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Editoriale

Orgoglio Setterosa: le azzurre regolano la Grecia 12-8 e riaprono la qualificazione ai quarti

  Pubblicato il 02 Ago 2124  16:53
Grecia-Italia 8-12(Parziali: 3-4; 0-2; 2-2; 3-4)
Grecia: Diamantopoulou , E. Plevritou 1, Chydirioti , Eleftheriadou 3, M. Plevritou , Xenaki , Asimaki , Patra , Ninou , V. Plevritou 3, Giannopoulou , Myriokefalitaki 1, Stamatopoulou . All. Kammenou
Italia: Condorelli , Tabani , Galardi , Avegno , Giustini , Bettini 2, Picozzi , Bianconi 2, Palmieri 4, Marletta 2, Cocchiere , Viacava 2, Banchelli . All. Silipo
Arbitri: Franulovic (CRO), Debreceni (HUN)
Note: Uscite per limite di falli nel quarto tempo Marletta a 3'31", Tabani a 4'38" e Viacava a 7'46". Superiorità numeriche: Grecia 5/14 + 2 rigori e Italia 6/9 + un rigore. Diamantopoulou subentra a Stamatopoulou nel terzo tempo. Ammoniti nel terzo tempo i tecnici Kammenou a 1'47" e Silipo a 3'25.
 
Siamo già al momento della verità, una partita dal sapore di spareggio e nella quale esiste un solo risultato utile, la vittoria, per continuare a coltivare il sogno a cinque cerchi e le speranze di approdare ai quarti di finale. Nell’incontro valevole per la quarta giornata del girone B del torneo olimpico femminile l’Italia, ancora ferma a quota zero, affronta all’Aquatics Centre, la Grecia. Dimentica le prime due esibizioni la rappresentativa tricolore che sfodera tutto l’orgoglio e la grinta di cui dispone, sfata, in gare ufficiali, il tabù ellenico vincendo 12-8 e riapre in maniera prepotente il discorso qualificazione ai quarti di finale. Le azzurre sono ora infatti padrone del proprio destino perché anche con una sconfitta ai rigori contro la Spagna avrebbero la certezza di entrare tra le prime otto del torneo a cinque cerchi. In caso contrario le azzurre dovranno sperare, per evitare i calcoli della classifica avulsa, che le padrone di casa spingano definitivamente le ragazze della Kammenou fuori dal torneo. Il sette in calottina scura entra in acqua con la faccia cattiva, sblocca le ostilità con il rigore trasformato da Bianconi, raddoppia con la beduina di una scatenata Palmieri, alla fine top scorer del match con un poker, e , dopo la reazione delle rivali, opera il definitivo sorpasso a tre secondi dalla fine del primo parziale con il siluro dalla distanza di Bianconi. Nel secondo parziale le azzurre continuano a spingere trovando le reti, con l’uomo in più, di Bettini, gran diagonale dalla distanza, e Viacava per il +3 di metà partita, margine che le azzurre dilatano ulteriormente nella seconda parte toccando il massimo vantaggio sul + 4 con l’uno-due firmato dal secondo centro di Viacava e dal poker del capitano. Permane un pizzico di rammarico per il finale con il gol annullato a fil di sirena all’attaccante del Rapallo Pallanuoto e la successiva rete nel finale della più piccola delle sorelle Plevritou. Il Setterosa porta a casa, con pieno merito, l’intera posta in palio perché difende in maniera egregia l’uomo in meno, sfrutta con ottime percentuali la superiorità numerica e gioca con la consapevolezza di chi non può sbagliare esprimendo tutto il suo potenziale. Sul piano individuale è impossibile non menzionare la prova di una scatenata Palmieri che suona la carica alle compagne partendo a spron battuto e le trascina a suon di gol mentre Viacava si sdoppia in un lavoro di cruciale importanza sui due fronti della vasca e Banchelli risponde sempre presente quando viene chiamata in causa. Da sottolineare la doppia prodezza di Giustini che prima chiude in difesa con una gran diagonale evitando un gol fatto e poi salva sulla linea di porta. La Spagna è forse il peggior avversario in chiusura di girone ma il Setterosa ha il dovere di offrire la miglior versione di sé anche nell’ultima partita per alzare le braccia e festeggiare l’approdo ai quarti.
 
Foto Andrea Staccioli / Insidefoto / DBM