Quattordici scudetti consecutivi conquistati dalla stessa squadra, dal 2006 ad oggi.
Tanto di cappello alla Pro Recco, capace di un simile record.
E anche al Brescia, che ha provato ripetutamente a interrompere la striscia vincente biancoceleste.
Una striscia vincente destinata ad allungarsi ulteriomente.
Il mercato di A1 maschile, con il Brescia che ha deciso di ringiovanire la squadra e la Sport Management che la sta ridimensionando, ci dice chiaramente che nella prossima stagione - salvo cambi di rotta di queste due società - la Pro Recco non avrà avversarie. Potrà fare tranquillamente en plein: 26 vittorie su 26 nella regular season (salvo pedane di acquagym) e 4 su 4 nei playoff, se playoff saranno. Sono anni che questo sito (e anche gli altri) si battono per mandare in pensione la Final Six, ma arrivati a questo punto, con un campionato 2019-20 che si annuncia a senso unico, a chiare tinte biancocelesti, questi playoff che li facciamo a fare?
Come siamo arrivati a questo?
E' semplice: per rimanere nella scia della Pro Recco, una dopo l'altra le società italiane che avevano qualche possibilità di contrastare i biancocelesti si sono svenate. Mettici anche la crisi economica, sponsor che non vogliono più investire perchè il risultato finale del torneo è sempre lo stesso, la sciagurata politica federale che ha inondato il campionato di stranieri (i bravissimi tutti da una parte, i bravi e i meno bravi sparsi altrove) e il giusto desiderio degli atleti italiani migliori di giocare nella squadra più forte, ed ecco confezionato per la prossima stagione un campionato che ha già un vincitore in partenza, con tutte le conseguenze negative del caso: spazio sui media, presenze di pubblico e interesse degli sponsor sempre più ristretti.
Si dirà: la stessa cosa accadrà anche nel campionato di calcio 2019-20. Si, lo vincerà ancora una volta la stessa squadra, ma non sempre riuscirà a fare partite con il risultato finale "tanto a poco", come accadrà per la dominatrice del campionato di pallanuoto. Qualche volta pareggerà, può darsi anche che qualche partita la perda. C'è una bella differenza.
Mario Corcione
I VOSTRI COMMENTI
Avete fatto un piccolo errore il Recco in casa Brescia ha perso la partita lasciando così un ottima An Brescia sola alla classifica Ed in tutti gli scontri non ci sono mai stati arbitri parziali le partite andavano sempre in un senso
Carlo Barone
Mi scusi Alberto, ma mi dice cosa c'è stato di interessante negli ultimi campionati? Brescia, Recco (e talvolta Bpm) vincevano sempre a mani basse con le restanti 11 squadre con scarti bulgari. E quindi il prossimo anno che cosa cambierebbe scusi? Che anche le partite tra Brescia e Recco saranno più scontate? E vabbè, si tratta di 2 partite su 26 giornate, non credo sarà quello ad affossare il già derelitto mondo della pallanuoto.
Mariano
Caro Edoardo, premetto che è sempre un piacere conversare in modo intelligente e pacato. Nell'articolo, io non ho voluto leggere tra le righe perché Corcione, che non conosco, non scrive di solito tra le righe: se deve dire qualcosa, lo dice nelle righe. Io nell'articolo leggo soltanto tristezza per un campionato che è ormai noioso al 99.9%. L'unica incognita è se la prossima partita BS-Recco terminerà con uno, due o più gol di scarto. Lasciamo a 0. 1% la probabilità di successo di BS. Questo secondo me è avvilente per il campionato, non per Brescia. Fai l'esempio del calcio: orbene, la Juventus (squadra di cui ero tifoso e che ora continuo a seguire, ma svogliatamente) è comparabile alla Pro Recco soltanto per le amare vicende di coppa Campioni. Per il campionato, quest'anno, la Juventus ha perso 4 partite e ne ha pareggiate 6, su 90. Ha perso 4 partite, e anche con squadre non di primo piano. Questo vuol dire che alla vigilia, squadre come Inter, Milan, Genoa, ecc. hanno qualche speranza di fare il colpaccio. E’ per quello che i tifosi di quelle squadre vanno a vedere le partite, perché sperano di assistere al colpaccio. Se la probabilità di colpaccio è statisticamente nulla, la partita perde interesse. Nella pallanuoto, questa è la norma, negli ultimi anni. Quante partite ha perso Recco in campionato negli ultimi 10 anni? penso meno di quelle che ha perso la Juve nell'ultimo