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Editoriale

Mondiale U16, la Spagna è troppo forte: l’Italia cede 18-6 ma torna a casa con uno splendido argento

  Pubblicato il 24 Giu 2124  20:46
Spagna-Italia  18-6  (4-0;4-3;6-1;4-2)
Spagna: Romeva Riba, Rodriguez Marin, Arizaga Munoz, Millan Martin 2, Carrio Mandolini 4, Diaz Garcia, Comabella Cives 3,Fernandez Perrier 2, Hurtado Clopes 45, Martinez Vazquez 1, Merida Orozco 1, Delmas Tortorella, Font Suarez. All: Oses Diaz
 
Italia: Bianchi, Fumo, Bordone, Puleo 1 , Sicali, Madaschi 1,Porzio 1(R),Maffei 2, Marangolo, Chianese, Corelli 1, Giovannini, Scarmi. All. Mistrangelo.
 
Arbitri: Boros Djevi(AUS) e Birakis(GRE)
 
C’è un traguardo da tagliare a braccia alzate per coronare quel sogno iridato a lungo coltivato con l’impegno del duro lavoro quotidiano. Nella finalissima dei campionati mondiali Under 16 l’Italia, reduce dal successo ai rigori sul Montenegro, sfida al National Pool Complex di Gzira la Spagna che, a sua volta, ha superato nettamente l’Ungheria nella prima semifinale. Federico Mistrangelo, per la terza volta consecutiva, conferma la stessa formazione con il tandem Postiglione-Balzarini che si accomoda nuovamente in tribuna. Non riesce ad arrivare fino in fondo la rappresentativa tricolore che, complice forse la stanchezza delle battaglie dei giorni scorsi, approccia male il match subisce un pesante 6-0 che condiziona l’andamento della contesa e anche quando prova ad entrare in partita nel tentativo di orchestrare una reazione finisce per essere travolta dalla nuova micidiale accelerazione dei rivali che non le lascia la minima possibilità di scampo. La Spagna si aggiudica l’incontro imponendosi meritatamente con il punteggio di 18-6 e si laurea campione del mondo di categoria ma gli azzurrini meritano solo applausi per un percorso straordinario nel quale hanno ceduto solo al cospetto di una rivale fortissima e molto ben organizzata che annovera nel suo roster un solo 2009 al cospetto di una nazionale italiana che ha diversi giocatori sotto categoria. Il sette in calottina scura subisce la travolgente partenza degli iberici, impiega quadi tredici minuti per riuscire a realizzare la prima rete, Puleo sblocca i suoi con la conclusione mancino su schema da uomo in più, e quando prova ad avvicinarsi con l’uno-due firmato Maffei-Porzio viene definitivamente travolta dalla nuovo accelerazione delle giovani furie rosse che, dopo il 9-4 di Corelli, chiudono i conti con un devastante 7-0 che mette la parola fine su una sfida che si chiude con un’inequivocabile 18-6. Gli spagnoli sono implacabili sia dal perimetro che in ripartenza che nel servire la palla al centro e possono contare su una percentuale stratosferica nel fondamentale della superiorità numerica.