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Editoriale

Mondiale U.20, l’Italia ci prova ma l’Ungheria è troppo forte: i magiari vincono 9-5 e volano in semifinale

  Pubblicato il 15 Giu 2123  16:45
Battere i maestri per entrare tra le prime quattro e continuare a coltivare il sogno iridato. Questo l’obiettivo dell’Italia Under 20 che nell’incontro valevole per i quarti di finale del campionato mondiale di categoria affronta l’Ungheria. Roberto Brancaccio recupera Bragantini, al rientro dopo aver scontato la giornata di squalifica per l’espulsione rimediata con il Montenegro, e spedisce nuovamente in tribuna il duo Scollo-Gullotta. Finisce il sogno di medaglia per gli azzurrini che, al termine di una sfida nella quale i magiari conducono le operazioni fin dalle prime battute, lottano con tutte le proprie forze ma devono arrendersi al cospetto di una delle favorite per la vittoria finale che s’impone per 9-5. La compagine tricolore lotterà ora per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto e domani tornerà in acqua per disputare la semifinale di consolazione contro la perdente di Montenegro-USA. Ad indirizzare inesorabilmente le sorti del confronto il dirompente approccio al match dei giocatori in calottina bianca che chiude i primi otto minuti in vantaggio per 4-1, tocca il massimo vantaggio sull’8-3 e gestisce senza eccessivi patemi l’andamento del match. La formazione tricolore tiene discretamente  in difesa contro una squadra in possesso di stoccatori di valore assoluto ma finisce per faticare inesorabilmente in attacco perché gli avversari difendono forte, annullano diverse buone conclusioni con le braccia ben protese e tolgono sicurezza agli avversari che finiscono spesso per affrettare la conclusione anche perché Gyapjas, premiato come mvp del confronto,  risponde quasi sempre presente e contribuisce a blindare la porta dei suoi. I ragazzi allenati da Kovacs sembrano ragionare con un tempo in meno rispetto alla truppa italiana anche perché diversi giocatori, rispetto ai rivali, giocano da protagonisti in patria e hanno già assaggiato la vetrina della Champions League. Capitan Condemi e compagni ci provano e per ben due volte producono il massimo sforzo nel tentativo di rientrare ma non riescono ad arrivare oltre uno scarto che oscilla tra i due e i tre gol.