anno. Questo è un dato di fatto, stabilire di chi sia la responsabilità e cosa fare è un altro paio di maniche. Secondo me questo non fa bene allo spettacolo; vorrei dire che mi sembra scontato, ma forse non lo è. Aggiungo che se fossi tifoso della Pro Recco, finirei col comportarmi come mi comporto con la Juve… mi stuferei di vedere partite dall’esito scontato: guardare un evento deve dare emozioni, preferibilmente forti; almeno, questo è quello che penso (e sono printo ad accettare di buon grado lo sfottò che sicuramente arriverà: “dici così perché non vinci mai”). A me dà fastidio, se devo essere sincero, che appena viene fuori un articolo che – nelle righe – non incolpa la Pro Recco, bensì casomai tutto il movimento, i commenti sono: è colpa di Brescia che avrebbe dovuto… fare, comprare, non lamentarsi eccetera. Ma che c’entra Brescia? Tra l’altro ce la si prende con una delle due realtà che provano a smuovere la nebbia e a movimentare il campionato. Questo non lo capisco proprio. Non capisco perché il fatto che Brescia abbia vinto una semifinale ai rigori debba sminuirne il valore; secondo me anzi ha creato emozioni. Così come fa abitualmente anche la BPM o come fanno altre partite combattute come se ne sono viste durante il campionato. Quanto alla promozione, Tutto quanto può servire alla causa deve essere ben visto. Va bene Instagram o i social, che io non frequento, ma non è detto che sia il modo più efficace rispetto allo spettatore generico. Da quanto leggo, non mi risulta che i followers su Instagram riempiano la piscina di Sori. Riempiono le altre piscine dove non si va a vedere una partita di pallanuoto, ma si va a vedere “la quadra più titolata del mondo”, a prescindere da chi prova a giocarci contro. Non è l’unico modo di fare promozione. A Brescia, come mi sembra di aver visto anche a Busto, la piscina è quasi sempre piena. Il pienone lo si fa con le partite di Champions, Recco e BPM, ma anche le altre partite hanno sempre circa 500 spettatori (contati, anche se poi il giorno dopo leggo che i dati ufficiali danno 200). Perché? Perché Brescia sta lavorando bene con le giovanili e questo coinvolge fratelli, sorelle genitori nonni e zii. Ed è la piscina piena che porta gli sponsor. Certo, non è facile. Sono stato a vedere a BS Waterpolo – Camogli: una bolgia dei tifosi di Camogli che hanno prodotto 60 minuti ininterrotti di tamburi e cori. Perché la loro squadra li emoziona e ci emoziona. Lo stesso accade con i tifosi di Bogliasco. Sono le emozioni che trascinano le persone ad uno spettacolo. Se le emozioni vengono meno, se non c’è pathos, tanto vale sdraiarsi sul divano davanti a Amadeus, e magari addormentarsi dopo 10 minuti.
Alberto
Caro Alberto, caro Nicola. Bisognerebbe saper leggere tra le righe. Il messaggio che l'articolo vuol passare, l'ennesimo, a me sembra chiaro, non c'è bisogno di scriverlo a caratteri cubitali. Se poi mi sbaglio, non me ne vergogno, ho detto quello che penso, senza "imbarazzarmi". Proprio sulla comprensione del testo: non mi pare di aver scritto che vince chi ha i follower, mi pare di aver scritto che oltre a comprare i giocatori migliori, la Pro Recco è anche la società che si promuove meglio, DATI ALLA MANO. E se il problema principale della pallanuoto indicato da tutti i sapientoni (e non certo da me) è la promozione-divulgazione, perché le altre società non riescono a farlo come o meglio rispetto a come lo fa il Recco? Le presenze di pubblico non sono legate esclusivamente al risultato sportivo. Io mi schiererò sempre contro tutti quelli che affermano (e questo però c'è scritto nell'articolo) che se il vincitore è sempre lo stesso allora il tale sport non viene più seguito. Nel calcio la media spettori più alta è di Inter e Milan che non vincono da anni. Nel tennis da 15 anni vincono in 3, nel calcio in Italia la Juve non so da quanto, nella formula 1 Hamilton e la Mercedes da anni. Eppure? Eppure nella pallanuoto in Champions con 7 vincitori diversi negli ultimi 7 anni, guardate un po' che bel successo di pubblico! Se poi a Napoli fanno 10000 spettatori solo perché le squadre si giocano un trofeo e per il resto arrivano a 100, allora è un problema di cultura sportiva. E per questo rimarranno sempre dove sono.
