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Editoriale

L’Ekipé Orizzonte è infinito: vince gara 4 8-6 e si laurea campione d’Italia per la ventitreesima volta

  Pubblicato il 17 Mag 2123  19:22
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Una battaglia, all’ultimo respiro, in cui ciascuna delle due contendenti non può prescindere dalla conquista della vittoria. Nell’incontro valevole per gara 4 di finale scudetto del campionato di serie A1 femminile l’Ekipé Orizzonte, in vantaggio per 2-1 nella serie, affronta a Nesima la Sis Roma. Completa l’opera la formazione siciliana che rimonta lo svantaggio, esce prepotentemente alla distanza e piazza, nel quarto parziale, il break di 2-0 che le consente di vincere la partita per 8-6. Il successo odierno chiude la serie decisiva per 3-1 e consegna alla formazione etnea che si laurea campione d’Italia per la ventitreesima volta nella sua storia. Il sette in calottina bianca parte bene e si porta in vantaggio per 2-1 grazie alle reti con cui Marletta e Bettini rimontano il sigillo iniziale di Andrews, miglior marcatrice per le capitoline con un poker. La formazione allenata da Capanna non è però arrivata in Sicilia per essere una vittima sacrificale, lotta con il coltello tra i denti e ribalta l’inerzia del confronto dettando i ritmi delle operazioni per un tempo e mezzo. Le etnee però non hanno alcuna voglia di mollare e, dopo un inizio assolutamente non positivo nel fondamentale, capovolge l’inerzia del confronto grazie alla superiorità numerica, situazione tattica in cui migliora esponenzialmente la sua percentuale di realizzazione, e ad un terzo tempo spettacolare di una straordinaria Morena Leone che firma, in otto minuti, la tripletta con cui porta avanti le sue prima che la mancina australiana trasformi il rigore del 6-6. La sfida vive il suo epilogo nel quarto conclusivo ed è quasi un segno del destino che a segnare il gol del vantaggio definitivo sia la leggenda Tania Di Mario che fredda il portiere avversario con una deliziosa parabola che s’insacca sotto la traversa. L’uomo in più diventa la chiave negativa per le capitoline che, dopo il buon inizio nel fondamentale, sbaglia diverse occasioni in sette contro sei e si arrendono definitivamente quando Claudia Marletta scarica in porta, poco dopo la metà della frazione, il pallone dell’8-6 che dà il là alla festa della formazione etnea. La sconfitta non inficia l’eccellente percorso della formazione allenata da Capanna ma oggi a vincere è la squadra che lo merita di più e che, nel complesso delle quattro partite, è stata più cinica nei momenti chiave. Encomiabile la prova di tutta la squadra siciliana ma oggi sugli scudi ci sono Morena Leone, Dafne Bettini, assoluta protagonista della serie, e Bronte Halligan, giocatrice monumentale sui due lati della vasca.
 
 
Credit: Maria Angela Cinardo-Mfsport.net