Serie A1 2025-26, alla scoperta dei protagonisti: la Pallanuoto Trieste
Pubblicato il 02 Ott 2125 11:50
Salire ancora uno scalino nella corsa verso la vetta del panorama nazionale per rendere sempre più saldo un progetto destinato ad essere vincente nel tempo. Non lascia, ma raddoppia la Pallanuoto Trieste. Il quarto posto ottenuto nell'ultimo campionato e il ritorno in Europa rappresentano la base di partenza su cui il ds Andrea Brazzatti si è mosso in sede di mercato con l'obiettivo di puntellare ulteriormente l'organico e cercare di ridurre il gap nei confronti delle prime tre.
Imprescindibile la conferma della grande scoperta della scorsa annata: si riparte da Vuk Draskovic, bomber montenegrino capace di segnare oltre 100 gol al debutto in Italia. Maurizio Mirarchi può contare su una rosa di tutto rispetto e coperta in ogni ruolo per poter affrontare al meglio il doppio impegno.
Il centroboa ungherese Szabo rappresenta l'alter ego ideale per un Luca Marziali che avrà così l'opportunità di potersi gestire durante le partite e riuscire ad esprimere tutto il proprio potenziale. L'esperto difensore croato Marino Cagalj costituisce quella roccia nel cuore dell'area contro cui, nei piani societari, andranno ad infrangersi le avanzate dei centri avversari. I fratelli Francesco e Pietro Faraglia assicurano talento, notevoli propensioni natatorie e qualità di tiro, oltre a conoscere già gli automatismi di gioco del tecnico.
Il girone preliminare di Euro Cup con Montpellier, Stella Rossa Belgrado e Vouliagmeni costituisce il primo test ufficiale per la squadra con le nuove regole. Il passaggio del turno, con il conseguente approdo allo Stage Group, imporrà un calendario serrato con il doppio impegno a distanza ravvicinata e un notevole dispendio di energie tanto dal punto di vista fisico che da quello mentale. Tutto è pronto per il via dell'annata, l'acqua, come sempre, sarà il giudice che emetterà i verdetti.
Il commento di Francesco Postiglione
Al suo primo anno sulla panchina dei giuliani, mister Mirarchi è stato un diesel. Un avvio nel quale tra infortuni e poco amalgama, il sette alabardato ha avuto qualche difficoltà, mentre nel girone di ritorno Trieste è stata la squadra che ha reso la vita difficile a tutti ed ha elevato la propria qualità del gioco. Quest’anno, pur privo della stella fatta in casa Mladossich, l’allenatore romano ha intenzione di non lasciare punti per strada, cercando di confermarsi tra le prime quattro e magari sognare quel qualcosa in più, che non costa nulla.