Edoardo
RISPONDE MARIO CORCIONE: l'unico messaggio che nell'articolo ho voluto trasmettere è questo: il campionato di A1 maschile l'anno prossimo avrà un vincitore ancora più scontato dei tornei che l'hanno preceduto, e questo determinerà un interesse ancora minore di media, pubblico e sponsor nei confronti della pallanuoto. Ciò non è determinato dal nome della squadra che lo vincerà, il fatto che sia lo stesso da circa 15 anni non significa nulla. Il vero problema è che il nome della squadra vincitrice si sa già in anticipo, è come leggere un giallo sapendo già chi è l'assassino. I suoi paragoni con gli altri sport sono fuori luogo: nessuna gara di Formula 1, nessuna partita di tennis, nessun incontro di calcio ha un risultato già scritto in partenza. Le 30 partite della Pro Recco nel prossimo campionato si, a meno che - ripeto - il Brescia non cambi rotta e decida, invece di ringiovanire la squadra, di farne una competitiva come quella di quest'anno. E questo se lo augurano tutti, Pro Recco compresa, perchè se gareggerà da sola in campionato il valore del suo scudetto sarà deprezzato.
Non so se sia peggio chi scrive non accorgendosi della situazione, o chi sapendo la situazione afferma cose imbarazzanti. Mario ha semplicemente confutato un "dato di fatto", cioè che con il ridimensionamento delle uniche due "quasi" antagoniste del Recco, la squadra di Rudic vincerà a mani bassisssssssime il prossimo campionato. Parliamoci chiaro signori, nella pallanuoto vince chi INVESTE (e chi, come il Recco, i soldi da buttare li ha) prendendo giocatori a destra e a manca. Non vince chi ha i 30mila follower, né chi ha la tribuna piena al sabato. Quello è un contorno per non far morire la pallanuoto...ma quando Volpi apre il suo "portafoglio a fisarmonica", bye bye. In Italia non ci può essere confronto. O forse pensate ancora che, per esempio, chi vincerà il campionato U20, lavorando ancora sulla stessa rosa tra qualche anno vincerà il campionato di A1?!!?!?! O magari che, un Velotto qualsiasi, preferisca restare alla Canottieri di turno per un rimborso spese invece di prendere quattrini veri al Recco, andare allo Stadium a vedere la Juve, ecc ecc ecc.?? Svegliatevi per favore...nella pallanuoto domina chi ha i SOLDI non i progetti(SOLDI!!!!!!). Certamente la colpa non è di Volpi se è un plurimilionario...ma nemmeno degli altri presidenti che non lo sono :):).
Nicola
Non sono d'accordo con questa logica al ribasso. La pallanuoto cresce se si alza il livello, ovvero se Brescia e altre provano a competere con la Pro Recco. Il bello del campionato ungherese sta proprio qui, e nel calcio ricordate l'epoca delle sette sorelle, con Parma, Fiorentina, Juventus, romane e milanesi? Che spettacolo vedere i grandi campioni. Quelli vogliono ammirare nelle piscine I nostri figli. il Brescia pensi a comprare stranieri di qualità come Prlainovic o Loncar e i titoli non diventeranno un miraggio. Invece sembra che si speri di vedere un ricco andare in giro con la maglia stracciata per abbassarlo al livello di chi non può permettersi una giacca.
Giuseppe P.
Non sono un particolare tifoso del Recco, ma il fatto che gli vengano attribuite tutte le colpe i mali della pallanuoto, me lo rende quasi simpatico... Forse bisogna anche sottolineate, come ha fatto Edoardo, che quel poco di visibilità che la pallanuoto ha al di fuori della sua stettissima cerchia, è grazie al Recco (e al carisma di Rudic, che due giorni dopo che è arrivato era già sul Corriere della sera) e che le piscine si riempiono quando giocano loro (pure a Bologna o Novara). L'idea che poi rubi i giocatori per indebolire le altre squadre, è curiosa.... i giocatori forti saranno in altre squadre forti (e infatti girano sempre per le stesse tre). Anche il Ferencvaros ha preso Fountulis, però nessuno pensa che lo abbia fatto per indebolire l'Olympiakos, ma per rafforzarsi
nonno nanni
Dopo aver letto i commenti, vorrei rettificare il suo articolo caro Corcione. Se il campionato è noioso, la colpa è unicamente di Brescia, che non ha comprato Munarriz e Co., e che oggi non compra Novara e Spione (e anche perché non organizza un appuntamento tra il Signor Mariano e Belen :-)). Non so se qualcuno legga gli articoli che commenta, ma io non trovo una riga in cui si dia la colpa alla Pro Recco. O mi sbaglio? Quanto ai meriti o ai demeriti, non diamo troppi meriti a Brescia perché è vero che è una delle due squadre che quest'anno è riuscita a battere Recco, ma è anche vero che l'anno scorso ha vinto una semifinale ai rigori (orrore!!! una partita combattuta!!!). Gli stessi rigori con cui Recco ha battuto Brescia, sempre l'anno scorso in Champions, peraltro (a demerito di Recco? boh, ditemi voi). BPM ha fatto una stagione eccezionale quest'anno: bella pallanuoto, grandi risultati, ... con un po' di giocatori di Recco. Purtroppo pare che non la vedremo più l'anno prossimo. Mediaticamente, mi sembra che questo sia stato riconosciuto da tutti, a ragione. Vedendo l'intervista a Tosi ho appreso che era amareggiato per non aver vinto il premio per la squadra rivelazione. Giusto per curiosità, quale squadra l'ha vinto (Hannover? hahahah) ? BPM lo avrebbe meritato, eccome.
