Editoriale

Per qualcuna è la concretizzazione del principale obiettivo del ciclo di lavoro iniziato nel marzo del 2021, per una buona parte del gruppo costituisce la possibilità del grande riscatto dopo il fallimento di Trieste ma per tutte rappresenta l’opportunità di realizzare il sogno che vale la carriera di uno sportivo. Il Setterosa è pronto a tuffarsi nel campionato mondiale di Doha con in testa ben chiaro l’obiettivo principale: conquistare il pass per Parigi 2024. L’Italia della pallanuoto femminile è consapevole che per riuscire nel suo intento ha bisogno di confermarsi ad alti livelli e l’ingresso costante tra le prime quattro nelle grandi competizioni internazionali dell’era Silipo, standard impreziosito dai bronzi di Spalato e Fukuoka, lascia ben sperare. Le avversarie principali della rappresentativa tricolore nella corsa verso i due pass a cinque cerchi sono l’Ungheria ed il Canada: saranno proprio le nord americane le rivali contro cui le azzurre si giocheranno, ragionevolmente, il primato nel girone ed il passaggio diretto ai quarti di finale. Il possibile incrocio con la Grecia potrebbe essere la sfida della verità perché l’ingresso in zona medaglie spalancherebbe le porte del torneo francese per capitan Palmieri e compagne. La squadra ha lavorato intensamente sia nel collegiale di Ostia che nel common training con la Francia e ora ha bisogno di entrare in acqua animata dalla voglia di dare il meglio di sé in ogni singola partita e dalla necessità di superare i limiti in fase di finalizzazione del gioco che ne hanno rallentato la corsa nel momento decisivo della rassegna continentale. La partita di esordio contro la Gran Bretagna, fischio d’inizio previsto domani alle ore 14:30 con diretta tv su RaiSport + HD, rappresenta l’occasione giusta per entrare bene nel torneo, prendere i riferimenti del campo di gioco in una gara ufficiale e rifinire sia la condizione atletica che i meccanismi di gioco. Fondamentale, in partite dal pronostico scontato, allenare la concentrazione nel corso dei quattro tempi e approcciare il match con la giusta intensità per evitare di correre il rischio di cali di tensione derivanti dalla possibile sottovalutazione dell’avversario.
Credit: Andrea Masini/DBM