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Editoriale

Settebello, quarti di rigore. Gli azzurri piegano il Montenegro 11-9 dal dischetto

  Pubblicato il 01 Ago 2124  18:37
Italia-Montenegro 11-9( parziali 2-2; 2-2; 3-3; 1-1)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 2, Velotto, Gianazza 1, Fondelli 1 (rig.), Condemi, Renzuto Iodice , Echenique 2, Presciutti 1, Bruni, Di Somma, Iocchi Gratta 1, Nicosia. All. Campagna.
Montenegro: Lazovic, Mrsic, Perkovic, Vujovic 1, Macic, Popadic 3, Vidovic, Durdic, D. Radovic 1, Spaic, Matkovic 2, V. Radovic 1, Tesanovic. All. Gojkovic.
Arbitri: Margeta (SLO) e Zwart (NED).
Note: Tempi regolari terminati 8-8. Usciti per limite di falli nel quarto tempo Iocchi Gratta a 29", Vujovic (M) a 2'56", Renzuto Iodice a 4'12", V. Radovic a 4'59" e Macic a 5'46". Superiorità numeriche: Italia 3/12 + 2 rigori di cui uno fallito da Di Fulvio (palo) a 4'59" del quarto tempo e Montenegro 6/14. Nicosia subentra a Del Lungo nel terzo tempo. Sequenza dei rigori: Di Fulvio (I) gol, Vidovic (M) gol, Fondelli gol, Mrsic parato da Nicosia, Presciutti parato da Lazovic, Durdic parato da Nicosia, Di Somma parato da Lazovic, Popadic palo, Condemi gol.
 
Vincere per imprimere il sigillo della matematica sul primo grande obiettivo, il passaggio ai quarti di finale, e continuare così il percorso di crescita in vista delle sfide decisive. Nell’incontro valevole per la terza giornata del girone A del torneo maschile a cinque cerchi l’Italia, reduce dal successo contro la Croazia, affronta il Montenegro, fermo a quota uno dopo la sconfitta ai rigori contro la Grecia. Centra, anche se solo dal dischetto, il terzo successo in altrettante partite la rappresentativa tricolore che supera le aquile 11-9 dopo l’8-8 dei tempi regolamentari e avvicina così ulteriormente il pass per i quarti di finale raggiungendo la Grecia in testa alla classifica. Che sarebbe stata una battaglia era ampiamente preventivabile perché Vidovic e compagni avevano assoluto bisogno di non incorrere in ulteriori passi falsi per non complicare il percorso che porta all’ingresso tra le migliori otto. Il Settebello non è riuscito a ripetere la clamorosa prestazione offensiva offerta contro la Croazia, ha sofferto l’eccellente qualità degli avversari nel fondamentale della superiorità numerica, per almeno tre tempi, ma ha saputo lottare, non si è mai disunito ed in una serie di rigori a dir poco irreale, ben cinque i tiri consecutivi sbagliati, ha prevalso grazie alla trasformazione decisiva di Francesco Condemi. Nel momento della verità sale in cattedra Gianmarco Nicosia, subentrato nella seconda parte della contesa a Del Lungo, che cala la saracinesca respingendo le conclusioni di Mrsic e Durdic. In una sfida che si sviluppa sui costanti sorpassi e controsorpassi con cui le due rivali tentano di superarsi il sette in calottina bianca ha l’unico demerito di non riuscire mai a scrollarsi di dosso una rivale tatticamente ben disposta in acqua e vogliosa di incamerare il primo successo. Ogni partita rappresenta senza dubbio una storia a sé ma sulla prestazione odierna pesa certamente la deficitaria percentuale di realizzazione messa a referto nel fondamentale della superiorità numerica e nemmeno il calo di efficacia che gli avversari registrano nel loro uomo in più riesce a propiziare la conquista dell’intera posta in palio. Sul piano individuale si mette ancora una volta in mostra Gianazza che segna una bella doppietta, è sempre più riferimento ai due metri e lotta senza paura contro i colossi avversari. Capitan Di Fulvio, nonostante il rigore sbagliato è il solito trascinatore ed Echenique da lato cattivo scalda il braccio facendosi trovare sempre pronto quando bisogna sfruttare il suo mancino al fulmicotone.
 
Foto Andrea Staccioli / Insidefoto / DBM