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Editoriale

La rassegna stampa del Setterosa - E ora la rivincita con l'Olanda

  Pubblicato il 04 Ago 2015  07:43
DA LA GAZZETTA DELLO SPORT WEB (articolo di Stefano Arcobelli)
Il Setterosa è in semifinale. Come a Shanghai 2011, quando poi finì quarto. Ma stavolta potrebbe esserci il lieto fine, se le ragazze di Fabio Conti si confermeranno a questi livelli. La Grecia, avversaria temibile che trionfò a Shanghai, che ci eliminò a Barcellona agli ottavi, cede dopo una partita intensissima nella quale il Setterosa ha sempre il pallino del gioco e la dote del punteggio. In semifinale mercoledì troveremo l'Olanda, mentre l'altra semifinale sarà tra gli Usa (che hanno eliminato le iridate spagnole) e l'Australia (che ha sofferto a battere ai rigori la Cina).
CHE PARTITA! — La Gorlero chiude subito la porta alla Avrimidou e alla Manolioudaki, ci riesce nel primo tempo anche in superiorità. Le azzurre sono tropo precipitose al tiro in avvio. Tania Di Mario si prende l'incarico si sbloccare il risultato, Chiara Tabani non sfrutta una controfuga. E' una partita in cui è vietato sbagliare, si sente e si nota, evidente, la tensione in acqua. C'è più lavoro per le portiere, in apertura di secondo parziale la Grecia perviene al pari in superiorità con Asimaki. Ma il pari dura poco: Plevritou commette fallo da rigore su Tania Di Mario, che riporta avanti l'Italia sul 2-1. Garibotti porta le azzurre sul 3-1, la Bianconi prima tira troppo presto poi azzecca la mira per il 4-1. La Grecia soffre, l'Italia morde asfissiante la difesa ellenica e disorienta la sua portiera. Ma le greche rientrano in partita sfruttando la superiorità con Stefania Charalampidi (2-4). Federica Radicchi non appoggia da sotto in superiorità e le compagne si mangiano le mani. Nel finale di secondo parziale la Grecia trova la terza marcatura con la saetta micidiale e scioglilingua di Triantafyllia Manoliuoudaki e si rivitalizza. La pressione aumenta dopo un parziale di sei reti equamente suddivise.
super Tania — Ma questa è la serata di Tania, che scaraventa di rabbia in diagonale e (finalmente) in superiorità. Tenere a distanza doppia questa Grecia è cruciale per evitare di farsi riprendere. Il Setterosa mantiene la freddezza nel cuore del match, ma è sempre dura contro queste avversarie: Kotsia trova centralmente il corridoio libero e sigla il 4-5. Le azzurre si cercano, l'azione aggirante disorienta la difesa ellenica nel caso del 6-4 realizzato da Federica Radicchi. Esplode l'urlo sul 7-4 di Roberta Bianconi in superiorità: un +3 pesantissimo in questa fase caldissima del match nel quale la Grecia comincia a perdere lucidità al tiro. La Plevritou s'attacca come una medusa alla Di Mario, vero motore del team con la sua mostruosa esperienza. In superiorità, la Grecia è davvero in vena e segna il quinto gol ancora con Stefania Charalampidi. C'è un ultimo spicchio di sofferenza, prima di entrare nel grande gioco delle medaglie. Nonostante una doppietta di Stefania Charalampidi, la Di Mario rimette le cose apposta e Arianna Garibotti trova il gol dell'allungo definitivo del 9-6. E' fatta, anche se mancano quasi 4 minuti. E' una sofferenza indicibile non sfruttiamo alcune comode superiorità ma siamo sempre in attacco: la via dela gloria è irta di insidie. In tribuna, le olandesi prendono appunti...
e ora rivincita con l'olanda — "E' stata una partita difficile. Il quarto di finale trasmette tensione ed è difficile giocare bene rispetto alle prima partite dove viene tutto più semplice e ti sembra di avere le braccia più leggere. E' normale che sia così", ha commentato il ct azzurro Fabio Conti a fine match. "Queste - ha aggiunto - sono partite da vincere e non da giocare bene. Siamo tornati tra le prime quattro al mondo. Ne siamo felici. Ora abbiamo due finali da disputare, comunque vada. Avevo chiesto alle ragazze con intensità ed ordine. Sono un po' rammaricato per le finalizzazioni in superiorità numerica, comunque costruite bene. Per il resto è andato tutto bene". "La semifinale con l'Olanda - ha concluso - è la replica di quella europea dello scorso anno che abbiamo perso immeritatamente. Vogliamo riscattare quella sconfitta".
Stefano Arcobelli
 
DAL CORRIERE DELLO SPORT (articolo di Paolo de Laurentiis)
C'è anche il timbro di un'altra grande delle piscine sulla spedizione azzurra al Mondiale di Kazan: dopo Tania Cagnotto, 30 anni e Filippo Magnini (33), Tania Di Mario, anni 36, si mette in spalla il Setterosa è lo porta nella semifinale mondiale contro l'Olanda (domani la semifinale alle 19.30 italiane): la Grecia è battuta 9-6 e l'azzurra, oro olimpico e capocannoniere ad Atene 2004, ne segna quattro. Migliore in campo per distacco. L'Italia della pallanuoto femminile torna tra le prime quattro del mondo dopo la delusione di Barcellona 2013. Chi va in finale, incontra la vincente della parte alta del tabellone dove si incrociano Australia e Stati Uniti. La Grecia ci ha creato più di un problema. Malgrado un cammino non proprio esaltante fino a oggi (una sola vittoria nel girone eliminatorio, poi 8-5 al Canada nei quarti) le nostre avversarie non ci hanno mai permesso di allungare rifacendosi sempre sotto, complice anche una certa imprecisione azzurra in superiorità numerica (1/5). Ma alla lunga il maggior tasso tecnico dell'Italia è venuto fuori e come ha detto il ct Conti: «Se le nostre avversare fermano Bianconi - ieri comunque a segno due volte, ndr - c'è Emmolo, se fermano anche lei c'è Di Mario». La maledizione della Grecia è sfatata: «Ancora avevamo i fantasmi di Barcellona, dove eravamo uscito proprio contro di loro e la stessa cosa all'Europeo dell'anno scorso con quell'eliminazione ai rigori proprio ai quarti finale - ricorda sempre Conti - adesso dobbiamo solo avere la testa lucida per preparare la partita. Certo, se avessi potuto scegliere avrei preferito giocare meglio ma siamo tra le prime quattro e questo conta, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Rio 2016. L'Olanda è una squadra molto fisica e veloce ma la conosciamo molto bene, ora recuperiamo un po' di forse e poi pensiamo alla semifinale: a fine torneo si arriva stanchi ma abbiamo l'esperienza dalla parte nostra e vediamo di portare a casa un medaglia». «Obiettivi? - dice Tania Di Mario, per niente sazia - Fate voi, io vorrei tornare a casa con la valigia più pesante...»
Paolo de Laurentiis