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Editoriale

Stati Uniti-Italia, il Settebello affronta l’insidioso crossover con la formazione di Udovicic

  Pubblicato il 10 Feb 2124  13:05
Rispetto alle possibili attese il cammino si è sensibilmente complicato ma proprio per questo diventa molto più affascinante. Nell’ultimo crossover del torneo maschile dei mondiali di Doha l’Italia, seconda classificata nel girone D, incrocia sulla sua strada, fischio d’inizio previsto domani alle ore 17:00, gli Stati Uniti. Chi vince affronta la Grecia nel quarto di finale di martedì pomeriggio, chi perde dovrà accontentarsi di lottare per le posizioni dalla nona alla tredicesima. In una partita senza appello e nella quale la posta in palio è altissima, la vittoria regalerebbe la certezza del pass per Parigi, gli azzurri dovranno partire a spron battuto per imprimere un chiaro indirizzo al confronto fin dalle prime battute e liberarsi dalle incertezze palesate nelle ultime due uscite. Se nella sfida con la Romania la notizia positiva, errori dal dischetto a parte, è stata la prova offensiva di una squadra che ha macinato gioco producendo occasioni in serie l’auspicio è quello di aggiungere alla pericolosità in prima linea la solidità difensiva che ha sempre caratterizzato le prestazioni della rappresentativa tricolore. Sale esponenzialmente il livello dell’avversario da affrontare perché, pur se privi di Hallock, squalificato per due giornate dopo l’espulsione per brutalità subita con la Serbia, gli USA sono formazione di grande qualità, con numerose individualità di assoluto valore, capace, in determinati frangenti, di giocare quasi a memoria, composta da un roster che, nella quasi totalità dei suoi elementi, sta maturando esperienza preziosa nei campionati europei e con tutte le carte in regola per battersi alla pari anche con le rivali più blasonate. Fondamentale difendere forte contro una rivale che sarà priva del suo riferimento ai due metri, probabilmente il migliore al mondo nel ruolo, ma proverà a sopperire alla pesante defezione puntando su un gioco più dinamico e sulle straordinarie qualità balistiche di un perimetro stratosferico. Determinante riuscire a rubare palla in difesa per poi schizzare in controfuga valorizzando una delle principali peculiarità di cui capitan Di Fulvio e compagni dispongono ma attenzione massima, allo stesso tempo, a gestire con lucidità i possessi offensivi garantendo la copertura preventiva a chi finalizza la manovra perché Udovicic annovera nel suo roster signori contropiedisti, su tutti Hooper.  Alla vigilia Gu Baldineti, tecnico del Telimar, presenta così il match.
 
Gu Baldineti
Ho visto gli Stati Uniti giocare molto bene due tempi con la Serbia, ripartendo in contropiede, interpretando un ottimo uomo in più, poi purtroppo l’espulsione di Hallock ha compromesso l’incontro. I serbi sono usciti fuori e gli statunitensi non sono riusciti a rientrare. E’ chiaro che parliamo di una partita molto difficile nella quale l’assenza del centroboa della Pro Recco, che sarà squalificato, ci favorisce ma dobbiamo stare attenti perché la formazione a stelle e strisce ha dimostrato di saper giocare anche senza il loro numero sette, faranno molti movimenti ed entrate. Come nella partita contro l’Ungheria sarà fondamentale scegliere bene gli accoppiamenti per evitare di farsi trovare impreparati su queste loro entrate. Sarà fondamentale poi ripartire in contropiede perché quando una squadra non ha un riferimento ai due metri si espone alle ripartenze e in questo l’Italia è micidiale.

Credit: Andrea Masini/DBM