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Editoriale

Un Settebello imperforabile batte la Croazia a Rijeka (4-5)

  Pubblicato il 29 Apr 2117  14:02
CROAZIA-ITALIA 4-5 (0-2, 2-1, 1-1, 1-1)
Croazia: Bijac, Macan, Buljjubasic, Lozina, Zovic, Vlahovic, Petkovic 1, Lazic, Sukno 1, Krapic 1, Setka, Fatovic 1, Sparada, Vukicevic, Vrlic. All. Tucak
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Gitto, Alesiani, Dolce, Velotto 1, Renzuto Iodice 1, Gallo, Manzi, Bodegas 1, Aicardi 1, Bertoli, Volarevic, Cannella, Bruni. All. Campagna
Arbitri: Cipcic e Franulovic.
Superiorità numeriche: Croazia 3/6 + un rigora, Italia 1/3.
Note: all’inizio del primo tempo, sullo 0-0, Sukno ha fallito un rigore (palo). Nessuno è uscito per limite di falli.

RIJEKA - Un Settebello in gran forma vince l'amichevole contro la Croazia. Del Lungo, già protagonista della vittoria del Brescia in Champions con l'Olympiakos, si ripete a Rijeka con l'aiuto di una difesa azzurra che concede pochissimo ai croati, soprattutto nella prima parte della gara.
Anche stavolta, come spesso è accaduto nelle partite del Settebello, è Francesco Di Fulvio a sbloccare il risultato. Il suo gol in contropiede viene bissato da Aicardi con l'uomo in più, l'Italia chiude il primo tempo avanti 0-2.
Nella seconda frazione Bodegas replica al primo gol della Croazia, realizzato dall'acquachiarino Krapic, e ribadisce il doppio vantaggio azzurro (1-3). Fatovic, tuttavia, consente alla Croazia di accorciare le distanze prima dell'intervallo più lungo (2-3).
Pochissimi gol anche nella terza frazione e Croazia sempre costretta ad inseguire. E' Antonio Petkovic in chiusura di tempo a replicare (3-4) al nuovo +2 di Renzuto.
Nel quarto tempo la Croazia continua a spingere nel tentativo di pervenire al pareggio, ma la difesa azzurra regge benissimo l'urto. Dall'altra parte del campo Velotto batte Bijac e restituisce il doppio vantaggio (3-5) all'Italia.
Dai e dai, dopo aver ci provato ripetutamente, Sandro Sukno riesce a mettere la sua firma nello score a poco più di tre minuti dal termine (4-5), ma il risultato non cambierà più.

IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Nella partita amichevole ufficiale l’Italia vince 5-4. I primi 7 che Campagna manda in acqua sono Del Lungo, Di Fulvio, Gitto, Velotto, Gallo, Bodegas e Bertoli. Sul risultato di 0-0 Sukno sbaglia un rigore (palo), poi azzurri avanti 2-0 con Di Fulvio a 4’38” e Aicardi in superiorità numerica un minuto dopo. Il primo gol della Croazia arriva dopo 9’44” e lo segna Krapic con l’uomo in più. L’Italia torna a +2 con Bodegas, la Croazia replica con Fatovic in superiorità e il secondo tempo si chiude sul 2-3.
La squadra di Campagna chiude bene gli spazi, concede poco anche in fase di inferiorità numerica; alla fine del terzo periodo Italia ancora a +1 (reti di Renzuto e Petkovic). Anche la Croazia difende bene ma l’Italia non si scompone; fa girar palla e segna a uomini pari con Velotto il gol del nuovo doppio vantaggio quando mancano 5’21” da giocare. Un minuto e mezzo dopo è proprio Velotto a finire nel pozzetto: dalla panchina Tucak chiama time out e alla ripresa del gioco Sukno stavolta non sbaglia e fa 4-5 in superiorità. A due minuti dalla fine è Campagna a chiedere il time out: la squadra prende posizione ma il gol non arriva. Nel finale la Croazia guadagna un’altra superiorità numerica ma la difesa azzurra è blindata.
IL COMMENTO DI ALESSANDRO CAMPAGNA: "Avevo chiesto una buona prestazione difensiva e quella c'è stata. Il fatto che sia arrivata anche la vittoria dà morale ma l'importante era mettere delle basi importanti sul nostro gioco, per poi lavorarci strada facendo. Subire soltano quattro gol dalla Croazia non è mai cosa facile. Sebbene fosse un'amichevole è stata una partita molto dispendiosa sul piano fisico, con un arbitraggio che ha lasciato giocare e fischiato poche espulsioni. Prendiamo la parte positiva di questo test e cerchiamo di migliorare sul piano del gioco in attacco".

I VOSTRI COMMENTI

riuscire a vedere una partita in tv è diventata una caccia al tesoro, scarse informazioni, quali reti trasmettono se trasmettono, la gente si sta abituando a non vedere più la pallanuoto, fate voi.
Giuliano Moretti

Ma scusate, Vassallo nessuno lo vede?
conforti