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Editoriale

Rabbia Ekipé, la finale scudetto torna in parità: le etnee violano Padova 12-7. Giovedì 23 gara 3

  Pubblicato il 18 Mag 2124  20:13
CS PLEBISCITO PADOVA-L'EKIPE ORIZZONTE 7-12(Parziali: 1-1;1-5; 3-3; 2-3 )
CS PLEBISCITO PADOVA: L. Teani, E. Bacelle, B. Cassara', M. Schaap 3, E. Queirolo, A. Casson 2, A. Millo 1, A. Yaacobi, Y. Al Masri, C. Meggiato, V. Sgro', A. Grigolon, E. Pozzani, F. Bozzolan 1. All. Posterivo
L'EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, C. Tabani, T. Di Mario, G. Viacava 1, V. Gant, D. Bettini 2, V. Palmieri 2, C. Marletta 2, G. Gagliardi 2, M. Borisova 1, A. Longo 2, M. Leone, G. Condorelli, T. Lombardo. All. Miceli
Arbitri: Ercoli e Pinato
Note: Uscite per limite di falli Yaacobi (P) nel terzo tempo e Gant (O) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Plebiscito Padova 3/15 + un rigore e Ekipe Orizzonte 3/10 + un rigore. Spettatori: 400 circa.
 
 
Vincere per scrivere la storia e mettere la ciliegina sulla torta ad una stagione trionfale. Nell’incontro valevole per la gara 2 di finale scudetto del campionato di serie A1 Femminile l’Antenore Plebiscito Padova affronta tra le mura amiche l’Ekipé Orizzonte dopo aver violato Catania nella sfida giocata mercoledì. Al termine di una partita agonisticamente vibrante, giocata su elevate soglie di intensità la formazione siciliana si aggiudica l’intera posta in palio imponendosi, meritatamente, con il punteggio di 12-7, risultato che riequilibra la serie sull’1-1 e ne rimanda il verdetto alla decisiva gara 3 in programma giovedì 23 alla piscina Comunale di Nesima. La partita inizia bene con Casson che trasforma la superiorità numerica dell’1-0 e Teani che blinda la sua porta respingendo sistematicamente le conclusioni avversarie. Il sette siciliano però non ci sta, alza i giri del motore, pareggia i conti con Aurora Longo e indirizza l’andamento della contesa piazzando un devastante 4-0 nel quale spicca la doppietta dell’ottima Gagliardi, autrice di una pregevole beduina e di una deviazione sottoporta in superiorità numerica. Padova interrompe un digiuno realizzativo con il bolide dalla distanza scoccato da Millo e profonde il massimo sforzo per il rientro con l’uno-due firmato da Schaap e dalla superiorità numerica trasformata da Bozzolan ma sul -2 le etnee confermano di essere decisamente in palla e vogliose di archiviare come incidente di percorso la sconfitta del primo atto. La superiorità numerica trasformata da Marletta, il sigillo di Palmieri e il secondo centro di giornata griffato da Longo valgono il 9-4 che il nuovo strappo ad inizio ultimo parziale regala il massimo vantaggio alla truppa di Martina Miceli che gestisce poi senza patemi il finale. Pesa come un macigno sulla prova delle venete, che commettono tantissimi errori, la disastrosa percentuale realizzazione di superiorità numerica mentre in casa Orizzonte fanno la differenza la grande prestazione in fase difensiva, la capacità di stare sempre sul pezzo senza prestare il fianco a pericolosi cali di tensione e la bravura nel tirare fuori, con grande lucidità, tutto il proprio potenziale nella serata in cui non c’erano ulteriori prove d’appello. Adesso si riparte in vista di una sfida decisiva nella quale chi sarà bravo a resettare quanto successo fino ad ora e ad interpretare con la giusta carica emotiva e la necessaria lucidità la partita potrà creare le premesse per la conquista del titolo tricolore.

Credit: Maria Angela Cinardo-MfSport.net