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Editoriale

Silipo:” L’Olimpiade è un qualcosa di unico. Con il giusto equilibrio il Setterosa può essere la sorpresa del torneo”

  Pubblicato il 24 Lug 2124  07:49

Da giocatore è stato un protagonista assoluto: quattro partecipazioni arricchite dallo storico oro di Barcellona 92 e dal bronzo di Atlanta 96. Ora per Carlo Silipo si avvicina il momento di un nuovo debutto: la prima olimpiade da tecnico alla guida della nazionale femminile italiana. L’allenatore partenopeo fotografa il momento vissuto da una squadra che ha lavorato duramente per presentarsi al grande evento nelle migliori condizioni e non nasconde l’emozione per l’avvicinarsi dell’inizio della manifestazione e la responsabilità di chi sente di voler portare a termine un percorso significativo. Il Ct spiega poi i motivi alla base della scelta di puntare sui tre centroboa e rimarca come, con il giusto equilibrio tra la serenità di chi gioca con i nervi distesi e la tensione per l’importanza della competizione, il Setterosa abbia tutte le carte in regola per essere la grande sorpresa del torneo.

L’attesa è finita. Pochi giorni ed iniziano le Olimpiadi. Quali emozioni ci regalerà il torneo di Parigi?
L’ Olimpiade è un torneo differente per tanti motivi, non avremo partite facili da giocare, compresa la sfida inaugurale contro la Francia. Si giocherà a giorni alterni e con i recuperi che saranno una parte importante per gestire la competizione. Ci siamo preparati bene per affrontare l’intensità della competizione, credo che la condizione atletica verrà fuori di partita in partita. Dobbiamo metterci grande entusiasmo e non dobbiamo sentire in maniera eccessiva la pressione.
 
Ha già disputato quattro Olimpiadi da giocatore vincendo lo storico oro a Barcellona ed il bronzo ad Atlanta. Come vive l’attesa della prima rassegna a cinque cerchi da tecnico?
Piano piano cresce l’emozione e la curiosità per una competizione che rappresenta qualcosa di unico. Sento la responsabilità di portare a termine un percorso importante, non vogliamo andare a Parigi solo per partecipare. Credo che nella nostra miglior condizione possiamo dare fastidio a tutti.
 
Palmieri, Cocchiere e Galardi sono tre centri di alto livello ma questa scelta non potrebbe vedere la squadra sbilanciata in attacco quando la storia insegna che le partite decisive si vincono in difesa?
La scelta è stata dettata dallo studio delle recenti competizioni internazionali. Da quando è stato introdotto il Var il ruolo più penalizzato è quello del centroboa, con giocatrici che spesso possono cadere nella tentazione di qualche reazione scomposta e anche per questo motivo ho scelto di tutelarmi in questo ruolo. Così come vorrei evidenziare che nella pallanuoto femminile si assiste spesso ad un uso esasperato della zona M e avere due centri di ruolo a disposizione potrebbe essere una valida opzione per riuscire a scardinarla.
 
Quanto conta per questa squadra giocare con la forza dei nervi distesi?
Credo che ci voglia il giusto equilibrio. Dobbiamo stare sul pezzo senza essere né troppo rilassate né con la mente troppo impegnata dall’importanza della competizione. Se riusciamo a raggiungere il giusto equilibrio possiamo essere la sorpresa del torneo.
 
Gli Stati Uniti sono la corazzata candidata al quarto oro olimpico consecutivo, della Spagna lei stesso ha evidenziato la notevole crescita ed il valore di una rosa che arriva quasi sempre sul podio. Come si colloca il Setterosa nel contesto di un girone eliminatorio decisamente impegnativo?
Si vive giornata per giornata. Pensiamo alla prima partita con la Francia, rivale che studieremo e analizzeremo. Dobbiamo pensare ad offrire una grande prestazione contro di loro e poi ci concentreremo sulle altre avversarie.
 
La prima partita vi propone la sfida con la Francia. Quali difficoltà presenta la sfida con le padrone di casa?
La prima partita riposiamo. Loro giocheranno contro di noi dopo aver già rotto il ghiaccio. Sono cresciute tanto negli ultimi tempi. Credo che soprattutto all’inizio sarà una partita molto difficile in cui non sarà facile prendere un vantaggio. Dobbiamo avere tanta pazienza perché queste partite spesso si possono decidere nel finale.
 
Credit: Carlo Di Santo