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Editoriale

L’Italia cede 11-9 con la Spagna: gli azzurri giocheranno per il settimo posto

  Pubblicato il 09 Ago 2124  14:17
Italia-Spagna 9-11(parziali 0-4, 3-2, 3-3, 3-2)
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Velotto, Gianazza 1, Fondelli 1, Condemi, Renzuto Iodice, Echenique 2, Presciutti 1, Bruni 1, Di Somma, Iocchi Gratta 2 (1 rig.), Nicosia. All. Campagna.
Spagna: Aguirre, Munarriz Egana 1, Granados Ortega 3, Sanahuja, De Toro Dominguez 1, Larumbe Gonfaus 2, Famera 1, Cabanas Pegado, Tahull Compte, Perrone Rocha 3, Biel Lara, Bustos Sanchez, Lorrio. All. Martin Lozano.
Arbitri: Zwart (NED) e Dervieux (FRA).
Note: Espulsi per proteste nel terzo tempo Granados Ortega a 7'12" e Presciutti a 7'54". Uscito per limite di falli Sanahuja a 1'09" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/9 + un rigore e Spagna 4/9. Nicosia subentra a Del Lungo dopo 1'25" del primo tempo.
 
Dimenticare la delusione per la bruciante sconfitta dei quarti di finale e ritornare in acqua per chiudere nel migliore dei modi un torneo iniziato con ben altre aspirazioni. Nell’incontro valevole per la semifinale dal quinto all’ottavo posto del torneo olimpico maschile l’Italia, battuta ai rigori dall’Ungheria nel match segnato dalla ben nota vicenda Condemi, affronta a La Defense Arena la Spagna. Una partita sulla quale pesano certamente gli strascichi di quanto successo mercoledì e la delusione per aver mancato, per la seconda volta consecutiva, l’ingresso in zona medaglie si risolve a favore della Spagna che nel corso dei quattro minuti iniziali in cui il Settebello sceglie di giocare con un uomo in meno, frangente giocato al piccolo trotto da entrambe le contendenti, opera il break grazie a cui costruisce le premesse per l’11-9 grazie a cui conquista l’accesso alla finale per il quinto posto. Il sette in calottina bianca dovrà invece accontentarsi di giocare domani sera la finalina per il settimo posto contro la perdente della sfida tra Grecia e Australia: non era certamente questo l’obiettivo della spedizione tricolore ma oggi, ancor più della vicenda sportiva, contava molto probabilmente far sentire la propria voce.  Ultimata la simbolica protesta iniziale la squadra si sblocca con il primo acuto di Matteo Iocchi Gratta, riapre il match con il 4-0 a cavallo dei due tempi centrali che le consente di arrivare fino al -1 ma paga a caro prezzo lo spazio concesso prima a Munarriz e poi a De Toro che firmano l’uno-due che vale il nuovo +3. La truppa di Campagna però non molla la presa, profonde il massimo sforzo per provare a recuperare lo svantaggio accumulato ma non riesce ad andare oltre il nuovo – 1 firmato da Echenique prima che la doppietta dell’eterno Perrone ristabilisca il +3 che permette alla truppa di Martin di chiudere definitivamente i conti.

Credit. Giorgio Scala/DBM