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Editoriale

L’Ekipé Orizzonte trionfa e festeggia il ventiquattresimo scudetto: un grande Plebiscito si arrende 14-12 in gara 3

  Pubblicato il 23 Mag 2124  20:27
L'EKIPE ORIZZONTE-CS PLEBISCITO PADOVA 14-12(Parziali: 4-4; 5-3; 3-2; 2-3)
L'EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, C. Tabani 2, T. Di Mario, G. Viacava 2, V. Gant, D. Bettini 3, V. Palmieri 1, C. Marletta 4, G. Gagliardi 1, M. Borisova, A. Longo 1, M. Leone, A. Condorelli, T. Lombardo. All. Miceli
CS PLEBISCITO PADOVA: L. Teani, E. Bacelle 1, B. Cassara' 1, M. Schaap 2, E. Queirolo 2, A. Casson 1, A. Millo 2, A. Yaacobi 1, Y. Al Masri, C. Meggiato 2, V. Sgro', A. Grigolon, E. Pozzani, F. Bozzolan. All. Posterivo
Arbitri: D. bianco e Ricciotti
Note  Espulsa Teani (P) per proteste nel quarto tempo. Uscita per limite di falli Meggiato (P) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Catania 8/13 + 2 rigori e Padova 5/11. Teani (P) para un rigore a Marletta a 2'42" del primo tempo. Spettatori: 700 circa.
 
 
Non ci sono più prove di appello, si decide tutto in trentadue minuti, con la possibile appendice dei tiri di rigore, tra due squadre pronte a dare l’anima per centrare lo stesso obiettivo. Nell’incontro valevole per la terza e decisiva gara 3 di finale scudetto l’Ekipé Orizzonte Catania affronta alla Comunale di Nesima l’Antenore Plebiscito Padova. Al termine di un’autentica battaglia nella quale le due contendenti si sfidano a viso aperto le padrone di case escono fuori alla distanza, fanno prevalere la maggior voglia di arrivare al traguardo, il peso del tasso tecnico di un roster costruito per arrivare fino alla fine in tutte le competizioni e si aggiudicano, il punteggio finale, quel successo che consegna loro la conquista del ventiquattresimo titolo tricolore su quaranta edizioni del massimo campionato. Si chiude una stagione che non è certamente trionfale per il club siciliano ma la sofferenza affrontata nel corso dei mesi rappresenterà certamente un prezioso bagaglio di esperienza per un gruppo che ha saputo resettare, ripartire e ritrovare sé stesso nel momento più complicato. Esce dall’acqua a testa altissima il sette ospite che lotta con il coltello tra i denti fino alla fine e chiude con lo storico trionfo in Euro Cup e due finali nelle altre competizioni l’annata di lancio di un nuovo progetto tecnico che getta certamente le basi per la costruzione di un futuro vincente a lungo termine. Il sette in calottina bianca, che conta su una scatenata Dafne Bettini e sfrutta con ottime medie realizzative la superiorità numerica, mette le mani su una partita che nella prima parte si snoda sui binari dell’assoluto equilibrio con il trascorrere dei minuti. Nel secondo parziale, dopo il provvisorio 6-6 firmato da Cassarà, Palmieri e compagne piazzano il 3-0 per il primo break che gli permette di salire 9-6, le patavine non ci stanno e rientrano sul -1 con la prepotente girata della Yaacobi ma la truppa di Miceli apre nuovamente il gas e con un nuovo 3-0 firmato dalla doppietta di Marletta, top scorer del match con quattro reti, e dall’acuto di Longo per arrivare sul +4. Le venete però non ci stanno, lottano fino in fondo ma non riescono a completare la rimonta e al suono della sirena conclusiva può partire la feste dell’Orizzonte. Doverosa e commossa la dedica a Giuseppe La Delfa, storico dirigente del club catanese scomparso a febbraio, da parte di Martina Miceli nell’immediato post partita.

Credit: Diego Montano/DBM