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La Lega Pallanuoto esiste ma nessuno lo sa

  Pubblicato il 22 Feb 2015  20:20
Quante volte sui vari siti specializzati, nei format televisivi, sui social network si è invocato il ritorno della LEGA PALLANUOTO, sindacato delle società per tutelare i propri interessi morali ed economici?
Beh, pochi sanno che la Lega Pallanuoto esiste, eccome, ed ha anche un Presidente il cui nome risponde a Massimo Fondelli.
Massimo "Mamo" Fondelli, campione del mondo con la nazionale italiana di pallanuoto nel '78, bronzo europeo nel 1977 e protagonista della spedizione olimpica nel 1980 a Mosca, è stato uno dei talenti più puri che la pallanuoto italiana potesse esprimere.
Dopo essere cresciuto tra le fila del Camogli ne è diventato, poi, capitano e, dopo aver appeso la calottina al chiodo, ha guidato il club bianconero seduto dietro una scrivania da massimo dirigente.
Cos'è accaduto, dunque, alla Lega Pallanuoto? E perchè non si attiva per il bene del nostro sport?
"Nella stagione 2011/12- spiega Fondelli- ho assunto la carica di Presidente, immolandomi per far si che la Lega non venisse del tutto chiusa. Pensate, sulle dodici società presenti in Serie A1 Maschile solo quattro facevano parte della Lega Pallanuoto: Pro Recco, Camogli, Acquachiara e Savona. Com'era possibile andare avanti?".
 
Ma quindi la Lega esiste ancora di fatto?
"Certamente, ed ha anche uno Statuto ed un bel gruzzoletto su un conto bancario apposito, ancora intatto, dal 2012 ad oggi. Il mio ruolo è stato solo di traghettatore affinchè la Lega Pallanuoto non sparisse del tutto, ma sono pronto a rassegnare le dimissioni qualora si facesse avanti qualcuno intenzionato a prendere il mio posto, ponendosi a capo di questo sindacato dei club".
 
Quest'estate si è parlato tanto di Lega Pallanuoto. La Federazione Italiana aveva anche concesso alle società di provvedere ad un Main Sponsor del campionato ed alla gestione degli spazi pubblicitari sui ledwall; poi, di fatto, non è accaduto nulla.
"Ho sentito parlare, da spettatore quale sono adesso, di questa proposta. Addirittura ho letto di un possibile consorzio che le società vogliono mettere in piedi per tutelare i propri interessi. Mi chiedo...se esiste già una Lega, con uno Statuto ed addirittura un conto in banca perchè non utilizzarla ed adoperarsi per far sì che la macchina venga rimessa in moto?!? Bisogna capire che gli interessi delle società non debbano contrastare necessariamente con quelli della Federazione".
 
Eppure qualcosa in passato è stata fatta...
"In passato la Lega, tramite la consulenza del Dott. Ghiretti, era riuscita a procurare un Main Sponsor al campionato di A1 Maschile: si trattava di Findomestic. Il problema è che il movimento non ha fatto sì che i "signori" di questo brand si fidelizzassero al nostro sport. Volete un esempio? Durante la premiazione del campionato, nella quale veniva consegnata la coppa, nè fu invitato il Presidente di Findomestic, nè furono 'brandizzati' gli spazi della premiazione mettendo in risalto il marchio dell'azienda. Poi c'è il problema società...."
 
Di cosa parli?
"Del fatto che le società non sono tutte unite. Chi garantisce al Main Sponsor, che investe risorse economiche, che venga rispettato un certo format di comunicazione per veicolare la sua immagine? Ricordo che a metà degli anni duemila il Posillipo non entrò a far parte della Lega, restando alla finestra. Gli anni seguenti anche altre società uscirono dal sindacato fino a quando, con l'uscita di Florentia e Nervi, restammo solo in quattro. Serve unità e la massima collaborazione da parte dei sodalizi che devono farsi riconoscere dalla federazione facendo capire di essere tutti sulla stessa barca; poi ci si può anche supportare di agenzie di comunicazione per attuare strategie 'ad hoc' ma prima serve il riconoscimento della FIN".
 
Ultima domanda. Se in un futuro prossimo tornasse a funzionare la Lega Pallanuoto, saresti favorevole all'apertura anche dei club di Serie A2?
"Posso dirti che la mia unica proposta da Presidente della Lega, datato 2011, fu quella, durante un'assemblea, di modificare lo Statuto per allargare la forbice anche alle società di Serie A2 Maschili. Le società di A2 possono essere utili in termini di forza numerica, anche se per loro gli interessi sono differenti rispetto a quelli delle società del massimo campionato di pallanuoto".
 
Gianluca Leo

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