Attendere prego...

Archivio News

Waterpolo People

Borelli: Si ai comunitari - Pomilio: Serve un Progetto Pallanuoto valido

  Pubblicato il 04 Giu 2015  18:09
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
 
IL CAMPIONATO E' FINITO CON UN RISULTATO PREVEDIBILE
Leggo poi sulla Gazzetta di un “loro” interessamento al nostro Bodegas e questo, mi fa temere che anche la nostra società possa passare nel lungo elenco dei rassegnati-ridimensionati. Di fronte a questa situazione insostenibile è assolutamente necessario aprire ai comunitari. In questo modo le società avrebbero una vasta gamma di scelta anche dopo l'eventuale passaggio del “tornado Recco”. Attualmente il mercato di giocatori Italiani ne conta circa 15 di ottimo livello, per molti inarrivabili: con l'apertura ai comunitari si potrà sciegliere innanzitutto nei vari ruoli e poi sarà la bravura delle società a scoprire elementi validi senza per questo ricorrere a spese pazze. Se in tutto questo il problema è il vivaio per me è un falso problema. Quando il mio amico Campagna nella sua intervista durante la partita ha confermato che alla nostra squadra servono 2 o 3 giocatori di livello la mia domanda sorge spontanea : attualmente dove li trovi?. Caro presidente Barelli e cari presidenti, analizzate bene questa possibilità che è l'unica per risollevare il valore del nostro campionato. Ed ora una mia nota personale in calce alla finale del 16 Maggio:
dalla parte dei cosidetti tifosi storici del Recco era estostoun cartello con scritto”anche ques'anno Brescia zeru tituli”. Poiché prima dell'incontro la società Recco mi ha gentilmente premiato con una targa “PREMIO ELEGANZA”, alla lettura del cartello ho capito che tale premio è immeritato perchè doveva essere dato assolutamente all'autore di questa scritta impegnativa che ha saputo dimostrare in modo tangibile un eleganza innata. Attendo quindi comunicazione dell'indirizzo di questo esteta per fargli pervenire il suo meritato premio.
Piero Borelli
 
E' APERTO IL DIBATTITO

L'OPINIONE DI GABRIELE POMILIO: "La politica che da anni attua la Pro Recco è decisamente anomala. Non mi riferisco al fatto che la società biancoceleste ingaggia, pagando cifre che altri club non possono permettersi, i migliori giocatori italiani e stranieri disponibili sul mercato. L'anomalia sta nel fatto che alcuni di questi giocatori - secondo quello che si dice nell'ambiente - la Pro Recco non li fa giocare con la calottina biancoceleste, li prende e li cede in prestito ad altri club evitando così che vadano a rinforzare le sue avversarie in Europa e in Italia, in particolare il Brescia per quanto riguarda il campionato. Ho precisato "secondo quello che si dice nell'ambiente" perchè non si tratta di notizie documentate, quindi è perfettamente inutile parlarne. Utilissimo, invece, potrebbe essere che la Fin obblighi tutte le società a comunicare alla Federazione l'elenco di tutti i giocatori stipendiati, con le cifre pattuite e le relative coperture fideiussorie. Ciò non solo permetterebbe di appurare se effettivamente la Pro Recco attua questa politica anomala di "parcheggiare" giocatori propri altrove per impedire che vadano a rinforzare i club concorrenti, ma soprattutto tutelerebbe tutti i giocatori in caso di mancata corresponsione delle spettanze pattuite. Il Brescia vuole l'apertura ai comunitari? La mia opinione è che ognuno dovrebbe essere libero di andare a lavorare in qualsiasi Paese della Comunità Europea. Ma per permettere al Brescia e alle altre società di poter competere con la Pro Recco il primo passo da compiere è porre in essere in Italia un Progetto Pallanuoto che elevi la qualità della produzione di giocatori. In tal modo i club italiani non sarebbero costretti a cercare al di fuori dai confini nazionali gli atleti oggi  indispensabili per poter competere anche a livello europeo con le squadre più forti del continente".
 
