IL PUNTO DI MAGGI SULLA GARA
POSILLIPO-ACQUACHIARA 6-6 (1-0; 1-1; 1-3; 2-1)
Posillipo: Caruso, Dolce , Briganti, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto 1, Gallo , Russo, Bertoli 2, Mandolini, Saccoia, Negri. All. Occhiello.
Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 2, Tozzi, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali, Luongo S., Valentino, Astarita, Gitto M., Lamoglia. All. De Crescenzo P.
Arbitri: Franulovic (Cro) e Galindo (Esp).
Delegato Len: Firoiu (Ger).
Superiorità numeriche: Posillipo 3/9, Acquachiara 1/11.
Note: spettatori 3500. Usciti per tre falli Bertoli e Lanzoni.
NAPOLI - Tanta gente, pochi gol. Sono gli ingredienti base di una partita doc. Il pubblico di Napoli, ma non c’era dubbi, risponde alla grande all’evento cittadino dell’anno: la Scandone è piena, pienissima, proprio coma ai bei tempi. “Un pubblico magnifico e correttissimo”, dirà a fine gara Paolo De Crescenzo aggiungendo: “Una delle tante lezioni di civiltà che noi della pallanuoto possiamo dare al calcio”.
Anche Posillipo e Carpisa Yamamay Acquachiara contribuiscono all’evento con una partita di straordinaria intensità, e anche corretta. Ritmi altissimi e mille emozioni. “Nei primi due tempi meglio noi, poi è uscita fuori l’Acquachiara”, è la prima fotografia della gara che Occhiello scatta a fine partita. Dirà anche che il pareggio è giusto, De Crescenzo conferma. Entrambi eleggono Caprani migliore in acqua, anche questo non fa una piega. Però tutti, rossoverdi e biancazzurri, hanno onorato il match dando davvero tutto quello che avevano in corpo. E, soprattutto, hanno dato un segnale alla gente di Napoli: l'11 aprile in gara 2 potete tornare qui senza timore di rimanere delusi. Anche perchè, oltre ad un nuovo grande spettacolo, quel giorno ci sarà l'incoronazione della regina di Euro Cup. Per ora ha vinto solo Napoli, una vittoria alla grande. E passiamo alla cronaca del match.
Primo tempo. Grande parate dei due portieri nei primi otto minuti di gioco, in particolare di Negri. Il Posillipo passa subito con Klikovac, che si gira al centro e batte Caprani. L’Acquachiara ha a disposizione tre superiorità numeriche per pareggiare il conto, ma la difesa rossoverde è un muro: ribatte tutto. Gioca molto bene in difesa anche la Carpisa Yamamay: il Posillipo ha una chance in superiorità che potrebbe portare la squadra di Occhiello al raddoppio, ma la difesa biancazzurra regge. Il primo tempo si conclude con il minimo vantaggio posillipino.
Secondo tempo. Fioccano le superiorità numeriche da un lato e dall’altro, ma le difese continuano ad avere la meglio sugli attacchi. Negri è davvero mostruoso su Paskvalin, liberato da un assist di Petkovic: è il preludio al raddoppio posillipino. Uomo in più, Gallo dal lato cattivo serve sul fronte opposto Renzuto, che non sbaglia. E’ la prima superiorità della gara che va a buon fine. La reazione dell’Acquachiara si concretizza nel primo gol biancazzurro: Perez sulla sinistra dà un pallone d’oro al centro a Paskvalin, che conquista un tiro di rigore. Tira Petkovic, Negri intuisce ma la conclusione è troppo potente: 2-1. Con questo punteggio le due squadre vanno all’intervallo più lungo.
Terzo tempo. C’è subito il pareggio dell’Acquachiara: Perez con un tiro da fuori sorprende Negri. Penalty per il Posillipo conquistano da Klikovac: Radovic tenta la trasformazione, ma Caprani respinge. Il montenegrino riprende la sfera, però tira fuori pressato dai giocatori biancazzurri. Non sbaglia, però, Bertoli: il difensore rossoverde con l’uomo in più prende l’ascensore e devia il pallone alle spalle di Caprani (3-2). Risponde subito Petkovic, la sua sassata riporta nuovamente in equilibrio l’incontro, che non concede un attimo di tregua nè ai giocatori nè al pubblico. Il Posillipo con l’uomo in più potrebbe tornare avanti, ma la difesa biancazzurra regge. Arriva così il primo vantaggio della Carpisa Yamamay: Paskvalin cattura un passaggio di Gallo e punisce la disattenzione del capitano rossoverde superando Negri con un pallonetto imprendibile. Sul punteggio di 3-4 le due squadre vanno all’ultimo intervallo.
