Editoriale

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Torna in acqua l’Italia che, reduce dalla netta vittoria sul Giappone ottenuta all’esordio, affronta a Zagabria l’Ungheria nella seconda giornata del girone A della fase preliminare di World Cup. Per l’occasione Campagna attua quattro cambi rispetto a mercoledì inserendo nei tredici a referto Di Fulvio, Damonte, Fondelli, Presciutti che rilevano Ferrero, Condemi, Iocchi Gratta ed Alesiani mentre rinvia ancora il suo esordio nel torneo Gianazza. Conquista una vittoria importante e compie un passo, molto probabilmente, decisivo verso la qualificazione alla fase finale la formazione azzurra che rimonta lo svantaggio iniziale prima della pausa di metà partita, esce prepotentemente fuori dopo l’intervallo lungo e resiste al ritorno dei magiari imponendosi con il punteggio di 9-8. Gli azzurri conservano così la vetta della classifica a punteggio pieno e domani, fischio d’inizio previsto alle ore 18:30, torneranno in acqua per sfidare i campioni d’Europa in carica della Croazia. A decidere le sorti di un confronto che per oltre due tempi si sviluppa sui binari di un sostanziale equilibrio con le due contendenti che si rispondono colpo su colpo il devastante break di 3-0 piazzato dal sette in calottina scura nella seconda parte del terzo parziale con il gran diagonale di Andrea Fondelli e la doppietta timbrata da Francesco DI Fulvio che prima è glaciale nella trasformazione del tiro di rigore del provvisorio 6-8 e poi delizia la platea freddando il portiere rivale con la deliziosa parabola che s’insacca sotto la traversa. In una partita nella quale le percentuali messe a referto nel fondamentale della superiorità numerica non sono assolutamente lusinghiere capitan Del Lungo e compagni riescono a gestire il tentativo di rientro della truppa allenata da Varga grazie ad un’eccellente difesa. Si mette nuovamente in evidenza Lorenzo Bruni che in un test certamente più difficile rispetto a quello rappresentato dalla selezione nipponica conquista il titolo di top scorer di giornata con una tripletta ed è un riferimento costante ai due metri.

 

Credits: Andrea Masini/DBM