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Editoriale

Nicholas Presciutti: l’argento di Budapest è importantissimo per il percorso del nuovo Settebello

  Pubblicato il 12 Lug 2122  14:47

Un argento così scintillante da essere un parente molto prossimo dell’oro. Potrebbe essere questa l’immagine più adatta per descrivere lo splendido secondo posto che l’Italia allenata da Sandro Campagna ha conquistato ai recenti mondiali di Budapest. Ripercorriamo la trionfale cavalcata che ha portato il Settebello ad un passo dal secondo titolo iridato consecutivo nelle parole di Nicholas Presciutti, difensore della Pro Recco ed uno dei protagonisti della spedizione in terra magiara
 
Solo la sfortuna nella lotteria dei rigori ha negato all’Italia la storica doppietta mondiale. Che partita è stata contro la Spagna?
È stata una partita molto intensa e fisica, giocata tatticamente bene da entrambe le squadre! Siamo partiti un po’ a rilento ma poi ci siamo divertiti e goduti questa finale mondiale per quattro tempi; siamo riusciti a raggiungere i rigori, ma poi può succedere di tutto, l’importante è stato non arrendersi mai durante la partita!
 
Che cosa hai pensato quando gli spagnoli hanno segnato l’8-4?
Sinceramente ero comunque abbastanza tranquillo anche sull’8-4, avevo tanta fiducia nei miei compagni e nei nostri mezzi. Sapevo che se fossimo rimasti concentrati sul nostro gioco e sulle cose che ci eravamo detti prima o poi saremmo usciti e avremmo ripreso la partita!
 
Quale valore assume, nel percorso di crescita del nuovo Settebello, l’argento vinto a Budapest?
L’argento vinto per il nostro percorso è importantissimo, per crescere hai bisogno di giocare queste partite: partite di un certo spessore come un quarto di finale contro i padroni di casa e il loro pubblico o una finale mondiale! Sono sicuro che per il nostro percorso sia più importante questa sconfitta di qualsiasi altra partita vinta, perché abbiamo messo un po’ di esperienza in più nel nostro bagaglio personale!
 
Quale credi sia stato il momento chiave del vostro torneo?
Secondo me il momento chiave è stata la partita persa con la Spagna nel girone, quella partita ci ha fatto capire il nostro valore reale. Nonostante avessimo perso siamo usciti dall’acqua con una grinta e una consapevolezza in più dei nostri mezzi!
 
Sei stato protagonista di una competizione maiuscola e hai siglato gol d’autore contro Grecia e Spagna. Quali pensieri hanno attraversato la tua testa quando hai lasciato partire il tiro del 9-9 contro gli spagnoli?
Onestamente all’inizio non sapevo nemmeno fosse il gol del pareggio, avevo solo tanta voglia di recuperare la partita! Ricordo di non aver nemmeno esultato ma volevo subito tornare indietro a difendere, mancava poco avevamo recuperato una partita quasi impossibile, non avevamo tempo per esultare o pensare a qualcos’altro che non fosse la difesa!
 
In un’estate così densa quanto conta avere a disposizione una rosa numericamente ampia?
Ovviamente è fondamentale. Nel nostro sport, fatto di continui traumi e scontri di gioco, finisci queste competizioni con la rosa dimezzata. Noi siamo fortunati ad avere un gruppo ampio che lascia fuori per un mondiale due nomi importanti come Renzuto e Alesiani, ad esempio, ma questo ci permette di lavorare sempre forte, di cambiare tanto, e di rimanere sempre competitivi ad ogni evento.
 
Con quali ambizioni vi presentate ai nastri di partenza della Super Final di World League e degli Europei?
Vincere, la nostra ambizione è sempre quella di vincere tutte le partite di tutte le competizioni! Delle volte puoi riuscirci altre meno ma l’obiettivo del Settebello è sempre quello di vincere!
 
Credits: Giorgio Scala/DBM