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Editoriale

Qualificazioni olimpiche - La rassegna stampa

  Pubblicato il 02 Apr 2116  08:25
DA LA GAZZETTA DELLO SPORT DI OGGI (articolo di Franco Carrella)
 
Non c' è bisogno di rievocare sfide epiche, la finale olimpica '92 giocata davanti a Juan Carlos di Borbone: tra Italia e Spagna è sempre partita vera. Nella terza giornata del preolimpico triestino, tanto nervosismo e mille emozioni. La spunta la squadra di Hernandez, semplicemente formidabile in avvio. «Abbiamo avuto un brutto approccio e l'abbiamo pagato», ammette Sandro Campagna. Tutto resta aperto dunque per i piazzamenti finali nel nostro girone. Oggi, con l' Olanda, la partita chiave.
ILLUSIONE Contro una formazione che cerca a fatica di tornare ai vecchi fasti (non riuscì a qualificarsi per i Mondiali dell' anno scorso) e con cui ha suggestivamente aperto la stagione attraverso la partita­evento nelle acque di Capri il 3 settembre, il Settebello è un disastro nei primi minuti: 1­4 dopo 8', 3­6 all' intervallo lungo. La differenza è fatta soprattutto dalle percentuali di realizzazione in superiorità numerica, a metà gara 0 su 5 per gli azzurri e 4 su 4 per i rivali, rassicurati da un brillante Lopez Pinedo tra i pali.
Si vede che a Molina e compagni è servita la lezione della giornata inaugurale, cioè la sconfitta con gli olandesi. Sale il nervosismo, gli arbitri cercano di controllarlo sanzionando anche espulsioni contemporanee, il pubblico s'accende e, sotto di quattro reti (3­7), il Settebello trova la forza di reagire: tra il terzo e il quarto parziale, un fantastico break di 4­0 confezionato da Aicardi e Di Fulvio (tripletta per l'abruzzese dal talento purissimo) vale il pareggio. Avremmo anche la palla del sorpasso, ma la coda della partita sorride nuovamente alla Spagna con l'ex posillipino Minguell e con Echenique, argentino naturalizzato alla fine del 2014, affermatosi nel Barceloneta che proprio quell' anno trionfò a sorpresa in Champions League. Con i suoi progressi, ha scalzato il veterano Xavi Garcia. A nulla serve l' ultimo guizzo di Aicardi sotto porta. «La reazione nel terzo tempo è l'unica cosa positiva. Dobbiamo ripartire da lì», osserva Di Fulvio.
COLLEGIALE Spagna-­Italia (8-­7) era stata la finale per il quinto posto agli Europei di Belgrado. La settimana scorsa, da lunedì a giovedì, le squadre di Campagna ed Hernandez si erano allenate insieme a Madrid: il collegiale comune era stato programmato prima che fossero sorteggiati i gironi del preolimpico. Stasera, dunque, occhio all' Olanda che fin qui ha fatto vedere cose egregie e si candida a rivelazione del torneo assieme al Canada di Pino Porzio e alla Francia. È l'unica a punteggio pieno, ieri ha superato la Germania. Ai tedeschi va soltanto la consolazione di aver siglato il gol più bello del torneo, il 7­7 di Stamm, in controfuga, con uno spettacolare tiro che appartiene alla romantica pallanuoto di una volta: il cosiddetto «colonnello», scagliando la palla durante la fase di nuotata, col braccio disteso.
Cose che in questa pallanuoto muscolare vediamo sempre più raramente.
Franco Carrella