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Editoriale

Una splendida AN Brescia cede solo nel finale con il Ferencvaros: i magiari vincono 11-9

  Pubblicato il 20 Mar 2124  21:19
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Si torna in acqua al cospetto di una delle realtà di riferimento del panorama continentale senza alcuna tipo di pressione legata alla conquista della risultato ma con la voglia di stupire davanti al pubblico amico e di continuare a crescere. Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone B del quarter final stage l’AN Brescia riceve a Mompiano il Ferencvaros. Diverse le assenze tra le fila delle due formazioni: Renzuto, Varga e il grande ex Edo Di Somma. Al termine di un’autentica battaglia nella quale le due contendenti si fronteggiano a viso aperto il punteggio finale premia gli ospiti che s’impongono con il punteggio di 11-9, conquistano la seconda vittoria in altrettante uscite e guadagnano così la vetta solitaria della classifica, complice la sconfitta del Barceloneta superato ad Atene dall’Olympiacos. Tornano a casa a mani vuote i leoni che però escono dall’acqua a testa altissima, giocano alla pari, per oltre tre tempi, con una delle favorite per la vittoria finale e confermano che la strada intrapresa è quella giusta: il tempo e l’esperienza maturata di partita in partita dai giovani riporteranno ai vertici il club presieduto da Andrea Malchiodi. I padroni di casa approcciano bene il match, scattano sul 2-0 con la doppietta siglata da Irving, alla fine top scorer del match con un poker, e conducono le danze dettando i ritmi delle operazioni fino a terzo tempo inoltrato quando Pohl segna il primo vantaggio del sette in calottina scura. Capitan Alesiani e compagni ribadiscono di possedere la tempra dei lottatori che  non mollano di un centimetro, impattano con la rasoiata da distanza siderale del cecchino statunitense e completano l’opera, a poco più di quattro minuti dal termine,  con la doppietta timbrata dall’effervescente Balzarini che sigla l’ultimo vantaggio dei suoi. La prova lusinghiera dei padroni di casa si contrappone alla prestazione sotto la media dei quotati magiari che hanno però il merito, nel momento della verità, di affidarsi ad un fuoriclasse del calibro di Mandic che ripaga la fiducia prendendo per mano la squadra nel break che vale il successo: il serbo conquista espulsioni, riparte, timbra il punto del definitivo sorpasso ed è prezioso anche in fase di ultimo passaggio. Il Brescia ci prova fino all’ultimo portando in attacco anche Tesanovic ma può solo rendere meno amara la sconfitta con il rigore trasformato da Dolce nel finale.