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Editoriale

Posterivo: "Bisogna intervenire anche sugli Europei, non solo sulla World League"

  Pubblicato il 28 Apr 2116  19:22
La World League deve essere valorizzata. Nella fase preliminare ci sono troppe partite dal risultato scontato che tolgono interesse alla manifestazione.
Da anni affrontiamo questo argomento, purtroppo senza risultato alcuno. Ci riproviamo nuovamente attraverso un sondaggio tra gli addetti ai lavori, a quali chiediamo appunto: cosa bisogna fare per valorizzare la World League?
 
STEFANO POSTERIVO (allenatore del Lantech Plebiscito)
Non è la prima volta che lo dico, lo ribadisco in questa sede: le partite che finiscono tanto a poco fanno male sia alla squadra che vince sia a quella che prende la batosta sia all'intero movimento della pallanuoto. Il motivo è chiaro: non crea interesse una partita che già dopo pochi minuti di gioco vede una delle due squadre nettamente avanti nel punteggio.
E' necessario, quindi, trovare soluzioni che limitino il numero delle partite dal risultato scontato, e il problema a livello di manifestazioni per nazioni non riguarda soltanto la World League, ma anche gli Europei. A Belgrado ci sono state nel torneo maschile varie partite che si sono concluse con 20 gol di scarto, e addirittura nel torneo femminile una gara è finita 29-0.

PINO PORZIO (allenatore del Canada e consulente generale dell'Acquachiara)
La proposta di cui si fa portavoce Franco Carrella porterebbe benefici sul piano dello spettacolo ma impedirebbe alle nazionali più deboli di giocare con le più forti. La possibilità di offrire opportunità di confronto e di crescita alle nazioni meno sviluppate pallanuotisticamente è stato proprio il motivo principale alle base dell'istituzione della World League.
C'è chi obietta chiedendosi: ma queste nazioni sono cresciute? Rispondo dicendo che per ottenere la crescita dei Paesi pallanuotisticamente meno sviluppato è indispensabile che la Fina attui anche un progetto che preveda l'invio in queste nazioni di tecnici e di dirigenti qualificati affinchè diffondano il verbo della pallanuoto sia dal punto di vista tecnico e tattico sia da quello organizzativo.
E' ovvio che la crescita delle squadre che attualmente sono indietro rispetto ad altre non solo gioverebbe alla World League, ma alla pallanuoto in generale.

FRANCO CARRELLA (La Gazzetta dello Sport)
Una strada da percorrere potrebbe essere questa: dividere la fase preliminare europea della World League in due gruppi: A e B.
Al gruppo A prendono parte le migliori otto squadre europee. Divise in due gironi da quattro, darebbero vita a partite quasi tutte equilibrate ed avvincenti. Le prime due classificate di ogni girone (oppure soltanto la prima più la migliore seconda) prendono parte poi alla Final Eight. La peggiore classificata tra le otto, invece, retrocede nel gruppo B.
Al gruppo B, invece, prendono  parte le nazionali di seconda fascia. La prima classifica verrebbe promossa nel gruppo A.