Editoriale

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Inizia oggi quel percorso che punta, nella piena consapevolezza dei propri valori e di quelli degli avversari, a coltivare più a lungo possibile il sogno iridato. Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone H dei campionati mondiali Under 16 femminili l’Italia affronta a Manisa la Repubblica Ceca, superata 15-5 dalla Cina nella sfida di ieri. Per l’esordio nel torneo Aleksandra Cotti inizia la rotazione delle forze a sua disposizione lasciando in tribuna il tandem Pulvirenti-Ruani. Si chiude, nel pieno rispetto dei pronostici della vigilia, il debutto nel torneo della rappresentativa tricolore che al termine di una partita dominata fin dalle prime battute schianta le rivali con un  roboante 26-4 e comincia così nel migliore dei modi la sua spedizione: quello odierno non era certamente il più probante dei test ma può certamente risultare utilissimo per prendere i riferimenti della vasca e per aumentare la consapevolezza dei propri mezzi dopo il duro lavoro svolto in sede di preparazione. Si torna in acqua già domani per l’incrocio con la Cina che deciderà il primo posto nel gironcino e potrà certamente fornire indicazioni più significative sullo stato di salute della squadra. Il sette in calottina scura approccia bene il match, difende con la giusta intensità, ruba spesso palla alle malcapitate rivali e quando può non esita a scatenarsi in ripartenza ma le azzurrine dimostrano grande cattiveria agonistica, sono brave ad attaccare con la difesa schierata, servono con puntualità il centro e quando ne intravedono la possibilità confezionano conclusioni di pregevole fattura. La straripante Margherita Minuto, top scorer del match con reti, rappresenta la punta dell’iceberg di un gruppo nel quale tante giocatrici sono in grado di riuscire a finalizzare l’azione aumentando così notevolmente il fattore imprevedibilità che potrà risultare determinante contro rivali più attrezzate.