Editoriale

C’è in palio il prestigioso obiettivo che chiude un’annata ed in questo caso un intero ciclo di lavoro. Quattro squadre sono pronte ad entrare in acqua per dare il tutto per tutto alla ricerca del titolo di campione d’Italia di categoria. Scatta domani a Siracusa, nella suggestiva cornice della piscina Paolo Caldarella, la Final Four Under 20. Circolo Canottieri Ortigia, AN Brescia, Distretti Ecologici Nuoto Roma ed Aktis Acquachiara si allineano ai nastri di partenza di una competizione che, nell’arco di ventiquattro ore, mette in palio la possibilità di coronare i sacrifici di una stagione concludendo, per buona parte degli atleti partecipanti, il percorso nelle giovanili con una prestigiosa affermazione. I siciliani, trionfatori delle ultime due edizioni, partono, di diritto, come principali candidati alla conquista di uno storico triplete. Gli aretusei possono contare sul fattore campo, sul sostegno del caloroso pubblico amico che si schiererà compatto a favore dei propri beniamini e su individualità di assoluto spessore che arricchiscono un roster dai meccanismi collaudati: il portiere Ruggiero, l’universale Giribaldi e la stella Condemi che, all’ultima recita con la calottina biancoverde farà di tutto per congedarsi da Siracusa con un trofeo. Da un giovane affermato ad alti livelli ad uno che nella prossima stagione torna in A1 per consacrarsi tra i grandi. Alessandro Balzarini è il leader di un’AN Brescia che arriva in Sicilia con un obiettivo ben chiaro: lottare fino in fondo per vincere. La rosa dei leoni è composta per gran parte dai giocatori che, con la calottina della Brescia Waterpolo, hanno sfiorato la finale per la promozione in serie A1 ed entreranno in vasca animati dalla voglia di realizzare qualcosa di importante da dedicare ad Aldo Sussarello, tecnico prematuramente scomparso e che ha accompagnato questi atleti nel loro percorso di crescita. L’oro delle Universiadi Pietro Faraglia guida la Distretti Ecologici. I capitolini, da sempre attenti alla cura del vivaio, puntano sulla capillare organizzazione di gioco di mister Mirarchi e sulla forza del collettivo per provare a far saltare il banco. L’Aktis Acquachiara parte con il ruolo della grande outsider e la possibilità di potersi giocare, come sempre a viso aperto, le proprie carte per il successo finale. Chi conosce la tempra dei biancoazzurri sa che entreranno in acqua con il coltello tra i denti, pronti a lottare su ogni pallone per cercare di rendere la vita difficile ai più quotati rivali per poi fare i conti al suono della sirena.