Editoriale

Lunedì 30 Novembre potrebbe essere apporovata la cd. Legge Spadafora, una vera e propria riforma dello sport, proposta dal Ministro campano che ieri, dalla sua pagina Facebook ufficiale, ha fatto trapelare già qualcosa.

 

Sono, infatti, già stati approvati alcuni decreti della Riforma dal Consiglio dei Ministri. Tra questi: tutele per i lavoratori sportivi, accesso per gli atleti paralimpici ai gruppi sportivi militari e civili dello Stato, il professionismo femminile e l'abolizione del vincolo sportivo per i più giovani sostituito da un premio di formazione.

Una vera e propria rivoluzione nel mondo dello sport.

 

Per quel che concerne i vivai questo implicherebbe la libertà per i giovani atleti dilettanti di poter decidere dove e con chi svolgere attività sportiva anche se si attendono ulteriori chiarimenti su cosa si intende (oltre che l'entità per premio di formazione.

 

Ciò che, però, bisogna evitare è che i club possano non investire più risorse importanti nei settori giovanili sapendo che gli atleti, a fine stagione, potranno essere liberi di accasarsi ovunque, essendo decaduto automaticamente il proprio tesseramento.

 

Un fenomeno che certamente colpirà anche le realtà importanti di sport professionistici come il calcio, ad esempio. La ratifica del decreto potrebbe colpire, indirettamente, anche le famiglie con un possibile aumento medio delle rette agonistiche derivante dal fatto che, di non poter contare sugli introiti garantiti dalla cessione dei propri giovani ad altre società e, conseguentemente, su minori incassi derivanti dal premio di valorizzazione.

 

Insomma, tante questioni ancora aperte che saranno affrontate ulteriormente lunedì prossimo in sede di approvazione.

 

 

Il Ministro Spadafora, nel corso della sua diretta social, ha dichiarato in merito alla questione: "Abolizione dovuta del vincolo sportivo non dalla prossima stagione ma da quella successiva per dare tempo di accompagnare questa abolizione che avrà un impatto importante. In mancanza di interventi di federazioni nazionali, il vincolo sportivo si intenderà abolito. Il riconoscimento alle società, professionistiche o dilettantisiche, sarà comunque assicurato da un premio di formazione. Altra novità riguarderà il tesseramento degli atleti minorenni non italiani oltre quelli italiani per i quali, al compimento del dodicesimo anno di età, è previsto pe il tesseramento il proprio assenso".