L'OPINIONE DI SERGIO TOSI (presidente della Bpm Sport Management): “Sono sicuramente d’accordo su questo tema. L’apertura ai comunitari consentirebbe di avere maggiore scelta di giocatori e di conseguenza darebbe l’opportunità di allestire rose ancor più competitive. L’altra faccia della medaglia però è che questo limiterebbe lo spazio ai giovani cresciuti nei nostri vivai. La soluzione? Una Lega che imporrebbe un numero di giovani italiani in rosa”.
 
L'OPINIONE DI EDOARDO SABBATINO (presidente della Canottieri Napoli): "Io sono aperto a tutto ciò che possa portare benefici in termini di crescita di spettacolo e di popolarità della pallanuoto. Detto ciò, aggiungo che noi proseguiremo nella nostra tradizionale politica dei giovani e della loro valorizzazione.
 
L'OPINIONE DI GIUSEPPE GERVASIO (direttore sportivo della Carisa Savona):
"Non ho nulla in contrario alla proposta di Borelli, anzi. Bisogna però trovare il modo di applicarla evitando che le squadre, così come avviene nel calcio, vengano imbottite di stranieri. Questo, ovviamente, a salvaguardia soprattutto della Nazionale, che oggi è l'unico veicolo promozionale valido del nostro sport. Il regolamento attualmente dice che su sette giocatori in acqua cinque devono essere italiani, si potrebbe ascendere a quattro oppure a tre".
 
L'OPINIONE DI GIANNI FOSSATI (direttore sportivo del Bogliasco): "Capisco che vi siano società come la Pro Recco e il Brescia che hanno l'esigenza di reperire giocatori sul mercato straniero, ma la mia opinione è diametralmente opposta. Il futuro è nei giovani, nella valorizzazione dei vivai, e non parlo solo del futuro delle società ma anche e soprattutto di quello della nazionale. Perciò io sono addirittura per la riduzione del numero degli stranieri.

L'OPINIONE DI MINO MARSILI (direttore sportivo della Pro Recco): "Io sono favorevole a qualsiasi tipo di iniziativa che possa rendere il campionato più avvincente. L'apertura ai comunitari, però, sotto questo punto di vista è un punto interrogativo: può essere positiva solo se in Italia arriveranno campioni in grado di elevare lo spettacolo, ma se arriveranno mezze tacche l'unico risultato tangibile sarà quello di togliere spazio ai nostri giovani, che invece hanno bisogno di spazio per giocare.
 
L'OPINIONE DI MASSIMO PEZZUTI (direttore sportivo della Carpisa Yamamay Acquachiara): Sono favorevole alla proposta di Borelli, ma entro certi limiti. Sono favorevole cioè ad un aumento del numero dei comunitari per ogni squadra, ma non all'apertura totale perchè penalizzerebbe la crescita e la valorizzazione dei nostri giovani. Faremmo la fine del calcio, con le formazioni delle squadre zeppe di stranieri e con pochissimi italiani.

 

Inviaci un tuo commento!

(la tua email email non verrà pubblicata nel sito)
I dati personali trasmessi saranno trattati direttamente da A.S.D. WATERPOLO PEOPLE quale titolare del trattamento ed esclusivamente per lo scopo richiesto garantendo la riservatezza e la sicurezza dei dati.

I dati personali saranno conservati solo il tempo esclusivamente necessario. Ogni interessato può esercitare il diritto di avere informazioni sui propri dati ai sensi dell'art. 7 dlgs 196/2003.

La preghiamo quindi di fornire il suo consenso al trattamento dei dati cliccando sull'apposito riquadro.

* campi obbligatori
Attendere prego...

Grazie della collaborazione!
Il tuo commento è stato registrato in archivio e sarà visibile nel sito dopo l'approvazione amministrativa.

Ok