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Editoriale

Rinascita Setterosa: l’Italia doma il Canada 18-12 e vola a Parigi

  Pubblicato il 16 Feb 2124  09:18
Canada-Italia 12-18(Parziali: 4-5; 4-6; 1-2; 3-5)
Canada: Gaudreault , Crevier , Wright 1, Mcdowell , Bakoc 4, Lemay-lavoie , Mckelvey 2, Browne 1, Paul 1, La Roche 1, Vulpisi , Mimides 2, Carroll . All. Paradelo
Italia: Condorelli , Tabani , Galardi , Avegno 4, Giustini 4, Bettini , Picozzi , Bianconi 5, Palmieri 1, Marletta 3, Viacava 1, Banchelli , Cergol . All. Silipo
Arbitri: Margeta (Slo), Spiritosanto (Usa)
Note: Spettatori 100 circa. Uscita per limite di falli Bakoc (C) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Canada 3/10, Italia 7/12 + 2 rigori.
 
Si entra in vasca per l’ultima fatica, una partita da giocare a tutta per centrare quel traguardo che per tanti atleti vale una carriera. Nella finale per il settimo posto del torneo femminile dei campionati mondiali l’Italia affronta nuovamente, dopo averlo superato nei gironi eliminatori, il Canada in quello che rappresenta un unico spareggio per l’ultimo pass olimpico disponibile. Per l’ultimo impegno nel torneo Carlo Silipo inserisce nuovamente nelle tredici a referto Cergol mentre Cocchiere sia accomoda in tribuna accanto a Gant. Cuore, grinta, qualche errore ma soprattutto la voglia di dimostrare tutto il proprio valore. Al termine di una sfida che, a parte lo svantaggio iniziale firmato da La Roche, la vede costantemente al comando delle operazioni l’Italia si aggiudica, con pieno merito, l’intera posta in palio imponendosi con il punteggio di 18-12, chiude il torneo in settima posizione ma soprattutto guadagna il pass per il torneo a cinque cerchi. Dimentica le incertezze delle ultime uscite la rappresentativa tricolore che in una sfida dalla posta in palio altissima approccia bene il match, dilata in progressione il margine di vantaggio allungando prontamente ogni volta che, anche in maniera veemente, le canadesi provano a riavvicinarsi. Le azzurre difendono forte, colpiscono con puntualità dal perimetro, servono con efficacia i due centri e anche quando subisce un fisiologico calo di rendimento non perde mai la lucidità perché ha ben chiaro in testa il suo obiettivo: la qualificazione olimpica. L’immagine più bella è quella di un gruppo che, nei vari momenti della contesa, trova una protagonista diversa che contribuisce a portare la squadra al traguardo. Sofia Giustini, autrice di un poker, apre la strada, Roberta Bianconi, come in tutte le occasioni importanti, prende per mano la squadra con una cinquina e Silvia Avegno, anche lei a referto con quattro reti, completa l’opera firmando il punto del massimo vantaggio dopo l’espulsione per brutalità di Bakoc nei minuti conclusivi. Da sottolineare che il Setterosa è la seconda squadra italiana che, dopo l’Italia maschile, si qualifica per le Olimpiadi. Doverosa la dedica a colei che per anni è stata l’anima del Setterosa e oggi, dal cielo, ha protetto e sostenuto le sue ragazze, Barbara Bufardeci.

Credit: Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM