Attendere prego...

Archivio News

Waterpolo People

IL DIBATTITO - Movimento giocatori, il parere di Scotti Galletta: "Noi a sostegno della pallanuoto"

  Pubblicato il 22 Nov 2120  13:35
Prosegue il dibattito tra i giocatori, in seguito all'intervista esclusiva realizzata in settimana ad Alessandro Di Somma .
 
Il giocatore del San Donato Metanopoli ha lanciato, dalle nostre pagine web, un appello ai suoi colleghi: "Uniamoci per il bene della pallanuoto".
 
Dello stesso avviso è stato Gian Marco Guidaldi (CLICCA QUI PER LEGGERE LA SUA INTERVISTA ), giocatore del Bogliasco e promotore circa dieci anni fa dell'AGP, l'Associazione Giocatori di Pallanuoto, che, malgrado gli sforzi del giocatore romano e dei pochi che supportarono l'iniziativa, non raggiunse i risultati sperati. 
 
Anche Andrea Scotti Galletta, capitano della Rari Nantes Salerno, è sulla stessa frequenza d'onda di Di Somma e Guidldi: "Purtroppo, con amarezza, devo confermare tutto quello che hanno espresso nei loro interventi. Non vi è mai stata unità di intenti tra noi giocatori: né quando si provò a costituire l’AGP dieci anni fa, né lo scorso Marzo quando provammo a coinvolgere tutti i capitani delle squadre di Serie A1 ed A2 nel redigere una lettera in cui chiedevamo la ripresa del campionato in estate. Capitani e giocatori che allora si sono rifiutati di controfirmare quel documento, adesso scendono tranquillamente in acqua con un’emergenza sanitaria forse ancora più grave. Capisco anche che alcuni di questi dipendono dalle scelte dei propri presidenti senza avere possibilità di esprimere liberamente il proprio parere".
 
Ecco che sempre maggiormente sta nascendo l'idea di far tornare a vivere un movimento rappresentativo della componente atleti che, come dichiarato da coloro i quali lo promossero dieci anni fa, non compia più gli errori del passato.
 
"Bisogna fare un passo indietro e capire bene l’obiettivo da perseguire ed a chi ci vogliamo rivolgere per trovare il modo di coinvolgere quanti più atleti possibili, partendo dal basso, come diceva Di Somma: dagli acquagoal ai master, indipendentemente dalla categoria di appartenenza. Non ci si vuole contrapporre ad altre componenti ma crediamo di poter supportare questi soggetti, affiancandoli, fornendo pareri e suggerimenti per uno scopo comune: il bene della pallanuoto. Noi atleti viviamo quotidianamente il bordo vasca, conosciamo le dinamiche ed i meccanismi all'interno di uno spogliatoio e di un club, spesso ci confrontiamo con gli atleti del settore giovanile ed i propri genitori, componente fondamentale per il nostro sport. Nn dimentichiamoci che quello che accade con le prime squadre ricade a pioggia sulle giovanili e corriamo il rischio che tante famiglie si disinnamoreranno di questo sport. Personalmente sono disponibile nel confrontarmi con i miei colleghi pallanuotisti per strutturare qualcosa di importante. Per avere una voce rilevante bisogna avere grande seguito, su questo non c'è dubbio. La mia idea? Abbiamo visto che tanti giocatori sono frenati dall'associarsi poiché restii anche al pagamento di quote di iscrizione simboliche. Bisogna far si che aziende sponsor possano sposare questo progetto".
 
Argomento del momento è quelo relativo al protocollo anti-Covid.
 
"Premetto che la mia vuole essere una critica costruttiva per tutto ciò che ho espresso precedentemente- precisa il giallorosso -. Il protocollo, a mio punto di vista, ha tante falle; non è un protocollo rigido: perchè non dare un vademecum preciso, al quale bisogna attenersi, alle squadre spiegando come ci si deve comportare nelle settimane precedenti alle partite. Altrimenti capiteranno sempre episodi come quello di Salerno, Savona, Trieste. Va anche detto, è questo è più che comprensibile, che ci confrontiamo con un virus subdolo che sta causando migliaia di decessi e che sta creando difficoltà al'intero movimento sportivo italiano, non solo alla pallanuoto".
 
Nelle prime due giornate di campionato alcune partite sono state rinviate per diverse situazioni che hanno portato alla decisione.
 
"Bisognerebbe focalizzarsi anche sull'aspetto della gestione dei tamponi - conclude l'ex Posillipo, Ortigia ed Acquachiara -. La Federnuoto dovrebbe avere un contatto diretto con ogni laboratorio di analisi a cui fanno riferimento le società di Serie A1 e non limitarsi al mero ritiro del documento che attesta la negatività dei giocatori il sabato prima della partita. Si scelga un giorno della settimana: sarebbe opportuno, che la Federazione in tal giorno abbia la comunicazione degli esiti dei tamponi di ogni gruppo squadra direttamente dal laboratorio. Ci vorrebbe un protocollo ed un controllo ancor più rigido anche sulle visite mediche, specie quelle di chi deve rientrare nel gruppo-squadra al termine di un periodo di positività; di questo, ad esempio, non c'è traccia nel protocollo federale".
 
 
Credits: foto di Fabio Barbieri (Napoleggiamo)

Inviaci un tuo commento!

(la tua email email non verrà pubblicata nel sito)
I dati personali trasmessi saranno trattati direttamente da A.S.D. WATERPOLO PEOPLE quale titolare del trattamento ed esclusivamente per lo scopo richiesto garantendo la riservatezza e la sicurezza dei dati.

I dati personali saranno conservati solo il tempo esclusivamente necessario. Ogni interessato può esercitare il diritto di avere informazioni sui propri dati ai sensi dell'art. 7 dlgs 196/2003.

La preghiamo quindi di fornire il suo consenso al trattamento dei dati cliccando sull'apposito riquadro.

* campi obbligatori
Attendere prego...

Grazie della collaborazione!
Il tuo commento è stato registrato in archivio e sarà visibile nel sito dopo l'approvazione amministrativa.

Ok