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Editoriale

L’Italia di super Avegno piega 17-7 la Nuova Zelanda. Con la Grecia si gioca per il quinto posto della World Cup

  Pubblicato il 25 Giu 2123  10:17
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Trascinata da un’irrefrenabile Silvia Avegno, top scorer del match con sei reti, l’Italia riscatta, almeno in parte, la delusione per la sconfitta con la Spagna, supera 17-7 la Nuova Zelanda e sfiderà ora la Grecia, che nel primo match di giornata ha travolto 22-11 Israele, nella finale per il quinto posto della Final Eight di World Cup. Rispetto alla partita con le iberiche Carlo Silipo attua un solo cambio in formazione inserendo nelle tredici a referto Gant al posto di Galardi che si accomoda in tribuna insieme a Cergol, Cordovani e Meggiato. Tra i pali Condorelli parte dal primo minuto e disputa tutta la partita. L’uscita anticipata dalla zona medaglie trasforma le ultime due uscite americane in altrettanti test agonistici di alto livello nei quali cercare di rifinire la condizione atletica e mettere a punto gli automatismi di gioco in vista della partenza per il Giappone. Al cospetto di una rivale che è ampiamente alla sua portata la squadra approccia bene l’incontro, vola sul 3-0 in poco più di due giri di lancette e dilata il margine di vantaggio, man mano che trascorrono i minuti, andando via con una progressione inesorabile. Il sette in calottina scura chiude la porta nei secondi sedici minuti, difende con percentuali positive nel fondamentale dell’inferiorità numerica e trova la via della rete con eccellente continuità. La scatenata attaccante del Matarò è la punta dell’iceberg di un collettivo che manda a segno dieci giocatrici di movimento sulle undici inserite a referto, la sola Picozzi non riesce a timbrare il cartellino, e sfodera, con profitto, tutte le soluzioni che compongono il proprio arsenale offensivo. La sfida con le elleniche di questa notte, rivincita della semifinale continentale di Spalato, potrà fornire nuove indicazioni sui progressi di una formazione che sta smaltendo i pesanti carichi di lavoro di una preparazione che mira a portare l’Italia nelle migliori condizioni alla rassegna iridata di Fukuoka, torneo che mette in palio i primi due pass per Parigi 2024