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Editoriale

Maiuscola prova di squadra della Pro Recco che stronca 10-7 il Ferencvaros. Domani la sfida per il titolo con il Novi Beograd

  Pubblicato il 03 Giu 2122  22:01
Pro Recco-Ferencvaros  10-7(1-2;4-2;4-1;1-2)
Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio 1, Zalanki 1, Figlioli, Younger 1, Cannella 1, Presciutti, Echenique 1, Ivovic 2, Bertoli, Loncar 1, Hallock 2, Negri.
Allenatore: Sandro Sukno
 
Ferencvaros: Szakonyi, Molnar, Pohl, Merkulov 2, Vamos 2, Ubovic 1, Fekete 1, Vigvari, Nemeth, Varga 1, Jansik, Damonte, Vogel.
Allenatore: Zsolt Varga
 
Arbitri: Stavridis(Gre)-Alexandrescu(Rom)
 
Nella seconda semifinale della Final Eight di Champions League, manifestazione in corso di svolgimento a Belgrado, la Pro Recco, campione d’Europa in carica e ieri vincitrice di misura contro il Barceloneta, affronta il Ferencvaros, qualificatosi tra le prime quattro grazie al 14-13 sullo Jug, nella rivincita della finale dello scorso anno. Rispetto alla partita contro i catalani Sukno apporta una novità nello schieramento con Bertoli che prende il posto di Aicardi nei tredici a referto. Esce prepotentemente alla distanza la formazione ligure che, grazie ad una maiuscola prova di squadra, stronca la resistenza dei rivali e si qualifica per la sfida decisiva imponendosi con il punteggio di 10-7. I liguri prendono il comando delle operazioni grazie al rigore trasformato da Zalanki nella parte finale del secondo parziale e assestano il colpo di grazia alla compagine in calottina verde grazie al devastante 4-1 con cui nel terzo parziale operano il break che indirizza inesorabilmente le sorti del confronto. Il tracciante dalla distanza scagliato da Francesco Di Fulvio, a poco più di tre minuti dal suono della sirena conclusiva, mette la firma sull’affermazione che permettere ai recchelini di andare a giocarsi il titolo con il Novi Beograd. Nonostante la prima parte della sfida si sviluppi sui binari di un sostanziale equilibrio l’impressione è quella che la formazione ligure sia superiore e capace di esprimere una netta supremazia dal punto di vista della qualità del gioco prodotto. Se i magiari non vengono travolti è solo per merito delle parate di Vogel e perché i ragazzi allenati da Sukno faticano nel fondamentale della superiorità numerica; rispetto alle difficoltà incontrate nella sfida con i catalani oggi i liguri vincono il match in difesa annullando le due principali bocche da fuoco avversarie, Vamos ed il fenomeno Varga, che solo nel finale rendono meno amaro il passivo incassato dalla propria squadra. Domani il club presieduto da Maurizio Felugo ha l’opportunità di scrivere una nuova straordinaria pagina della propria storia vincendo per la decima volta la massima competizione continentale per club e centrando quella doppietta che, nell’albo d’oro della manifestazione, manca dal 2007/08 quando riuscire nell’impresa fu proprio la formazione ligure, allora allenata da Pino Porzio.
 
