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Editoriale

L’Ekipé Orizzonte piega 11-9 la Sis Roma alla Scuderi e torna in finale scudetto all’inizio del nuovo ciclo

  Pubblicato il 10 Mag 2122  19:38
L'EKIPE ORIZZONTE-SIS ROMA 11-9(Parziali: 1-0 4-2 2-3 4-4 )
L'EKIPE ORIZZONTE: Santapaola, Halligan, Spampinato, Viacava 2, Gant, Bettini 1, Palmieri 2, Marletta 5, Emmolo 1, Vukovic, Longo, Leone, Condorelli. All. Miceli
SIS ROMA: Eichelberger, Cocchiere, Galardi 2, Avegno 2, Giustini 2, Ranalli 1, Picozzi 2, Tabani, Nardini, Di Claudio, Storai, La Roche, Brandimarte. All. Capanna
Arbitri: Calabro' e Frauenfelder
Note: Uscite per limite di falli Cocchiere (R) e Gant (C) nel terzo, Tabani e Ranalli (R) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Orizzonte 5/13 + 3 rigori realizzati e Roma 5/14 + un riore realizzato. Per L'Ekipe in porta la n. 13 Condorelli. In tribuna il commissario tecnico della Nazionale Carlo Silipo. Spettatori 300 circa
 

Nel pieno rispetto di quanto espresso dalle contendenti nei primi due atti della sfida, in entrambi i casi vittoria di misura per la formazione padrona di casa, Ekipé Orizzonte e Sis Roma si affrontano alla Scuderi in gara 3 di semifinale dei playoff scudetto per stabilire la formazione che, a partire da venerdì, sfiderà l’Antenore Plebiscito Padova nella serie che assegnerà la vittoria del titolo di campione d’Italia. Smentendo tutte quelle che potevano essere le previsioni effettuate ad inizio stagione la formazione etnea si qualifica meritatamente per l’atto conclusivo del massimo campionato e potrà così difendere il tricolore vinto lo scorso anno. A Catania la formazione etnea si aggiudica gara 3 superando la compagine capitolina per 11-9 e si prepara così a tornare in acqua tra meno di settantadue ore per il primo atto della serie decisiva. La formazione etnea capitalizza al meglio il fattore campo dopo un primo parziale vissuto sui binari dell’assoluto equilibrio e nel corso del quale le due squadre sembrano avere quasi timore di scoprirsi tanto che la rete di Viacava in superiorità numerica arriva solo nel finale. Nel secondo periodo le padrone di casa, trascinate dal tandem Marletta-Palmieri volano sul 4-0 e poi sul 5-1 prima della rete con cui Avegno accorcia le distanze per il 5-2 di metà partita. Al rientro dall’intervallo lungo la bordata di Emolo dalla distanza lascerebbe presagire la chiusura anticipata della pratica ma le capitoline, rispetto alle netta sconfitta incassata lo scorso anno nella terza gara di semifinale, non ci stanno, lottano con il coltello tra i denti e, in un breve batter di ciglio, ritornano sul -1 con un break di 3-0 ma la numero quattro in calottina bianca, chiamata a far riposare il suo capitano già gravato di due falli, si rivela un fattore ai due metri e timbra il 7-5. Nell’ultimo quarto la compagine allenata da Martina Miceli tenta altre due volte lo strappo grazie anche alla serata da assoluta protagonista della sua numero otto, top scorer di giornata con cinque reti, ed allunga fino all’11-7 prima che le giallorosse riducano le distanza grazie alla doppietta griffata da Picozzi. Brucia così i tempi il sodalizio siciliano che torna in finale dodici mesi dopo ed inaugura nel migliore dei modi il nuovo ciclo che ha visto la promozione in prima squadra delle giovani più interessanti del vivaio insieme all’arrivo di ottimi prospetti come il duo Bettini-Gant. Delusione per le capitoline, da più parti accreditate dei favori del pronostico per la vittoria dello scudetto, ma sulla prova della formazione allenata da Capanna pesano i troppi errori commessi in fase offensiva, soprattutto nella prima parte del match, e l’uscita anticipata dall’acqua per tre falli gravi di almeno tre pedine fondamentali. Martina Miceli, allenatrice de L’Ekipe Orizzonte commenta così la prova della sua squadra: “Dal secondo giorno di allenamento ci siamo rese conto di non essere inferiori a nessuna, sebbene in molti ci davano come outsider per via delle giocatrici che sono andate via. Durante l’anno siamo state sfortunate ed è anche per questo che avevano fame e ne abbiamo ancora, forse più degli altri. Per molte di queste ragazze sarà la prima finale scudetto. Sono veramente emozionata. È stato un onore allenarle. La Roma è stata bravissima in tutte e tre le partite, non ci aspettavamo questo pressing. Complimenti anche a loro”.

