Attendere prego...

Editoriale

Tutte le formule di questo mondo saranno inutili se in piscina ci saranno ancora comportamenti irresponsabili

  Pubblicato il 05 Ott 2120  09:49
Tiene banco la vicenda Juventus-Napoli, nella quale - come sempre avviene nel calcio - tutti cercano di tirare l'acqua al proprio mulino. Si è letto e sentito di tutto, ma nessuno ha posto l'accento sul vero problema: la mancanza assoluta di responsabilità.
Tu puoi fare tutti i tamponi di questo mondo, ma se in campo continuano gli abbracci dopo ogni gol, i capannelli attorno all'arbitro, le zuffe tra i giocatori il virus continuerà a diffondersi e ad espandersi.
Questo tipo di comportamenti vanno impediti e, se non vengono impediti, vanno sanzionati gli autori e coloro che - preposti al controllo - non fanno rispettare le misure di sicurezza anti-Covid.
Il discorso vale anche per la pallanuoto. Puoi studiare tutte le formule di questo mondo, puoi dividere il campionato in gironi e concentramenti, ma tutto sarà inutile se a bordovasca (ovviamente in acqua non è possibile) giocatori, dirigenti, arbitri e gli altri addetti ai lavori continueranno a non rispettare - come è avvenuto nelle prime manifestazioni stagionali - le regole del distanziamento.
Mettiamoci in testa una cosa: la pallanuoto non può permettersi il lusso di perdere un'altra stagione. Annullare per il Covid anche i campionati 2020-21 si tradurrebbe in un colpo mortale per le società, che perderebbero i pochi sponsor rimasti e vedrebbero ridursi ulteriormente le iscrizioni ai corsi nelle piscine che hanno in gestione. Annullare i campionati si tradurrebbe nell'automatica perdita di un altro anno di stipendio per tecnici e giocatori, dei gettoni di presenza di arbitri e giurie, di introiti per l'indotto. Pensiamoci bene ogni volta che mettiamo piede in una piscina.
Mario Corcione