Editoriale

Otto tempi, con la possibile appendice dei tiri dal dischetto, per andare a giocarsi l’opportunità di scrivere una nuova strabiliante pagina di storia raggiungendo, per primi, un record straordinario, quattro titoli consecutivi in ambito continentale. Nell’incontro valevole per la prima semifinale della Final Four di Champions League la Pro Recco, detentrice del titolo e vincitrice delle ultime tre edizioni, affronta a Malta, fischio d’inizio previsto domani alle ore 19:00 con diretta tv su Sky Sport Uno, l’Olympiacos, qualificatosi come seconda classificata del girone B del quarter final stage. Le due contendenti si ritrovano faccia a faccia per la terza volta in stagione dopo che i due incroci dello stage group hanno premiato la formazione ligure: all’andata i liguri hanno vinto la battaglia imponendosi con il punteggio di 12-11 mentre al Pireo i biancocelesti hanno avuto la meglio grazie alla prepotente rimonta finale coronata dal bolide in alzo e tiro scoccato da Di Fulvio ad un secondo dalla fine. La straripante vittoria ottenuta in finale scudetto rappresenta certamente il miglior viatico per la formazione più forte del mondo che ha tutta l’intenzione di completare un’impresa fin qui mai riuscita a nessuno e sta lavorando fortissimo per centrare l’obiettivo. Il club presieduto da Maurizio Felugo ha dimostrato, in diverse circostanze, di essere nettamente superiore alle avversarie e la capacità di riuscire a schiantarli non appena alza i giri del motore. In un evento nel quale ci si gioca tutto in un arco di tempo decisamente ristretto e con un lotto di partecipanti a dir poco stellare sarà decisivo l’aspetto mentale, in particolare la capacità di alzare in maniera esponenziale la soglia attenzionale nel corso dei quattro tempi, abilità da coniugare alla cura minuziosa di ogni singolo particolare. Il gruppo ha rifinito la preparazione al Centro Federale di Ostia con un’intensa due giorni di lavoro con il Settebello di Campagna. La compagine ellenica rappresenta probabilmente il peggior cliente possibile per i liguri perché in possesso di un roster completo e ben assortito in tutti i ruoli, perché ritornano tra le prime quattro d’Europa dopo cinque anni e non hanno alcuna voglia di fermarsi dopo una stagione eccellente. Il grande ex Bijac tra i pali, portiere che in giornata diventa un muro imperforabile, il colosso Buslje in difesa, l’altro ex Loncar e Nikolaidis ai due metri costituiscono la spina dorsale di un collettivo che vanta un perimetro straordinario, basta citare i nomi di capitan Genidounias e Vamos su tutti, nel quale ciascun elemento può piazzare la zampata vincente in qualsiasi momento.

Credit: Schenone