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Editoriale

"Sei forte papà"

  Pubblicato il 08 Mag 2117  09:28
DA LA GAZZETTA DELLO SPORT DI OGGI (articolo di Franco Carrella)
 
Stesso campo, stesso risultato: un segno del destino. Ventinove mesi dopo (era il 5 dicembre 2014), la Pro Recco è caduta nuovamente contro il Brescia. «Una vittoria che accresce l’autostima» dice Christian Presciutti, l’uomo che ha messo una firma gigantesca sul successo lombardo e a fine partita ha ricevuto gli applausi della moglie Micol e delle piccole Estelle e Chloé: «Sei forte papà».
Quattro gol, la doppietta dell’allungo sul 5-5 (una rete in superiorità numerica, un’altra in controfuga), risultato di 7-6 che non sconvolge la classifica, però manda un segnale forte: «È la prova che non possiamo abbassare la guardia» commenta Vlado Vujasinovic, il tecnico dei campioni, a una giornata dal termine della stagione regolare. I liguri (72 punti) chiuderanno in casa contro la Canottieri Napoli per mettere il sigillo sul primo posto, mentre la formazione di Sandro Bovo (70) andrà a Torino. Entrambe comunque sono già certe della semifinale scudetto, i quarti della Final Six del 18-20 maggio saranno Sport Management-Savona e Posillipo-Canottieri. «Col secondo posto, a noi toccherà presumibilmente la Sport Management, l’avversario più tosto» avverte il capitano, 34 anni, bronzo olimpico a Rio.
Settantatré vittorie di fila in A-1 valgono il primato negli sport di squadra in Italia, la Teodora di pallavolo femminile si fermò a 72 l’8 dicembre dell’87: ad Ancona, la Yoghi s’impose 3-1. Era l’ottava giornata e fu l’unico k.o. delle ravennati nella stagione regolare, poi arrivò ugualmente il titolo. Nella Pro Recco, c’è chi sognava di arrivare a quota 100. «Soddisfatti di aver spezzato questa serie, ma confesso che non la guardavo con stupore. Diciamo la verità: attualmente, per loro, i veri ostacoli sono rappresentati soltanto da Brescia e Sport Management, senza offesa per tutte le altre. Noi comunque avevamo sfiorato l’impresa già in Coppa Italia, eh. La mia invidia sta nel fatto che vincono le finali, non perché collezionano record. E non possono starmi antipatici, nelle loro fila giocano tanti ragazzi con cui ho condiviso momenti speciali anche in Nazionale. Comunque, questo successo ha lasciato intendere che noi ci siamo eccome, nonostante le vicissitudini». Edoardo Manzi è stato costretto a letto causa influenza (c’è il rischio mononucleosi), Vjekoslav Paskovic è uscito dopo un tempo e mezzo in seguito a uno scontro con Aleksandar Ivovic (sospetta rottura del timpano sinistro). Senza dimenticare che fino al termine della stagione bisognerà fare a meno di Rizzo (lussazione alla clavicola destra). «Un vero peccato, Valerio era il nostro principale terminale offensivo. Stiamo giocando anche per lui, moltiplicando le energie». Va detto che anche la Pro Recco non era al completo, Vujasinovic aveva lasciato Dusan Mandic a riposo.
Non è valso molto per la classifica, ma il big match s’è consumato tra i consueti nervi tesi (espulsi gli allenatori e Stefano Tempesti, per proteste) e la Pro Recco non ha gradito la direzione arbitrale negli ultimi minuti. «In gare del genere, nessuno vorrebbe perdere nemmeno in amichevole» dice il capitano, a Brescia dal 2009 (vi giocò anche nel 2006-2007) dopo una stagione a Recco culminata con l’unico scudetto della carriera. «Lì non giocavo tantissimo, però fu un’esperienza che mi maturò. Lo scudetto col Brescia avrebbe un sapore diverso, sarei disposto a qualunque cosa pur di ottenerlo. Sto studiando un... fioretto con cui coinvolgere tutta la squadra».
La rivalità tra i due club s’è accentuata anche a causa delle operazioni di mercato e delle indagini su presunte violazioni fiscali del Recco. Dice il d.s. bresciano Piero Borelli: «Mi sono state attribuite frasi su singoli giocatori che in realtà non ho pronunciato, ma confermo di non accettare la loro politica di cannibalizzazione nella campagna acquisti. Dovrebbero capire che un campionato più incerto giova a tutto il movimento».
Intanto la sfida infinita potrebbe riproporsi in Champions, il 27 maggio a Budapest:  Recco è già in semifinale,  Brescia se la vedrà nei quarti con gli ungheresi dell’Eger.
Franco Carrella