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Editoriale

Torna l’incubo rigori. Il Settebello cede 12-10 all’Ungheria in un match condizionato da Miskovic

  Pubblicato il 07 Ago 2124  22:50
Italia-Ungheria 10-12(parziali 2-3, 0-1, 5-2, 2-3.)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 3, Velotto 2, Gianazza, Fondelli, Condemi, Renzuto Iodice, Echenique 3, Presciutti 1, Bruni, Di Somma, Iocchi Gratta, Nicosia. All. Campagna.
Ungheria: Vogel, Angyal, Manhercz 5 (2 rig.), Molnar, Vamos, Nagy, Zalanki 3, Fekete 1, Vigvari, Varga, Jansik, Harai, Banyai. All. Varga.
Arbitri: Alexandrescu (ROU) e Miskovic (MNE).
Note:  Tempi regolari conclusi 9-9. Espulso per gioco violento Condemi a 5'36" del secondo tempo. Uscito per limite di falli Molnar a 6'20" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/10 + 2 rigori falliti (Fondelli colpisce il palo a 3'07" nel primo tempo sul risultato di 1-0 per l'Ungheria; Vogel para a Fondelli a 3'45" del quarto tempo sul punteggio di 8-8) e Ungheria 3/14 + 2 rigori. Ammonito il tecnico Campagna a 6'20" del quarto tempo. Ai rigori si alternano in porta Del Lungo e Nicosia. Sequenza dei rigori: Varga parato da Del Lungo, Di Fulvio parato da Vogel; Vamos gol, Fondelli parato; Zalanki gol, Presciutti gol; Fekete parato da Nicosia, Di Somma parato; Manhercz gol.
 
Entrambe hanno contribuito in maniera decisiva a scrivere la storia di questo sport e da sempre sono protagoniste di epiche battaglie spesso risolte in entusiasmanti duelli punto a punto. Nell’incontro di chiusura dei quarti di finale delle Olimpiadi di Parigi l’Italia, seconda nel girone A, sfida a La Defense Arena l’Ungheria, qualificatasi come terza del girone B. Un’Italia combattiva e battagliera lotta con il coltello tra i denti per quattro tempi contro una rivale fortissima, reagisce alla colossale sciocchezza dell’arbitro Miskovic, si porta più volte sul doppio vantaggio ma alla fine non riesce a chiudere i conti, viene raggiunta sul pareggio e cede all’Ungheria che s’imone dopo i tiri di rigore con il punteggio di 12-10 e affronterà in semifinale la Croazia. A decidere le sorti del confronto un monumentale Soma Vogel che, dopo l’errore iniziale di Varga, para tre conclusioni su quattro agli avversari, sbagliano Di Fulvio, Fondelli, già ipnotizzato in partita, e Di Somma, e consegna il match point a Manhercz che non sbaglia e fa esplodere la festa dei suoi. La rappresentativa tricolore proseguirà ora il suo cammino nella pool per le posizioni dal quinto all’ottavo posto e tornerà in vasca per sfidare la Spagna venerdì. Pesa come un macigno sullo svolgimento di una partita bellissima nella quale le due contendenti si ribattono colpo su colpo il nefasto fischio con cui l’arbitro Miskovic, dopo revisione al Var, annulla il gol del 3-3 di Condemi ed espelle, per gioco violento, il siciliano dopo un colpo rifilato a Jansik, gesto inesistente perché il movimento del giocatore è parte della sua dinamica di tiro. La squadra tira fuori il carattere, reagisce d’ orgoglio, chiude i quattro minuti di inferiorità sull’1-0 e, una volta in parità, ribalta l’inerzia della contesa trascinata dai colpi del tandem Di Fulvio-Echenique e tocca per ben tre volte il doppio vantaggio, l’ultima delle quali sull’8-6. I magiari hanno però qualità immensa, impattano con l’uno-due firmato Fekete-Zalanki e operano il sorpasso con Manhercz, top scorer del match con cinque reti, dopo il secondo rigore fallito da Fondelli. L’Italia non molla, sfrutta magistralmente il time out chiamato da Campagna e trova il gol del meritato pareggio grazie alla superiorità numerica trasformata da Presciutti. L’enorme dispendio di energie, soprattutto dal punto di vista mentale, impiegate per reagire all’enorme torto subito vengono pagate nel momento chiave della contesa, il Settebello non riesce a sferrare il colpo del ko e per la seconda Olimpiade consecutiva esce dalla zona medaglie.

Credit: Giorgio Scala/DBM