Alberto
La storia della Champions degli ultimi anni rafforza ulteriormente i meriti della Pro Recco che in Italia riesce a vincere da 14 anni di fila. Nonostante formula con partita secca e giorni di riposo. Grandi meriti alla Società per come investe sul piano della promozione (vedere, ad esempio, attività sui social: 30000 follower su Instagram, Brescia 7000, Posillipo 3000), ricordo che grazie a lei la pallanuoto è finita su Sky e le partite di Champions itinerante (che non condivido) fanno comunque registrare grande affluenza di pubblico. Qualche merito al Brescia che, con grande impegno, rende combattuto il campionato pur partendo tecnicamente dietro. Si, perché le finali scudetto sono state equilibrate anche se ha sempre vinto il Recco. Ma anche qualche demerito al Brescia per non essere mai riuscito a vincere qualcosa, nonostante il Recco si sia dimostrato battibile (vedi Champions). Brescia che è comunque andato molto più vicino a perdere la semifinale scudetto, vinta per miracolo ai rigori l'anno scorso quando a 50" dalla fine perdeva, piuttosto che a vincere col Recco. In questo grande merito alla Sport Management. Mai realmente premiata mediaticamente per ciò che ha fatto l'anno scorso e quest'anno. E, anche per questo, giustamente disamorata dall'ambiente. Dimostrazione di come i risultati siano raggiungibili senza grandi stranieri, senza piangersi addosso, senza guardare sempre in casa degli altri. Senza dare sempre colpa alla Pro Recco.
Edoardo
Se il Brescia avesse preso 4 stranieri di qualità (Munarriz, Younger, Bicari e Javi Garcia) avrebbe lo Scudetto da qualche anno pure con gli italiani che tiene in rosa. Non lo fa perchè non ha i soldi e allora mi chiedo che colpa ha Recco? Nessuno obbliga una società a competere per lo scudetto se non ha le risorse per competere al top. Anche a me piacerebbe uscire con Belen, ma mica punto il dito contro i suoi fidanzati per alleggerire il mio insuccesso.
Mariano
Ho letto in altro sito che il Brescia cerca centroboa giovani all’estero addirittura classe 99. E i nostri centri che fanno? Novara, Spione ed altri giovani? Vogliono ringiovanire le squadre ma li vanno a prendere altrove e gli italiani ? Mah!! Se non competeranno con il recco perché non far crescere i ragazzi italiani che sicuramente gli costerebbero anche meno!!
Corcione non perda le speranze, magari Franco Porzio fa grande il Posillipo!
Enrico
RISPONDE MARIO CORCIONE: Lei non può minimamente immaginare quanto me ne possa fregare a me che il Posillipo ridiventi grande.
Anche Brescia è la dimostrazione che se ci metti le pa**e, hai un bravo allenatore, un gruppo coeso di campioni e gregari (quelli che Recco ti consente di ingaggiare), la Pro Recco la batti, anche due volte in tre anni (se non ho sbagliato i conti Recco ha perso in tutto 5 partite negli ultimi 3 anni, 2 con Olympiakos, 2 con Brescia e 1 con Jug)). Spiace vedere che non si riconosca questo come merito. Ah, già ma questo non è un merito, è una colpa! Certo, Brescia ha sempre vinto in partite che non contavano per un titolo. Quando è arrivata vicino all'impresa.... gli arbitri hanno omesso di sanzionare la nasata con cui Presciutti ha sbucciato le nocche di Di Fulvio :-)
Alberto
L'Olympiakos è la dimostrazione che se ci metti le pa**e, hai un bravo allenatore, un gruppo coeso di campioni e gregari, non dai sempre la colpa agli arbitri, la Pro Recco la batti, anche per due anni di seguito. Il patron del Brescia in questo momento probabilmente è in altre faccende affaccendato e magari deve tirare un po' i cordoni della borsa....
Giuseppe Lanari
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