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Editoriale

L’Italia non infrange il tabù iberico: la Spagna supera gli azzurri 10-4 e vince la World Cup

  Pubblicato il 03 Lug 2123  05:14
Spagna-Italia 10-4(Parziali: 5-1 2-2 3-1)
Spagna: Aguirre , Munarriz Egana 1, Granados Ortega 4, Sanahuja 1, De Toro Dominguez 1, Larumbe Gonfaus , Famera , Cabanas Pegado , Tahull Compte , Perrone Rocha 3, Mallarach Guell , Bustos Sanchez , Lorrio . All. Martin
Italia: Del Lungo , Di Fulvio 1, Alesiani , Marziali , Fondelli , Cannella , Renzuto Iodice , Echenique , Presciutti 1, Bruni 1, Di Somma 1, Dolce , Nicosia . All. Campagna
Arbitri: Boudramis (Gre), Ivanovski (Mne)
Note: Usciti per limite di falli Famera (E) a 4'30 e Cannella (I) a 7'01 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Spagna 7/13 e Italia 2/13. In porta Aguirre (E) e Del Lungo (I). In tribuna Velotto, Iocchi Gratta e Damonte. Spettatori 2000 circa.
 
L’ultima volta è stata la finale mondiale di Budapest 2022.  Questa volta l’ennesimo atto di una rivalità storica mette in palio un trofeo importante che andrà ad arricchire la bacheca di una delle potenze della pallanuoto mondiale. Nella finalissima di World Cup l’Italia, reduce dal 15-12 con cui ha superato gli Stati Uniti, affronta a Los Angeles la Spagna che in semifinale ha regolato 10-8 l’Ungheria. Per l’occasione Sandro Campagna apporta un solo cambio in formazione inserendo, nei tredici a referto, Alesiani per Velotto. Il risvolto positivo di una brutta serata è che se proprio doveva arrivare una sconfitta è meglio che sia successo ora che nell’imminente rassegna iridata. Al termine di una sfida a senso unico, che pure era iniziata bene con la splendida girata di Bruni per il punto dell’1-0, una Spagna a tratti travolgente supera nettamente l’Italia con il punteggio di 10-4 e alza al cielo la World Cup. La formazione iberica, dopo aver incassato la rete in apertura, inizia a macinare il suo gioco, è perfetta nella realizzazione delle occasioni in superiorità numerica ed entra, come un coltello nel burro, nella fin troppo tenera difesa avversaria inducendo un furibondo Campagna a chiamare time out prima del termine di un parziale inaugurale che si chiude sul 5-1. La pausa aiuta gli azzurri a sistemare la difesa e a trovare la prima rete  con l’uomo in più grazia a Di Somma ma la formazione iberica ne ha di più e dopo la marcatura del provvisorio -3 siglata da Presciutti con un bel numero nell’area piccola chiude definitivamente i conti piazzando il devastante 3-0 che affossa definitivamente le speranze dei rivali. Le percentuali di realizzazione dei fondamentali riassumono in maniera eloquente la prova di una squadra che pur costruendo gioco ha riscontrato immani difficoltà in fase di realizzazione, in due occasioni Di Fulvio e compagni falliscono l’attacco con due uomini in più, e che non riesce ancora ad incidere, secondo gli standard abituali, nel fondamentale dell’inferiorità numerica. Tra gli ultimi ad arrendersi Marco Del Lungo che con una serie di parate importanti limita le proporzioni del passivo per i suoi. Mancano ancora due settimane all’inizio del torneo di Fukuoka e il tempo per migliorare è tanto nella piena consapevolezza che il gruppo sta smaltendo i carichi di lavoro svolti in preparazione e che dalla capacità di saper analizzare serate negative come questa nascono i grandi trionfi.
 
Credit: Aniko Kovacs-World Cup