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Editoriale

World League, prova di forza del Settebello che stronca 8-6 la Croazia nei quarti e vola in semifinale

  Pubblicato il 28 Apr 2122  16:12
Croazia-Italia 6-8(Parziali: 1-1 1-4 0-2 4-1)
Croazia: Bijac , Milakovic , Fatovic , Krapic 1, Zovic , Bukic 1, Vukicevic 1, Zuvela , Buric 1, Vrlic 1, Benic 1, Kharkov , Marcelic . All. Tucak
Italia: Del Lungo , Di Fulvio 1, Damonte , Bruni , Fondelli , Cannella 2, Marziali , Echenique 2, Presciutti 1, Di Somma 1, Iocchi Gratta 1, Dolce , Pellegrini . All. Campagna
 
Arbitri: Kun (Hun), Gomez (Esp)
Note:Usciti per limite di falli Presciutti (I) 2'11 del quarto tempo, Di Somma (I) a 3'48 del quarto tempo e Iocchi Gratta (I) a 6'45 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Croazia 4/13 + un rigore e Italia 4/8. In porta Marcelic (C) e Del Lungo (I). In tribuna Condemi e Rossi (I). Vukicevic fallisce un rigore (alto) a 0'22 del terzo tempo.
 


Inizia dalla sfida contro la Croazia, incontro inaugurale dei quarti di finale della Final Eight europea di World League, il cammino dell’Italia nella tre giorni di Podgorica. La rinnovata formazione allenata da Campagna, reduce dal common training contro la Grecia, affronta la prima competizione ufficiale del post Tokyo con il chiaro intento di continuare il percorso di costruzione di un nuovo ciclo che ha come primo traguardo intermedio il mondiale di Budapest nella seconda metà di giugno e come grande obiettivo Parigi 2024. Per l’occasione il tecnico azzurro spedisce in tribuna il duo Rossi-Condemi ed inserisce nei tredici l’estremo difensore del Quinto Pellegrini, al debutto assoluto con la nazionale maggiore. Bella dimostrazione di forza dell’Italia che, dopo un primo periodo concluso sull’1-1, scava il solco nei due quarti centrali infliggendo ai rivali un devastante parziale di 6-1 che non ammette repliche. La formazione in calottina scura costruisce la sua affermazione su una difesa granitica che, per tre quarti, concede le briciole ai rivali nel fondamentale dell’uomo in meno e crea le premesse, alzando sistematicamente le braccia sulle conclusioni avversarie, per la maiuscola prova dell’ottimo De Lungo che stronca le velleità croate mettendo a referto parate decisive in serie. In attacco gli azzurri, che ricorrono in diverse circostanze al doppio centroboa per aumentare la profondità della propria azione, controllano con lucidità la gestione della trama offensiva, sfruttano con buona percentuale l’attacco con l’uomo in più e sono letali nelle conclusioni dal perimetro. Da rivedere la prestazione del quarto tempo nel quale la compagine in calottina bianca realizza quattro superiorità di fila e tiene a secco Di Fulvio e compagni, che pagano probabilmente dazio alle energie consumate in tre tempi giocati con una straordinaria soglia attenzionale, fino alla conclusione vincente con cui Echenique, due gol e tre assist vincenti per lui, scaraventa in porta il definitivo 8-6 a ventisette secondi dal termine.
 
Fotografia: DBM
 
Le parole del capitano Marco Del Lungo, calottina numero 1. "La partità è stata giocata con grande determinazione e voglia di vincere. Si è visto che questa squadra è formata da un gruppo solido e mai domo. Vogliamo tornare subito ad occupare i piani alti della pallanuoto. Ci sono stati degli errori, ma serviranno per crescere e per migliorare ulteriormente. L'importante è non aver mai mollato ed essere rimasti concentrati dal primo all'ultimo minuto".