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Editoriale

Pro Recco-OSC 17-14: i liguri centrano il successo e timbrano il pass per la Final Eight

  Pubblicato il 22 Feb 2122  22:31
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Vincere per salutare nel migliore dei modi il caloroso pubblico dell’Aquamore Bocconi Sport Center ed imprimere il sigillo della matematica sulla qualificazione, con quattro turni di anticipo sulla fine della regular season, peri Belgrado dopo il netto successo ottenuto dal Marsiglia contro l’Hannover nel match pomeridiano. Nell’incontro valevole per la decima giornata del girone B di Champions League la Pro Recco, seconda a quota 24, affronta a Milano l’OSC Budapest, battuto all’andata con il punteggio di 14-8; per l’occasione Sukno deve rinunciare a Figlioli, Bertoli ed Echenique. Al termine di una sfida giocata a viso aperto dalle due contendenti e nella quale gli attacchi hanno la meglio sulle difese i padroni di casa si aggiudicano l’intera posta in palio con il punteggio di 17-14, raggiungono nuovamente i transalpini in vetta alla graduatoria e timbrano il pass per la Final Eight. Adesso capitan Ivovic e compagni potranno sfruttare le restanti uscite come preziose occasioni per prepararsi all’incrocio dell’ultima giornata che, ragionevolmente, deciderà il primato in classifica e mettere a punto sia la condizione che gli automatismi di gioco in vista delle partite decisive. A decidere le sorti del confronto l’inesorabile progressione del sette in calottina bianca che piazza l’allungo tra la fine del primo e l’inizio del secondo periodo con i sigilli del tandem Presciutti-Aicardi per il provvisorio 6-4 ed è poi brava a tenere a distanza di sicurezza una rivale che anche quando accumula quattro reti di svantaggio non molla mai e continua a giocare una pallanuoto di eccellente qualità esaltando il talento dei suoi giovani rampanti. Sugli scudi l’ottima prova di un Alessandro Velotto che si distingue per la qualità del contributo fornito nella fase di costruzione del gioco, per gli assist ed impreziosisce la sua prova con una tripletta ma ancora una volta veste i panni dell’assoluto protagonista l’elemento che quest’anno rappresenta l’autentica arma letale in fase di finalizzazione per i campioni d’Europa in carica. La squadra è certamente bravissima a creare le condizioni migliori per liberarlo al tiro ma quando riesce a sprigionare la potenza del suo braccio sinistro Gergo Zalanki è un’autentica sentenza che non lascia la minima possibilità di scampo ai portieri rivali. “Difficile giocare con questo criterio di arbitraggio, davvero complicato da comprendere – commenta mister Sukno. Si sono viste tante espulsioni e quando si fischiano così tante espulsioni è più semplice giocare contro di noi senza la possibilità di alzare il ritmo. Bene comunque non aver perso la testa e aver portato a casa i tre punti che ci qualificano per Belgrado”.
 
Fotografia: Enrico Casiraghi
 
Comunicato Stampa Pro Recco
a Pro Recco batte l’Osc Budapest e strappa il pass per la Final Eight di Belgrado: all’Aquamore Bocconi Sport Center di Milano - tutto esaurito - i campioni d’Europa si impongono per 17-14 nella decima giornata di Champions League. Protagonista di serata il mancino Zalanki che abbatte la sua ex squadra con 6 reti. Si chiude così, con una vittoria, il trittico di partite nel capoluogo lombardo.
Senza Echenique, Figlioli e Bertoli, mister Sukno concede minuti al giovane Marini. È un primo tempo pirotecnico quello a cui assiste il pubblico milanese, con l’Osc che riprende quattro volte i biancocelesti; i campioni d’Europa però si riportano davanti prima della sirena con l’incursione di Presciutti che non dà scampo a Levai per il 5-4 che chiude il tempo.
Vantaggio che la Pro Recco aumenta in avvio di secondo quarto: uomo più magistralmente giocato da Velotto per Aicardi che non sbaglia il comodo tocco sotto porta. Il gol di Csacsovszky riporta gli ungheresi ad un gol dal pari, ma i ragazzi di Sukno piazzano il break e scappano con Ivovic, Cannella e Velotto per il 9-5 che costringe Varga a chiamare il time out. Strigliata che porta i suoi frutti perché Manhercz, con Presciutti nel pozzetto, va a segno: al riposo lungo si va sul 9-6. I biancocelesti sprecano una doppia superiorità, poi Zalanki da posizione 2 a metà del terzo tempo non lascia scampo al portiere ospite. Toth in superiorità e Manhercz non sbagliano per il -2 ungherese, ma Zalanki fa tris con l’uomo in più. Mano calda che ha anche Manhercz: il numero 3 magiaro supera Del Lungo per la quarta volta a due minuti dalla sirena. Sukno chiama time out e cambia in porta, ma Negri viene subito battuto dalla splendida palomba di Csacsovszky (11-10). Ci pensa Velotto a svegliare i suoi: a sessanta secondi dalla sirena il numero 10 regala ossigeno sorprendendo Levai. Il numero uno ungherese si riscatta nel finale di quarto respingendo il rigore di Ivovic: agli ultimi otto minuti si nuota così sul 12-10.
I ragazzi di Sukno vanno sul +3 con il solito missile di Zalanki che si ripete dopo il gol di Csacsovszky (14-11) segnando la sua quinta rete di serata. Spettacolo alla Bocconi: girata di Harai a cui risponde il tiro al volo di Di Fulvio, fulmine che vale il 15-12 a tre minuti dalla fine. Il sigillo sul match lo mette ancora Zalanki, in superiorità, per il +4 che di fatto toglie ogni speranza ai magiari.