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A tu per tu con... Giulia Gorlero

  Pubblicato il 03 Ott 2018  11:38
L'IDENTIKIT DI GIULIA
Luogo di nascita: Imperia
Data di nascita: 26 settembre 1990
Segno zodiacale: Bilancia
Soprannome: Gorly
Altezza: 1,78
Ruolo: portiere
Squadre in cui ha militato: Imperia, Messina, N.C. Milano, Cosenza, Orizzonte, Nazionali giovanili, Setterosa
Allenatori: Marco Capanna, Maurizio Mirarchi, Fabrizio Diblasio, Martina Miceli, Roberto Fiori, Fabio Conti
Altri sport praticati: pallavolo
Studi: diplomata in Ragioneria con indirizzo sportivo, frequenta la Facoltà di Psicologia
Hobby: leggere, ascoltare musica, partecipare ad eventi culturali
Ultimo libro letto: "Suggeritore" di Donato Carrisi
Paesi visitati: Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti
Attore preferito: nessuno
Attrice preferita: Julia Roberts
Auto: Giulietta Alfa Romeo
Colore preferito: azzurro
Piatto preferito: polpo con patate

***

"Quasi amici" è il film che più di ogni altro le è entrato nel cuore. E, ascoltando Giulia, la sua voce calma e nello stesso tempo ferma, decisa, sembra proprio di riascoltare Driss, il giovane fisioterapista che nel film entra nella vita e nel cuore di Philippe, l'uomo condannato alla tristezza più dall'apatia che dalla sua condizione di tetraplegico.
Più delle cose che dice in questa intervista, è proprio la voce di Giulia che ti dà l'idea di come è fatta dentro il n. 1 dell'Orizzonte e del Setterosa. E comunque ecco come Giulia si presenta: "Sono lunatica, fuori dalle righe come un po' tutti i portieri, tranquilla e curiosa".
Curiosa "non perchè voglio farmi gli affari degli altri - precisa Giulia -, ma perchè mi piace imparare, conoscere sempre cose nuove. E' una cosa fondamentale per la crescita di una persona".
Tuttavia, inevitabilmente, Giulia sarà costretta a non farsi i fatti suoi. Studia per diventare psicologa e "dopo la laurea voglio ottenere un Master in Psicologia Sportiva".
Intanto ha già fatto importanti esperienze in un mondo come quello dello sport abitato da persone particolari, a cominciare proprio dai portieri: "Per stare lì da sola, in mezzo ai pali, un po' particolare lo devi essere per forza. A cosa penso quando tutte le altre sono sotto la porta avversaria? Senza perdere di vista quello che sta succedendo, cerco di allontanare la tensione accumulata per essere pronta quando torneranno dalle parti mie".
Precisazione di Giulia: "Qualcuno mi ha detto che in acqua ho atteggiamenti un po' troppo grintosi. E' vero, è la trance agonistica che ti porta ad essere così. Ma è solo apparenza: fuori dalla vasca, nella vita di tutti i giorni sono completamente diversa. Io amo la tranquillità, il dialogo, mi piace relazionarmi con le persone. Certo, se qualcuno mi ha detto o fatto qualcosa che non mi è piaciuta, non glielo mando a dire. A costo di risultare antipatica, sono abituata a dire le cose in faccia, assumendomi tutte le responsabilità".
Dovrebbero farlo anche coloro che continuano a mandare incessantemente in televisione trasmissioni che parlano di delitti. "Sono programmi che istigano alla violenza. Anche per questo - spiega Giulia - io non amo particolarmente la tv. L'accendo soltanto per vedere trasmissioni come "Report" o "Rai Storia", programmi di tutt'altro spessore culturale".
Se Giulia è così ben impostata, lo deve principalmente ai suoi. A casa Gorlero ci sono papà Franco, mamma Caterina, che da ragazza ha giocato a baseball, Gloria, che ha diviso con Giulia le fortune della Rari Nantes Imperia, e Gabriele, anni 33: "Anche lui da ragazzo ha giocato in porta. Poi un problema alla spalla lo ha costretto a smettere".
Mamma Caterina e papà Franco sono presenze costanti nella vita di Giulia anche quando è in acqua: "Non si perdono nemmeno una partita". Adesso dovranno andare fino a Catania, dove Giulia è approdata perchè "voglio provare a vincere tutto quello che posso. Ma non tanto per la vittoria in sè per sè, ma per le emozioni che i successi ti regalano".
E' un po' come per i viaggi all'estero: "Al di là delle bellezze paesaggistiche, ci sono annessi e connessi, tutto un mondo diverso da scoprire. Ecco perchè mi piacerebbe visitare il Giappone, dove la gente vive in maniera meno frenetica rispetto a noi occidentali dando il giusto peso alle cose".
Chiusura pallanuotistica con un giudizio sui suoi allenatori: "Martina Miceli la conosco da poco, ma già mi ha impressionato favorevolmente per il modo in cui mi ha accolto, mettendomi subito a mio agio. Su Fabio Conti che dire? E' un uomo buono, molto riservato, ma se riesci a conoscerlo bene ti rendi conto che è anche una bella persona".
Mario Corcione

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