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Editoriale

Una buona Italia perde 9-8 contro la Grecia al debutto nella Sardinia Cup

  Pubblicato il 08 Ago 2122  21:44
Italia-Grecia 8-9(2-4;2-1;3-3;1-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Alesiani 1, Iocchi Gratta, Fondelli 3 (1 rig), Ferrero, Renzuto Iodice 1, Cassia, Rossi, Bruni 1, Condemi, Dolce 1, Massaro. All. Campagna
Grecia: Tzortzatos, Genidounias 2, Skoumpakis, Gkiouvetsis 3, Argyropoulos Kanakakis, Papanastasiou 2, Dervisis, Alafragkis, Gkillas 1, Kakaris 1, Solanakis, Vlachopoulos, Limarakis, Kopeliadis, Kalogeropoulos. All. Vlachos.
Arbitri Peris (Cro) e Putnikovic (Srb)
Note: Uscito per limite di falli Papanastasiou nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Italia 3/10 + un rigore e Grecia 5/10. A metà del terzo tempo Massaro sostituisce Del Lungo tra i pali degli azzurri.
 
Ritrovare la necessaria confidenza con l’impegno agonistico, il ritmo partita ed avviare quel processo di livellamento della preparazione di un gruppo nel quale convivono componenti che hanno nelle gambe diverse tipologie di condizione, il tutto all’inizio dello sprint che condurrà la squadra verso la rassegna continentale che inizierà a Spalato alla fine del mese. Nella prima giornata della Sardinia Cup l’Italia affronta la Grecia nella riedizione della recente semifinale mondiale, contesa vinta 11-10 dagli azzurri in quel di Budapest. Per l’occasione Campagna si affida a soli tredici elementi rinunciando alla possibilità di iscriverne a referto quindici, così come concesso dal regolamento, e spedisce in tribuna Cannella, Di Somma, Nicosia, Presciutti e Damonte. In un periodo nel quale i risultati contano relativamente, anche se a nessuno piace perdere, i padroni di casa cedono agli ellenici che s’impongono con il punteggio di 9-8 al termine di una sfida, molto fisica, che si sviluppa sugli strappi con cui ciascuna delle due contendenti prova a superare la rivale. A decidere le sorti del confronto il break di 3-1 con cui i greci, tra la fine del terzo parziale e l’inizio del quarto, orientano l’andamento dell’incontro a proprio favore. Appare evidente che il Settebello sia visibilmente imballato per l’intenso lavoro atletico a cui la squadra si sta sottoponendo in vista dell’obiettivo di fine estate ma, nonostante ciò, il sette in calottina bianca dimostra di essere in salute, di non avere smarrito il carattere che lo contraddistingue e riesce a recuperare più volte lo svantaggio ribaltando anche l’inerzia del confronto nella ripresa. Da migliorare certamente sia i ritmi da tenere nel corso dei quattro tempi che la velocità di pensiero nelle scelte da compiere e la lucidità necessaria a gestire la situazione nel migliore dei modi quando subentra la stanchezza, tutti elementi su cui in tre settimane di lavoro a disposizione il gruppo potrà lavorare per presentarsi in Croazia nelle migliori condizioni. Sarà proprio la formazione allenata da Tucak, sconfitta oggi dalla Serbia, l’avversario degli azzurri nel match di domani.
 
Credits: DBM