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Editoriale

Non c’è storia nel Classico: la Pro Recco travolge l’AN Brescia 12-4

  Pubblicato il 25 Nov 2123  18:38
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Non sarà certamente uguale alle sfide delle ultime annate ma resta pur sempre la sfida di riferimento del panorama nazionale. Nella sfida di cartello della nona giornata del girone di andata del campionato di serie A1 la Pro Recco riceve alla Ferro l’AN Brescia del nuovo corso. Per l’occasione Sandro Sukno lancia Negri tra i pali e preferisce Aicardi ad Hallock mentre tra le fila degli ospiti Manzi torna nei tredici rilevando Gitto. Al termine di una sfida che, minuti iniziali a parte, si trasforma in un lungo monologo i padroni di casa s’impongono con il punteggio di 12-4, centrano la nona vittoria in altrettante uscite e riconquistano la vetta solitaria sorpassando nuovamente la BPER Rari Nantes Savona che nel pomeriggio ha superato l’Iren Genova Quinto nel derby. Il sette in calottina bianca rompe gli equilibri sul finire della prima frazione quando la controfuga firmata da Echenique firma il 3-1 che, dopo il rigore scagliato sul palo da Renzuto, si dilata fino al 6-1 con la doppietta di un chirurgico Younger e la sassata dalla distanza di Francesco Di Fulvio. La truppa allenata da Sukno, non appena alza l’intensità, concede le briciole in difesa ai rivali e quando subisce gol è sempre perché commette qualche piccola sbavatura; al rientro dalla pausa di metà partita Alesiani prova a scuotere i suoi con una deliziosa parabola ma un nuovo break di 3-0 chiude definitivamente i conti e crea le premesse per infliggere una punizione pesante agli storici rivali. Intensità agonistica, difesa forte con un pressing alto a tratti asfissiante, controfughe e capacità di colpire in tanti modi e da qualsiasi posizione sono le armi della corazzata recchelina che nel momento in cui eliminerà qualche sporadico errore diventerà ingiocabile per qualsiasi rivale. Tra i migliori in campo Matteo Iocchi Gratta, top scorer di giornata con un poker, che abbina l’eccellente lavoro in marcatura con la propensione all’inserimento nel cuore dell’area avversaria ed un Negri che risponde sistematicamente presente con una serie di parate importanti stroncando sul nascere le velleità dei leoni. Pesante sconfitta per i lombardi che pagano a caro prezzo il pessimo 1/12 nel fondamentale della superiorità numerica e la differenza di cinismo in fase di conclusiva. Il club presieduto da Andrea Malchiodi deve continuare a lavorare, consapevole che per costruire un nuovo ciclo in grado di portare i frutti occorrono tempo e l’esperienza che solo le partite contro i più forti possono regalare.

Credit: Schenone