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Editoriale

Maestosa BPER RN Savona. I liguri superano 10-9 l’Olympiacos ad Atene

  Pubblicato il 30 Ott 2124  19:55
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A casa dei più forti ma senza alcuna paura, decisi ad entrare in acqua per giocarsela a viso aperto e provare ad imporre la propria pallanuoto. Nell’incontro valevole per la terza giornata del girone D dello Stage Group di Champions League la BPER Rari Nantes Savona affronta ad Atene la corazzata Olympiacos; per l’occasione Alberto Angelini ritrova Rocchi e Rizzo ma deve ancora rinunciare all’infortunato Damonte. Una splendida prestazione collettiva di una squadra che, pur priva di una delle sue principali fonti di gioco, si disimpegna con grande personalità al cospetto di una delle formazioni accreditate per la vittoria del titolo consente alla formazione ligure di sbancare, con pieno merito, Atene, 10-9 il punteggio finale, e di portarsi, sia pur se provvisoriamente in testa alla classifica. Chi avrebbe, legittimamente, potuto pensare ad una partita, almeno sulla carta, proibitiva, viene smentito dalla prova del sette in calottina scura che approccia bene il match, sblocca le ostilità con l’uno-due firmato dalla girata di Bruni e dalla stilettata di Erdelyi e dimostra di essere più forte dei quotati rivali dal punto di vista della tenuta mentale perché non appena gli ellenici riescono a riavvicinarsi o a rientrare è sempre pronto a riallungare nel punteggio. A decidere le sorti di un confronto nel quale gli ospiti dettano sistematicamente il ritmo delle operazioni il perentorio 3-1 che la truppa allenata da Angelini mette a segno nel terzo parziale per rompere definitivamente l’equilibrio, break poi difeso con le unghie e con i denti fino al termine. Occhione apre le danze firmando il 6-5 a cui replica Fountoulis prima che l’uno-due firmato da Merkulov e dall’attaccante ungherese, entrambi su uomo in più, a mettere definitivamente avanti i liguri che nell’ultimo tempo riescono a ribattere colpo su colpo ai tentativi degli ellenici fino al suono della sirena conclusiva che sancisce la vittoria dei liguri.

Credit Enrico Testa