Fotografia: Mfsport.net
 
Counicato Stampa Ekipé Orizzonte
PALLANUOTO FEMMINILE/SERIE A1. Ekipe Orizzonte qualificata alla Finale Scudetto
 
L’Ekipe Orizzonte gioca una partita straordinaria e vince meritatamente Gara 3 delle semifinali Scudetto contro la Sis Roma, conquistando la qualificazione alla finale contro il Plebiscito Padova.
Prestazione rabbiosa delle catanesi, che hanno mostrato i muscoli e lottato con le unghie e con i denti dal primo all’ultimo istante della partita, superando le capitoline 11-9 e dominando il match dall’inizio alla fine.
Partenza a razzo delle rossazzurre, che hanno vinto 1-0 un primo tempo giocato a scacchi con le avversarie, portandosi addirittura avanti di quattro reti nella seconda frazione, conquistata poi per 4-2. Inutile tentativo di ritorno delle giallorosse nel terzo parziale, a favore della squadra ospite per 3-2, e 4-4 in quel quarto tempo che consolida il successo delle padrone di casa, osannate a bordo vasca da un pubblico stellare, che ha tifato in modo compatto e a squarciagola per Capitan Palmieri e compagne.
Claudia Marletta è stata la top scorer del match con cinque gol, mentre Giulia Viacava e Valeria Palmieri sono andate a segno due volte a testa. Una rete ciascuno anche per Dafne Bettini e Giulia Emmolo.
A fine partita grandi sorrisi da parte di tutti e consapevolezza di aver firmato una vera impresa per l’Ekipe Orizzonte, come ribadito con orgoglio ed emozione dal coach delle catanesi: “Le ragazze sono state grandiose – ha sottolineato Martina Miceli – a cominciare dalle veterane, come Claudia Marletta, Valeria Palmieri, Bronte Halligan, Giulia Emmolo e tutte le altre di maggiore esperienza. Sono state eccezionali sia in fase di attacco che di gestione per chi si è sacrificato in difesa. Le più giovani sono state davvero commoventi, perchè ognuno ha fatto il suo con grande cuore. Da Aurora Condorelli, che è stata protagonista del primo vero impegno di spessore della sua carriera, fino a Morena Leone e Dorotea Spampinato. Loro sono cresciute con noi sin da quando avevano nove anni e per me è un orgoglio incredibile vederle protagoniste, anche quando sbagliano qualcosa, è commovente. Anche oggi ho gridato tanto per cercare di dare a tutte loro qualcosa in più, ma in partite come queste sono proprio le nostre ragazze a essere determinanti, al di là del lavoro importantissimo ed essenziale che fa ogni singolo componente del nostro staff nella singola sfida e durante l’intera stagione. Adesso ci prepariamo a questa finale contro il Padova e faremo di tutto per ottenere il massimo come sempre. Con Marco Capanna ci eravamo detti, prima di questa partita, che chiunque fosse andato avanti avrebbe giocato una seconda finale, perchè in realtà già questa sfida poteva essere considerata tale. Noi abbiamo il merito di esserci guadagnati un’altra finale. Andremo a giocarcela dando il massimo, per godercela dall’inizio alla fine”
La Finale Scudetto contro il Plebiscito Padova si giocherà al meglio delle cinque partite: il 13, 16, 19 ed eventualmente 22 e 25 maggio. Le prime a giocare in casa saranno le venete.