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Editoriale

Mondiale Under 20, l’Italia lotta ma cede di misura contro l’Ungheria: azzurre in finale per il bronzo

  Pubblicato il 14 Set 2123  22:22
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Adesso è il momento di dare il tutto per tutto, bisogna gettare, ancora una volta, il cuore oltre l’ostacolo per guadagnarsi il pass per il match che vale il titolo. Nell’incontro valevole per la seconda semifinale della rassegna iridata di categoria l’Italia Under 20 donne, reduce dal netto successo ottenuto ieri sulla Grecia, ritrova sulla sua strada l’Ungheria che nei quarti ha travolto la Nuova Zelanda. Non riesce purtroppo a ripetere l’impresa compiuta al suo esordio nel torneo la rappresentativa tricolore che, al termine di una sfida condotta al costante inseguimento delle rivali, deve arrendersi con il beffardo punteggio finale di 10-9 e dovrà ora accontentarsi di disputare, fischio d’inizio previsto domani alle ore 19:30, la finale per il terzo posto contro l’Olanda, nettamente sconfitta, a sua volta, dalla Spagna nella prima semifinale. Sull’andamento di una sfida che vede le magiare scappare rapidamente sul 3-0 nelle prime battute incide l’approccio sprint delle giocatrici in calottina bianca che entrano in acqua con la giusta cattiveria agonistica e sfruttano il mancato equilibrio tra i reparti italiani per involarsi ripetutamente in controfuga. Tra le fila della formazione in calottina scura militano però due campionesse assolute che, nei diversi momenti di difficoltà, prendono letteralmente la squadra per mano e la trascinano a sfiorare l’impresa che poteva valere l’ingresso nella prima storica finale in un mondiale di categoria. Dafne Bettini sblocca il punteggio per il giovane Setterosa, confeziona un pallonetto delizioso e conquista il titolo di top scorer di giornata mettendo a segno una cinquina nella quale sciorina tutto il suo repertorio dal perimetro. Non gli è da meno capitan Giustini che cannoneggia la porta avversaria mettendo a segno una tripletta con cui cerca di alimentare il tentativo di una rimonta che la formazione allenata da Grassi riesce solo a sfiorare. Alle azzurre manca solo l’ultima zampata per riaprire definitivamente la gara e andare a giocarsi la qualificazione ai rigori. Al giovane fenomeno Hajdu e alle sue compagne deve essere riconosciuto il merito di chi, consapevole della propria forza, riallunga prontamente nel punteggio non appena le rivali si riavvicinano vanificando così qualunque tentativo di rientro.
 
Credit: DBM