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Editoriale

L’Italia rimonta e batte l’Ungheria ai tiri di rigore: gli azzurri vincono 15-14 al debutto nel trofeo Siracusae

  Pubblicato il 19 Lug 2124  22:45
TALIA-UNGHERIA 15-14 dtr
Italia: Del Lungo, Di Fulvio, Velotto, Gianazza, Fondelli, Condemi, Renzuto Iodice, Echenique, Cassia, Bruni, Di Somma, Iocchi Gratta, Nicosia. All. Campagna
Ungheria: Vogel, Angyal, Manhercz, Molnar, Vamos, Nagy, Zalanki, Fekete, Vigvari, Varga, Jansik, Harai, Banyai. All. Varga
Arbitri: D'Antoni e Schiavo
Note: parziali 3-3, 2-4, 2-2, 3-1; 5-4 tr. Tempi regolamentari terminati 10-10. Espulsi per reciproche scorrettezze Iocchi Gratta (I) e Vamos (U) nel terzo tempo. Uscito per limite di falli Nagy (U) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Italia 3/12 + 2 rigori e Ungheria 6/10 + 2 rigori. In porta Del Lungo e Banyai. Spettatori: 750 circa. Sequenza dei rigori: Varga (U) gol, Di Fulvio (I) gol, Zalanki gol, Fondelli gol, Manhercz gol, Di Somma gol, Fekete palo, Condemi gol, Jansik gol, Bruni gol. 
 
Mancano ancora dieci giorni al debutto ma la tensione sale gradualmente ed è il momento di iniziare a stringere il cerchio. Nella penultima amichevole preolimpica l’Italia affronta alla Paolo Caldarella l’Ungheria nella prima giornata del trofeo Siracusae, incontro che rappresenta la simbolica rivincita della sfida giocata settimana scorsa a Budapest e vinta dagli azzurri. Per l’occasione Sandro Campagna tiene a riposo Nicholas Presciutti e schiera nuovamente nei tredici a referto l’aggregato Cassia. Al termine di una sfida agonisticamente vibrante nella quale non mancano i contatti spigolosi, segno che le sfide importanti si stanno avvicinando, i padroni di casa rimontano lo svantaggio accumulato ad inizio quarto tempo, magistrale la parabola con cui Zalanki timbra il 10-7, impattano la sfida sul 10-10 e si aggiudicano l’intera posta in palio imponendosi 15-14 dopo i tiri di rigore, serie in cui risulta decisivo l’errore di Fekete che scaglia la sua conclusione sul palo. Partono con il piglio delle grandi occasioni gli ospiti che dimostrano tutta la voglia di riscattare la sconfitta subita venerdì scorso davanti al pubblico amico e dettano costantemente il ritmo delle operazioni, sostenuti da un’eccellente percentuale di realizzazione in superiorità numerica. Il sette in calottina bianca prova a tenere botta ai tentativi avversari nonostante ne patisca la maggior fisicità ma dopo aver agguantato il 7-7 ad inizio terzo parziale subisce la nuova accelerazione dei rivali che toccano il massimo vantaggio con la già descritta gemma del mancino della Pro Recco. L’Italia non gioca al massimo delle sue possibilità soprattutto in fase offensiva, paga dazio ad una percentuale di realizzazione ampiamente negativa nel fondamentale della superiorità numerica ma ha il merito di non disunirsi, guadagna un pizzico di fiducia quando riesce ad arginare i magiari in inferiorità numerica e si sblocca anche in avanti: Renzuto devia da distanza ravvicinata su uomo in più, Condemi recupera la palla appena persa e scarica in porta una stilettata velenosa sulla lunga diagonale, Cassia prende porta, sfrutta lo spazio a suo disposizione e lascia partire il tracciante che fa esplodere la Caldarella per il 10-10 che porta le due contendenti alla serie decisiva nella quale capitan Di Fulvio e compagni sono impeccabili.

Credit: Andrea Staccioli/Inside foto/DBM