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Editoriale

World Cup: l’Italia travolge la Romania 20-2 nei quarti di finale. Azzurri in semifinale con gli USA

  Pubblicato il 01 Lug 2123  08:10
Italia-Romania 20-2
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 3, Alesiani, Marziali 2, Fondelli 3, Cannella 3, Renzuto, Echenique 1, Velotto, Bruni 2, Di Somma 3, Iocchi Gratta 3, Nicosia.
All. Sandro Campagna.
Romania: Tic, Neamtu, Lutescu, Fulea 1, Tepelus, Prioteasa, Bota, Gergelyfi, Colodrovschi, Georgescu, Iudean, Vancsik, Dragusin.
All. Bogdan Rath
Arbitri: Haentschel (GER), Kun (HUN)
Parziali: 5-0, 5-1, 5-0, 5-1
Note: usciti per limite di falli nel I tempo Velotto (I)n nel III Prioteasa (R). Nel I tempo Tic (R) para tiro di rigore a Di Fulvio, nel IV Nicosia (I) a Tepelus. Superiorità num. Italia 4/7, Romania 1/9.Nicosia (I) subentra a Del Lungo a inizio quarto tempo, Dragusin (R) a Tic. Spettatori 100 circa. In tribuna per l'Italia Dolce, Damonte e Presciutti 
 
 
Non è facile commentare la goleada del Settebello, 20-2, che incassa la prima rete del match a soli 8 secondi dal termine del secondo tempo, dopo averne realizzate ben undici. A fine gara, leggendo i parziali, sembra di aver assistito ad un incontro di tennis: 5-0, 5-1, 5-0, 5-1.
Senza dubbio la Romania si è rivelata avversario di altro pianeta rispetto agli azzurri: difesa a maglie larghissime, imprecisi nei tiri, insufficienti anche nel gestire il possesso palla, qualche sprazzo, ma neppure tanto, negli scambi a uomo in più, poi sempre terminati con un nulla di fatto.
In sintesi un avversario che è servito ai Campagna boy’s come buon allenamento in vista di una semifinale che si preannuncia come partita vera: la sfida contro gli USA padroni di casa . L’Italia ha sciorinato un bel gioco, rapide controfughe, scambi veloci e precisi ma anche la difesa si è dimostrata più che all’altezza, sbarrando o costringendo all’errore l’avversario.
La gara non ha avuto storia: le danze le apre Fondelli dopo circa 6 minuti dall’inizio gara, anche dopo che Di Fulvio si è vista parare dal navigato Tic un 5 metri, poi la replica sempre del recchese. Quindi ha inizio la goleada dove spiccano Marziali, Di Fulvio ed Echenique. Suona la sirena ed il primo quarto termina 5-0 per gli azzurri. Stessa storia nel secondo periodo, dove Di Fulvio dopo un coast to coast, finta il passaggio, ed insacca da distanza ravvicinata Tic che si fa passare la palla fra le braccia alzate. Difesa romena praticamente inesistente. La piccola luce, meno di un led a dirla tutta, l’accende Fulea ad 8 secondi dalla seconda sirena realizzando la prima rete dei balcanici a uomo in più. Terzo quarto e nuovo 5-0 per gli azzurri: avversari completamente in bambola. Il secondo lampo di fievole luce è di Neamitu su penalty, dopo che in vasca ad inizio del quarto ed ultimo periodo erano entrato Nicosia per l’Italia e Dragusin per la Romania a difendere le rispettive porte. Ma il risultato non è cambiato.
Che dire se a fine terzo periodo gli azzurri avevano messo a segno quattro reti su sei superiorità, e dalla sponda opposta solo una su sette, forse la chiave della gara è proprio in questi numeri. E dire che sulla panchina romena siede una vecchia conoscenza della pallanuoto italiana: Boghy Rath, che qualcosa forse ha fatto con le calottine del Posillipo e del Brescia. E tanto dovrà fare con i suoi ragazzi della nazionale.
A fine gara Campagna si è detto soddisfatto: «Sono decisamente soddisfatto perché rompere il ghiaccio non è mai facile e soprattutto c'è il rischio di snobbare avversari sulla carta inferiori. Ho visto ottime cose sia in difesa che in attacco. Adesso ci aspetta una semifinale contro gli Stati Uniti: una sfida di alto livello».
 
Credit:DBM