Quarto tempo. L’Acquachiara continua a litigare con l’uomo in più: ne sbaglia altri due. Il Posillipo ringrazia e pareggia con Bertoli. Dopo 10 tentativi falliti in superiorità, Lanzoni sblocca la Carpisa Yamamay con una cannonata che entra ed esce dalla porta: 4-5. Ma il Posillipo non ha alcuna intenzione di arrendersi: Radovic sorprende Caprani da fuori, è l’unico errore in questa gara del portiere biancazzurro: 5-5. Le emozioni, però, non finiscono qui, anzi: Perez suggella la sua ottima gara spedendo dal lato cattivo il pallone tra palo e portiere. Acquachiara nuovamente in vantaggio, sarà definitivo? No, perché all’ultimissimo assalto il Posillipo pareggia. L’azione, con l’uomo in più, è rocambolesca: palomba di Saccoia, il pallone accarezza la linea di porta, Caprani arriva in tempo a respingerlo ma la sfera finisce a Klikovac che insacca, a soli 2” dalla sirena. Il montenegrino ha aperto e chiuso le marcature. Ottimo ed equo l'arbitraggio di Franulovic e Galindo.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DEL POSILLIPO
Nulla di fatto! Il pareggio rinvia l’aggiudicazione della Coppa all’incontro di ritorno in programma l’11 aprile prossimo.
C’è stato comunque un vincitore di questa splendida festa: Napoli ed il calorosissimo e sportivo pubblico che ha affollato le tribune della Scandone come non accadeva dall’ultima Coppa dei Campioni vinta dai rossoverdi nel 2005.
Partenza bruciante del Posillipo che dopo solo 54” dall’inizio va in rete con un pregevole colpo di Klikovac che si libera dell’avversario, impugna la sfera è batte Caprani.
Anche se la tensione in acqua è palpabile, l’inizio sembra promettere i “fuochi d’artificio”, ma in realtà non si assiste ad altre marcature; il risultato non cambia fino alla fine del tempo soprattutto grazie a due difese ermetiche ottimamente coordinate dai due portieri.
Nella seconda frazione il copione rimane inalterato con le due difese che hanno il sopravvento sugli attacchi e, lì dove gli attaccanti riescono ad aggirare le difese, si esaltano gli estremi difensori; come non ricordare, infatti, uno spettacolare intervento di Negri che nell’uno contro zero nega a Paskvalin la rete del pareggio.
Dopo un continuo batti e ribatti, a 25” dalla fine del tempo i rossoverdi raddoppiano sfruttando una superiorità con Renzuto che insacca dall’estrema sinistra spedendo il pallone in porta di prima intenzione.
Sullo “spirare” del tempo, però, per fallo di Foglio, gli ospiti conquistano un rigore che Pektovic trasforma.
Dopo il cambio di campo, l’Acquachiara riesce a riportarsi in parità con Perez che, dalla media distanza, inventa un gol con un tiro a pelo d’acqua che inganna Negri.
Sul ribaltamento di fronte, lo stesso Perez commette un fallo da rigore, ma Radovic, prima si fa respingere il tiro da Caprani e poi mette fuori sulla ribattuta; comunque, il nuovo vantaggio dei padroni di casa non si fa attendere e arriva con uno splendido gesto atletico di Zeno Bertoli che, in occasione di un’azione con l’uomo in più, si porta in posizione di centroboa e ben assistito con un passaggio radente dalla sinistra, mette in rete con un tapin perentorio dal limite dei due metri.
Dopo il temporaneo nuovo pareggio di Pektovic, i biancoazzurri passano per la prima volta in vantaggio con Paskvalin che riesce ad impossessarsi di un errato passaggio all’indietro della difesa rossoverde e mette alle spalle dell’incolpevole estremo difensore rossoverde.
Nell’ultimo quarto, ancora Bertoli con una rasoiata da notevole distanza rimette in parità le sorti del match. Si va avanti punto a punto; dopo il nuovo vantaggio dei giocatori di De Crescenzo siglato da Lanzoni ed il pareggio di Radovic, è Klikovac, che rispondendo alla seconda marcatura di Perez segna, a soli due secondi dal fine il gol del definitivo 6 a 6 finale.
“ Stasera ha vinto la pallanuoto napoletana; I giocatori hanno pareggiato, ma ha vinto lo sport per la cornice di pubblico, per lo spettacolo, per le emozioni e per la grande sportività delle due tifoserie” – il commento di Paolo De Crescenzo.
La disamina del match di Mauro Occhiello: “Sono un po’ rammaricato, per sedici minuti abbiamo condotto bene la gara prendendo un gol a zero secondi su rigore alla fine del secondo tempo. Poi è venuta fuori la qualità dell’Acquachiara che forse era partita contratta; ci sono stati una serie di episodi che ci potevano smontare, ma i ragazzi hanno tenuto con grande lucidità e comunque ho visto al mia difesa giocare molto bene”.
Nino d’Agresti
Inviaci un tuo commento!