? Un'altra domanda: senza il supporto della federazione (che peraltro ritengo obbligatorio) secondo voi il campionato di pallanuoto esisterebbe ancora? Se la risposta è quello che vediamo il sabato in piscina direi di no.
Pallanuotiamo
 
Borelli sostiene che la decisione è stata presa per via delle troppe competizioni ravvicinate, World League, Europa Cup, pre-Mondiali ecc...ma allora non capisco come mai negli altri campionati (ungherese e croato) la formula é quella dei playoff, essendo le rispettive nazionali anch'esse impegnate nelle competizioni internazionali...con tanto di lettera dei capitani delle squadre di tutta la Serie A1...assurdo
Emanuele
 
perfettamente d'accordo col sig Corcione,veramente incredibile questa federazione,l'unica cosa giusta sarebbe di non fare partire i campionati,ma purtroppo molte societa' non faranno questo....
Iameroli Marco
 
Nulla è impossibile tranne che riuscire a spremere sangue da una rapa (FIN)
Alessandro De Cataldo
 
Non è un caso che abbiano bloccato la formula per i prossimi due anni, proprio quelli che porteranno alle Olimpiadi. Comanda Campagna e la sua batteria di naturalized. Alla faccia di quello che va in giro a dire nelle interviste.
Edoardo

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