Credits: Enrico Casiraghi
 
Comunicato Stampa Pro Recco
Champions League, la Pro Recco batte il Ferencvaros 10-7 e va in finale
La Pro Recco è in finale di Champions League per la quarta volta nelle ultime sette edizioni: a Belgrado i campioni d’Europa superano il Ferencvaros per 10-7 in un match dominato e con una difesa mostruosa in versione finale Scudetto.
Domani alle 19:30 su Sky Sport Uno i biancocelesti andranno a caccia della decima coppa contro il Novi Beograd padrone di casa che nell’altra semifinale ha sconfitto il Brescia 14-13.
La partita
Mister Sukno lascia a riposo Aicardi e inserisce nei tredici Bertoli.
Pro Recco avanti dopo due minuti e quaranta secondi: Figlioli per Hallock al centro, l’americano gira veloce e fulmina Vogel. Un altro centroboa, Ubovic, pareggia 80 secondi più tardi sfuggendo alla marcatura della difesa. I biancocelesti faticano con l’uomo in più sbagliando i primi tre assegnati dal duo arbitrale, gli ungheresi, invece, trovano il vantaggio alla seconda superiorità con il tiro di Merkulov deviato su cui Del Lungo non può nulla: il primo quarto finisce così sull’1-2.
Copione che non cambia in avvio di secondo quarto con la Pro Recco poco lucida in fase offensiva che fallisce una doppia superiorità senza neppure andare al tiro. Serve un rigore, conquistato da Hallock, per rivedere i biancocelesti segnare: lo trasforma Ivovic a meno di quattro minuti dalla sirena (2-2) rompendo un digiuno durato nove. Equilibrio che dura lo spazio di un’azione perché il Ferencvaros si riporta in vantaggio con Fekete in superiorità. I biancocelesti non si scompongono ed Echenique da posizione 2 incastra il pallone nell’angolino lontano. Del Lungo mura Vigvari e la Pro Recco ritorna in vantaggio capitalizzando, con Ivovic, la sua prima superiorità del match (1/6). A 80 secondi dal cambio campo ecco il 4-4: Bertoli va nel pozzetto (terzo fallo) e Merkulov da posizione centrale non sbaglia. La controfuga di Di Fulvio innescata da Del Lungo vale il secondo rigore di giornata che Zalanki, il grande ex, insacca per il 5-4 che chiude il quarto.
Campioni d’Europa sul +2 dopo 150 secondi del terzo tempo con Loncar che servito al centro da Cannella si gira in un fazzoletto e piega le mani di Vogel. La difesa biancoceleste è in grande serata e Di Fulvio stoppa il tiro di Vamos in superiorità, Sukno chiama time out sul capovolgimento di fronte e disegna il +3 di Cannella con l’uomo in più (7-4). La Pro Recco scava il solco con Younger sopra la testa di Vogel, Del Lungo è mostruoso su Vamos ma nulla può sulla seconda superiorità consecutiva che permette al mancino ungherese di trovare il gol dopo sei minuti del terzo tempo. Sukno ha un Hallock immarcabile al centro, il numero 12 si libera di Jansik e non dà scampo al portiere ungherese: è il 9-5 che manda le squadre agli ultimi otto minuti.
Il divario raffredda i magiari, la Pro Recco gestisce bene in difesa con Del Lungo in grande spolvero ben supportato dalle braccia dei compagni. Il tempo scorre fino a tre minuti dal termine quando il diagonale vincente di Di Fulvio dai 7 metri significa +5 e partita in ghiaccio. I gol di Denes Varga e Vamos nell’ultimo minuto di gioco valgono solo per le statistiche: a Belgrado la Pro Recco è ancora in finale di Champions League.
Gli spogliatoi:
Sandro Sukno: “Ci aspettavamo qualche difficoltà in avvio, d’altronde era una semifinale. Abbiamo sbagliato diverse occasioni in avvio, ma i ragazzi sono rimasti tranquilli e nel terzo tempo abbiamo fatto la differenza e aumentato il ritmo dimostrando che stiamo bene fisicamente. Nell’ultimo periodo il Ferencvaros ha mollato di giocare sul +4. Abbiamo battuto Barceloneta e Ferencvaros, due squadre fortissime, abbiamo voglia e fame di compiere un ulteriore passo: sarà difficile contro la squadra padrona di casa composta da numerosi fuoriclasse. Ci attende una battaglia”.
Aleksandar Ivovic: “All’inizio si è visto che eravamo un po’ contratti sbagliando molte superiorità, tra cui una doppia. Quando ci siamo sbloccati ci siamo sciolti, dietro abbiamo fatto una grande prestazione. Loro ci hanno messo in difficoltà alternando pressing con zona M poi dopo il gol di Echenique siamo cresciuti e portato a casa la vittoria con maturità. Ora il Novi Beograd, una squadra fatta per vincere con cinque campioni olimpici in carica e Vlachopoulos che è arrivato secondo. Noi siamo campioni in carica e vogliamo batterli davanti al loro pubblico per coronare una stagione meravigliosa”.